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Tecnologia strumento di libertà o di controllo?

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 1 anno fa

Essere consapevoli del mondo che ci circonda è il primo passo per non essere schiavi di un mondo tecnologico che non esiste

Nell’era digitale, dominata da internet e dai computer, disponiamo di comodità e vantaggi che in passato erano difficili anche solo da immaginare. Basti pensare alla facilità con cui ci si può mettere in contatto con altre persone o la possibilità di informarsi su ciò che succede in posti del mondo lontanissimi da dove viviamo e che probabilmente nemmeno visiteremo mai. Senza contare la gigantesca mole di conoscenze che tutti abbiamo a portata di mano, sui più svariati argomenti: basta avviare il motore di ricerca e il gioco è fatto. A partire dai primi decenni del secolo scorso abbiamo assistito a un progresso tecnologico impressionante e senza precedenti, con la comparsa sul mercato dei primi televisori, poi dei computer e dei cellulari, che hanno rivoluzionato per sempre il nostro stile di vita. Ad oggi quasi chiunque possiede uno smartphone, che ci tiene perennemente connessi alla rete. Con un solo dispositivo possiamo fare ricerche in internet, possiamo fare foto e video ad alta risoluzione, prendere appunti, registrare audio, tenerci in contatto con chiunque nel mondo e ancora tanto altro. 

Le funzioni sono così tante che probabilmente nemmeno noi stessi abbiamo un’idea precisa delle potenzialità del nostro smartphone, eppure lo abbiamo sempre in mano. E mentre gli occhi rimangono fissi sullo schermo ma sempre meno attenti nel mondo reale, capita che passi molto più tempo di quello che siamo in grado di percepire, come se fossimo sotto l’effetto di un’ipnosi. Capita di ritrovarsi pubblicità che ci propongono cose che abbiamo solo pensato, a volte senza neanche parlarne a voce alta. È indubbio che la tecnologia ha semplificato la nostra vita in molteplici aspetti, ma cosa succede se lasciamo che essa prenda il controllo su di noi? 

Indice dei contenuti:

Il rovescio della medaglia  apre a inquietanti orizzonti

Ancora oggi forse non tutti sanno che la fotocamera e il microfono di uno smartphone sono sempre attivi, registrano tutto ciò che facciamo, tengono traccia della nostra posizione e acquisiscono informazioni su di noi, creando una cronologia di dati e delineando un vero e proprio profilo personalizzato per ogni individuo, di cui noi siamo totalmente all’oscuro. Telecamere e microfoni sono presenti anche nelle smart TV e persino nei più moderni elettrodomestici, che spesso possono essere gestiti da remoto tramite controllo vocale. 

Tutte le vie e le strade della nostra città sono disseminate di telecamere che osservano e registrano ogni cosa. Forse c’è ancora chi crede che ciò sia possibile solo in un romanzo distopico, ma la verità è che possiamo essere spiati con la stessa immediatezza con cui riusciamo a fare una ricerca in internet. La tecnologia ci offre da un lato grandi possibilità ma dall’altro reca con sé un considerevole danno nascosto, e non serve a niente inneggiare alla libertà sui social network se non si è in grado di vedere le catene proiettate come fili invisibili ma indissolubili dai nostri strumenti tecnologici, che hanno il potere di tenerci legati e mettere le nostre informazioni a disposizione potenzialmente di chiunque. 

Per evitare di farci dominare dalla tecnologia, da ciò che noi stessi abbiamo creato, non basta farne un utilizzo più consapevole ma occorre avere una consapevolezza generale di quello che accade intorno a noi ogni giorno. Perché il vero danno non è solo quello che possiamo causarci da soli con un uso sbagliato, ma anche e soprattutto l’utilizzo nascosto che viene fatto della tecnologia contro di noi, a nostra insaputa. In ogni angolo di ormai qualsiasi luogo ci sono mille occhi che ci osservano costantemente, e noi ne abbiamo due soltanto, che non possono rendersene conto se sono puntati continuamente su uno schermo e non riescono a guardare al di là di esso. Bisogna ristabilire un contatto con la realtà, che è ben diversa da quella digitale in cui decidiamo di immergerci ogni giorno. La vera libertà dipende solo da noi e appartiene al mondo reale, non esiste tecnologia che possa offrircela. 


Ultimi commenti su Tecnologia strumento di libertà o di controllo?

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 20/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 20/05/2025

Un invito a riflettere su quello che abbiamo tra le mani tutti i giorni. Ottimo in tanti campi educativi e scientifici ma veramente dannoso se in mani bellicose e criminali. Grazie per questo splendido articolo.

Gilia M.

Recensione del 12/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 12/05/2025

Questo è un tema che sarà sempre dibattuto perché dipende da dove si guarda. Chi la costruisce la deve vendere e quindi la vede necessaria ad ogni costo, in molti campi di sicuro dove si possono salvare vite e risparmiarne altre, ma in molti altri oltre ad essere eccessiva può realmente diventare uno strumento di controllo.

Lia M.

Recensione del 08/12/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 08/12/2024

Tecnologia strumento di progresso, soprattutto in campi come quello medico ad esempio, ma allo stesso tempo c'è una linea sottoline che divide i benefici da ciò che poi toglie il benessere e la libertà. Invito alla lettura

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