Vitamina C: a cosa serve e quando assumerla
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3 anni fa
Cos’è la vitamina C?
La vitamina C, detta anche acido ascorbico o ascorbato, è un nutriente essenziale appartenente al gruppo delle cosiddette vitamine idrosolubili, cioè quelle che non possono essere accumulate nell’organismo ma devono essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione.
A cosa serve la vitamina C?
La vitamina C svolge molte funzioni importanti nel nostro organismo. Ha una funzione antiossidante: la vitamina C contrasta i danni causati dai radicali liberi, considerati uno dei principali responsabili dell’invecchiamento e protegge le cellule dallo stress ossidativo, contribuendo alla normale funzione del sistema immunitario.
Aiuta ad assorbire il ferro: quando assunta con alimenti ricchi di ferro ma di origine vegetale (contenenti ferro “non-eme”, perché non associato all’emoglobina). Poiché il ferro presente in questi alimenti è più difficile da assorbire, l’assunzione in contemporanea di questi con alimenti contenenti la vitamina C contribuisce ad aumentare la biodisponibilità di ferro.
Promuove la produzione di collagene: l’uomo non può creare collagene senza la vitamina C. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa, è un componente importante del tessuto connettivo e dei vasi sanguigni. Questa funzione è importante per la salute dei vasi sanguigni: permette di mantenere la pressione sanguigna normale e trasportare l’ossigeno e le sostanze nutritive verso il cuore.
Contribuisce alla produzione di globuli rossi, necessari per la crescita e la riparazione di tutti i tessuti dell’organismo: stimola la guarigione delle ferite e la formazione delle cicatrici, aiuta a riparare e mantenere in salute le ossa, i denti e le cartilagini.
Oltre quelle già elencate, la Vitamina C contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario, fornendo un valido aiuto ad esempio alla riduzione dei sintomi influenzali e del raffreddore.
La vitamina C ricopre, inoltre, un ruolo importante nel benessere mentale: contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e alla normale funzione psicologica, quindi, mantenere buoni livelli di vitamina C può aiutare a favorire un umore equilibrato.
Quanta Vitamina C è consigliabile assumere?
La dose giornaliera consigliata si aggira intorno ai 100 mg, è comunque possibile aumentarne i quantitativi, evitando di superare i 1000 mg/die. Il modo migliore per assumere la Vitamina C è senza dubbio quello di seguire una alimentazione sana e bilanciata, essendo presente in molti cibi, fra cui agrumi, kiwi, fragole, pomodori, peperoni, cavoli, ecc. Tuttavia, non sempre è facile seguire menu corretti e bilanciati e . In questi casi è consigliabile integrare la vitamina C con prodotti ad hoc.
Quali sono le principali differenze tra gli integratori di Vitamina C?
Una premessa importante riguarda l’origine della Vitamina C presente nei formulati, che essere naturale o sintetica. La Vitamina C può essere sintetizzata in laboratorio a partire dal Glucosio tramite una serie di reazioni, ottenendo un prodotto puro al 100%. Il fatto che venga sintetizzata non implica che sia di qualità inferiore o che in qualche modo faccia male alla salute, infatti, la Vitamina C possiede una formula chimica univoca, che sia di origine naturale o che venga sintetizzata. Dal punto di vista chimico e funzionale, non esiste dunque alcuna differenza tra la vitamina C naturale e quella ottenuta per via sintetica.
Tuttavia, gli estratti naturali ( ad esempio di Acerola e Rosa Canina) contengono anche sostanze che modulano attività biologica e biodisponibilità della Vitamina C; In altre parole, la Vitamina C di origine naturale viene assorbita meglio dal nostro corpo grazie ad altri componenti presenti negli estratti naturali.
Esistono tuttavia altri modi per aumentare la biodisponibilità della Vitamina C. Ad esempio facendo ricorso ai liposomi: queste strutture vescicolari a forma sferica sono costituite da strati lipidici e sono strutturate in modo tale da riuscire a veicolare i principi attivi direttamente nella cellula. Fin dagli anni ’70 sono stati utilizzati in forma sperimentale come veicoli di farmaci, ed attualmente vengono utilizzati anche in ambito cosmetico e per veicolare sostanze attive come la Vitamina C all’interno delle cellule, aumentandone l’assorbimento.