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Un Natale vegano e gentile

Pubblicato 4 anni fa

Consigli pratici per dare una sferzata ai pranzi delle feste, in perfetto stile “Supersonico”

Le festività sono sempre l’occasione perfetta per dedicare tempo di valore in cucina. L’impegno è triplicato perché molto probabilmente ci troveremo a dover cucinare per figli, nipoti e parenti lontani che tra lavoro, doveri e distanze riusciamo a incontrare soltanto in questi rari momenti di convivialità.

Ogni anno però, è sempre la solita storia: che cosa cuciniamo? Preponiamo le stesse lasagne del 1996 oppure diamo una sferzata di novità a questo 2020?

Per quanto ci riguarda siamo fermamente convinte che le tradizioni siano fatte per essere tradite (come ci suggerisce l’etimologia stessa delle due parole, che derivano entrambe dal latino tràdere, consegnare). È un fatto che per salvarci e salvare il Pianeta dobbiamo cambiare le nostre abitudini: perché non iniziare dalle più semplici, come i menù da portare in tavola per le feste?

Passare un Natale Supersonico in compagnia di nuovi piatti, sapori e consistenze è tutt’altro che difficile! Se non ci avete prenotato come “chef a domicilio” per assaggiare il nostro menù natalizio, potete sempre prendere spunto dalla lista di ingredienti che non possono assolutamente mancare nella nostra dispensa dicembrina. Uniti alla vostra fantasia da chef, e all’amore che di certo metterete in ogni piatto, vi ritroverete a viaggiare tra note olfattive particolari e intense.

SUPER CONSIGLI SUPERSONICI

Se siete curiosi di scoprire come amiamo stupire i nostri commensali, ecco un piccolo elenco e qualche dritta sui prodotti che utilizziamo spesso durante le nostre cene a domicilio e durante i nostri eventi.

  • Per esaltare i sapori amiamo utilizzare le spezie: la cannella, il cardamomo, lo zenzero, l’aglio nero, lo zafferano.
  • Altri esaltatori di sapore che non mancano mai nella nostra credenza sono l’olio al tartufo per i primi piatti o per arricchire un buon purè; l’acidulato di umeboshi (un liquido rosato ottenuto da una varietà orientale di prugne sotto sale) che ormai è diventato ufficialmente il nostro sostituto all’aceto per marinare le insalatone di verdure; infine lo shiro miso, tipico insaporitore naturale per zuppe ottimo, per mantenere l’equilibrio del nostro sistema immunitario.
  • L’autoproduzione è uno dei nostri punti forti: mettere le mani in pasta con un’attitudine gentile e amorevole è il modo migliore per trasmettere al cibo tutta la carica positiva che volete donare alle persone per cui andrete a cucinare. Per noi non possono mai mancare quindi farine macinate a pietra per realizzare dolci da forno, pagnotte, focacce in stile pugliese e taralli! Volete un suggerimento? Utilizzate la farina di tipo 1, è quella che rende benissimo nelle preparazioni lievitate sia dolci che salate, dato che ha una splendida forza glutinica. Inoltre, se è di qualità, la possiamo considerare come una farina semi-integrale.
  • Per un antipasto molto semplice l’idea è quella di una giardiniera croccante e delle olive di qualità cotte al forno; i crauti su una fetta di pane di segale tostato sono quel veloce stuzzichino da inizio pasto sempre apprezzato dai nostri invitati.

E PER I DOLCI?

Infine passiamo ai tanto temuti dolci… come è possibile realizzare qualcosa di davvero buono, dolce e saporito senza utilizzare burro, uova e zucchero?

  • Partiamo dal sapore rotondo del burro di cacao, con il quale amiamo realizzare il cioccolato fatto in casa. Quello nero, fondente, senza zucchero. Che però, fatto a mano, sarà molto più dolce di quanto vi possiate mai aspettare.
  • Per gli amanti del ritorno al passato è immancabile la farina di carrube. Un alimento che stiamo riscoprendo negli ultimi anni, ma che i nostri genitori conoscevano molto bene: la carruba, fino a qualche decennio fa, si trovava facilmente tra i dolciumi delle bancarelle ambulanti e di certo in molti ne ricorderanno il sapore naturalmente dolce e molto simile a quello del cacao.
  • Per creare un dessert dolcificato naturalmente è il momento perfetto per utilizzare i cachi, un frutto dal sentore caldo e autunnale. Per scaldare il cuore – oltre che la pancia - di nonni e genitori il nostro consiglio è di realizzare una torta di cachi e carrube, che oltre ad aprire il cassetto dei ricordi sarà la soluzione perfetta per eliminare lo zucchero dalla vostra tavola.

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