Zero Waste in gravidanza
Pubblicato
4 anni fa
Di che cosa hanno bisogno mamma e bambino durante la gravidanza?
Quando sono rimasta incinta di Mete Adahy, il mio primogenito, con la gioia e la felicità per questo evento meraviglioso sono arrivate anche domande urgenti e pressanti.
Che cosa è importante per crescere un figlio? Ho scoperto presto, prestissimo, che i bambini più che con le parole, imparano dalle nostre azioni quotidiane, quelle fatte di piccoli grandi gesti che con costanza e tenacia segnano lo scandire del tempo. E così, una delle risposte più chiara che ci è arrivata come futuri genitori in cammino, era che volevamo ridurre ancora di più il nostro impatto sulle risorse di questo bellissimo pianeta sul quale viviamo, Pachamama.
Nel 2015 ci siamo avvicinati al movimento Zero Waste con l’entusiasmo e l’energia dell’esploratore che ha scoperto una nuova terra.
Tre figli dopo, vi voglio raccontare il nostro viaggio attraverso tentativi, successi, fallimenti e certezze, in un cammino che a tutt’oggi è in essere, in un costante altalenarsi di mutamenti ed equilibri, perché, al pari di tutti i percorsi della nostra vita anche questo attraversa fasi.
La nostra umanità non si è mai ritrovata in una situazione come questa prima d’ora, è dunque una grande sfida e una grande responsabilità intraprendere questo nuovo modo di vivere. Per certi versi è un ritorno al semplice, per altri è invece una tela completamente nuova da creare.
Come si traduce questo cammino? Certamente anche se il linguaggio ci accomunerà tutti, il racconto sarà diverso per ognuno di noi: non c’è giusto e non c’è sbagliato, c’è solo il personale sforzo ed impegno; ognuno farà quanto possibile in base al proprio contesto, situazione, possibilità. Io vi racconto la nostra esperienza, nella speranza che possa essere d’aiuto e di ispirazione, una base da cui partire e dalla quale poi esplorare il proprio percorso.
Per prima cosa serve contatto!
Di cosa hanno bisogno mamma e bambino durante la gravidanza? Prima di tutto, mi sento di dire che serve contatto. Connessione. Durante la gestazione si inizierà a costruire quel legame, quel rapporto che durerà tutta la nostra esistenza, ed è importante iniziare al meglio delle nostre possibilità. A livello materiale, quello di cui una mamma in attesa ha bisogno sono poche cose: un buon olio di mandorle per massaggiare il corpo e mantenere la pelle sotto sforzo elastica e morbida. Un olio per il perineo, da iniziare a massaggiare verso la 36esima settimana di gravidanza, per prepararlo al giorno in cui come un fiore si schiuderà per far nascere il più bello dei boccioli.
Cibo sano, fresco, biologico, per nutrire ogni cellula del proprio corpo e quello del bambino che si sta formando dentro di noi: un cibo che possa nutrire corpo e spirito, senza far danno alla terra da cui proviene; un cibo che porti con sé i doni della natura, la sua forza, l’energia del sole, dell’acqua e della terra, tutti elementi che si rincorreranno durante la nostra gravi-danza, fino alla danza finale del travaglio e del parto dove come onde fluiranno nel nostro corpo per fare spazio al nuovo, per aiutarci a portare la vita sulla Terra.
Tisane alle foglie di lamponi, soprattutto nelle ultime settimane di gravidanza, perché aiutano ad equilibrare e facilitare il parto. Così come i datteri, che influenzano i recettori dell’ossitocina e dunque aiutano i muscoli uterini a contrarsi efficacemente.
Qualche abito comodo e furbo, di quelli che vanno bene anche nella fase del puerperio, comodi e pratici da indossare, facili da gestire durante la fase dell’allattamento.
Relax e riposo, c'è bisogno di coccole!
E poi? Di cosa ha bisogno una mamma in attesa? Di cose meno materiali, ma molto, molto concrete. Per esempio, di coccole. Una delle cose che mi sono sempre concessa durante le mie tre gravidanze, è stato quello di ricevere dei massaggi ayurverdici per gravidanza. Momenti di rilassamento e di riposo, dove mani sapienti si prendevano cura del corpo che stava facendo un grande lavoro, il lavoro più grande di sempre: creare la Vita.
Oli essenziali che lavorano sullo spirito, aiutandoci ad incanalare le tante emozioni che attraversano il nostro corpo e la nostra anima durante questo processo miracoloso, dove tutto, ma proprio tutto, viene messe in discussione. La maternità, ricordiamoci, significa che nasce un bambino ma anche che nasce una mamma.
Meditare per essere autentici e presenti qui e ora!
Nella realizzazione di questa metamorfosi dunque, attraverso il cambiamento del corpo possiamo anche ascoltare e accompagnare il nostro cambiamento interiore: bisogna lasciarsi andare, in una resa pacifica ed onesta scaveremo dentro di noi, facendo emergere ciò che era stato sedimentato ma non elaborato nel nostro io più profondo.
È bene dare voce a questo processo, perché durante il parto tutto questo emergerà in maniera prepotente e chiara. Dunque, altra cosa che può aiutare la mamma in attesa, sono le meditazioni. Meditazioni guidate per la gravidanza ed il parto, dei momenti di distacco dal resto del mondo per concentrarci su questo piccolo universo che ha due soli; un canale per comunicare con il nostro io più profondo e con la creatura che ha scelto di arrivare attraverso di noi, e con noi. Potete farle comodamente a casa, acquistando un cd o facendo affidamento alla rete.
E poi tanto, tanto tempo speso in natura. Camminando, passeggiando, nuotando, respirando l’aria, entrando in connessione con la mamma di tutte le creature: chi, meglio di lei, può indicarci la via della maternità? Aiutandoci a centrarci nel qui e ora, la Natura ci ricorda il primo e più grande insegnamento che i figli portano con sé: essere autentici e presenti nel momento presente.
