Tutti pazzi per il cioccolato
Pubblicato
4 anni fa
Fa bene al cervello e alla linea, ma occorre saperlo scegliere di qualità superiore
Nove persone su dieci lo amano, la decima… mente. L’imperatore azteco Montezuma ne beveva 50 tazze prima di visitare il proprio harem. È il cibo che le donne desiderano di più: sollecita la sensualità, il piacere, il tatto e la fantasia.
Sembra che più del 50% delle donne lo preferisca al sesso. Avete intuito di cosa stiamo parlando? Non ancora? Questo è l’ultimo indizio: viene considerato il cibo degli dei sin dall’antichità. Ebbene sì, si tratta proprio dell’unico, impareggiabile e insostituibile cioccolato!
9 BENEFICI PER LA SALUTE
Oltre che regalare buonumore, un consumo regolare di cacao è altamente auspicabile per le sue indicazioni terapeutiche:
- aumenta il flusso sanguigno cerebrale,
- diminuisce l’incidenza di ictus,
- favorisce la dilatazione delle coronarie,
- abbassa i livelli di colesterolo,
- implementa le capacità cognitive, la memoria e la concentrazione,
- rallenta il decadimento cognitivo,
- riduce la perdita di neuroni ed il rischio di demenza.
In più:
- il cioccolato fa dimagrire grazie ai suoi polifenoli che accelerano il metabolismo, hanno effetto termogenico e riducono il grasso addominale;
- in gravidanza diminuisce il rischio di gestosi, preeclampsia, diabete gestazionale, parto pre termine, migliora il carattere del bimbo e lo rende più attivo e intelligente.
CIOCCOLATO DI QUALITÀ: COME SCEGLIERLO?
Ma ovviamente non tutti i tipi di cioccolato presenti in commercio hanno le stesse proprietà benefiche. Per diventare un prodotto gustoso e salutare non solo deve essere realizzato con ingredienti selezionati, ma devono anche essere usate attenzioni particolari affinché:
- i processi di fermentazione, tostatura e lavorazione non ne riducano il contenuto di antiossidanti (polifenoli);
- al suo interno non vi sia latte che inibisce l’assorbimento intestinale delle antocianidine (gli antiossidanti più potenti del cacao).
Quali sono le materie prime per realizzare un cioccolato di qualità? Granella di fave di cacao, zucchero da fiori di cocco, burro di cacao. A cui possono essere aggiunti anacardi, lucuma, curcuma, reishi, chaga, cordyceps, CBD (cannabidiolo) per renderlo ancora più ricco ed interessante. Quali indicazioni in etichetta deve cercare un consumatore attento e curioso per essere sicuro di aver fatto la scelta giusta? Ecco le principali:
- bean to bar quando l’azienda acquista fave intere e le lavora per ottenere cioccolato;
- raw se nelle fasi produttive la temperatura non supera i 42-45 °C;
- vegan a garanzia che non ci siano ingredienti animali;
- gluten-free, dairy-free, soy-free se non sono presenti glutine, latte, soia;
- sugar-free se non c’è zucchero bianco o di canna;
- biologico quando non proviene da agricoltura convenzionale;
- senza lecitina di soia, olio di palma, additivi e aromi artificiali come indice di qualità delle materie prime e del prodotto finito;
- senza carbonato di potassio artificiosamente aggiunto al cioccolato convenzionale per alcalinizzarlo, solubilizzarlo, stabilizzarlo ed addolcirlo.
La carta d’identità del cioccolato che fa bene
Fondente: niente latte o derivati (es. siero del latte, burro anidro, latte in polvere, proteine del latte)
Di qualità: buone materie prime certificate
Poco fermentato: la fermentazione lo rende più acido
Crudo: essiccato e lavorato a bassa temperatura