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Stress da elettrosmog

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 4 anni fa

gli effetti biologici sulla nostra salute causati dall’ inquinamento elettromagnetico (alte frequenze)

Le sei fonti più IMPORTANTI DI campi ELETTROMAGNETICI NELLE nostre case

I dispositivi elettronici che producono la maggior parte di campi elettromagnetici ad alta frequenza nelle nostre case sono oramai diventati imprescindibili nella nostra vita di tutti i giorni; ci semplificano le attività quotidiane, ci permettono di lavorare da casa, di connetterci con amici e parenti, di ascoltare musica ovunque, di cucinare e anche di monitorare le molteplici funzioni dei nostri elettrodomestici.

  • Telefoni cellulari, laptop, tablets
  • Router Wi-Fi
  • Telefoni cordless (DECT)
  • Forni a microonde
  • Apparati con connessione Bluetooth, come cuffie, orologi per il fitness, tastiere per pc, mouse, stampanti, baby phone, altoparlanti, console da gioco e i relativi controller, televisori, assistenti personali “intelligenti”.
  • Contatori “intelligenti” per corrente, acqua e gas

I dispositivi emettono campi elettromagnetici ad alta frequenza, facenti parte delle radiazioni non ionizzanti; trattasi quindi di impulsi e oscillazioni che non arrecano danni diretti al nostro corredo genetico come quelle ionizzanti (p.e. raggi gamma e raggi x). Questi onde, tuttavia, presentano degli effetti indiretti sul nostro DNA che vanno ben oltre gli effetti cosiddetti termici o di riscaldamento dei tessuti, come ammesso e descritto nei parametri posti dalle autorità deputate al controllo delle radiazioni non ionizzanti e nei relativi limiti di legge.

il ruolo del calcio intracellulare


Il calcio è il minerale più abbondante nel nostro organismo; per il 99% è contenuto nelle ossa, il restante 1% svolge delle funzioni fondamentali come: la secrezione di ormoni, la trasmissione nervosa e la contrazione muscolare, la vasodilatazione e la contrazione dei vasi sanguigni, la regolazione della secrezione di enzimi e la sintesi proteica, la coagulazione sanguigna, la crescita cellulare, la modulazione dei processi di apprendimento e della memoria.

La concentrazione del calcio extracellulare è da 20.000 a 100.000 volte più alta rispetto all’interno della cellula.

Il suo passaggio dall’esterno all’interno della cellula e viceversa è regolato dai cosiddetti canali del calcio, la cui funzionalità è voltaggio-dipendente.

Il Professor Martin Pall, Professore emerito di Biochimica e Scienze Mediche di Base all’Università Statale di Washington, in uno studio pubblicato nel 2013 e attualizzato nel 2018, dimostra come cellule in vitro esposte a campi elettromagnetici a varie frequenze reagiscono, dopo soli 5 secondi di irradiazione, facendo entrare nella cellula un milione di ioni calcio al secondo, facendoli penetrare nei mitocondri.

Questo si traduce in una riduzione della produzione di ATP, ossia di energia cellulare, ed in un aumento dello stress ossidativo dovuto alla generazione di perossinitrito, una forma di nitriti altamente instabile che causa danni alle cellule e che ne può provocare la morte prematura.

Dai risultati dello studio si evince, come nonostante i campi elettromagnetici ad alte frequenze non possiedano l’energia sufficiente per rompere i legami nel DNA, possano però provocare indirettamente danni cellulari. Il deterioramento avviene attraverso l’alterazione dell’equilibrio dei canali del calcio soprattutto in quei tessuti in cui la funzione regolatoria del calcio risulta essere di primaria importanza, come il cervello, il cuore e gli organi riproduttivi.

Una conferma di quanto scoperto da Pall si ha leggendo il risultato dello studio pubblicato nel giugno del 2017 dall’ americano P. Doyon, ricercatore indipendente, e dallo svedese O. Johansson, membro del dipartimento di Neuroscienze del Karolinska Institute. Nello studio si ipotizza che l’esposizione ai campi elettromagnetici abbia il potenziale di inibire la risposta del sistema immunitario, mediante un eventuale aumento patologico nell’ afflusso di calcio nel citoplasma della cellula, conseguenza che può avere un effetto inibitorio sulla calcineurina.

Questa inibizione porta all‘ immunosoppressione, che a sua volta induce un aumento delle infezioni opportunistiche, sostenute da virus, funghi, batteri atipici e parassiti.

Gli studi citati, non sono certo gli unici nel vasto campo delle radiazioni elettromagnetiche. Solamente la banca dati ”EMF: data” ha raccolto ben 470 studi, tra cui 385 di carattere medico/biologico, 95 review e 54 studi epidemiologici.

I possibili effetti sulla salute   

Premettendo che molti di questi studi vengono apertamente contestati dalle diverse autorità competenti, la vasta letteratura mondiale a riguardo non può più essere ignorata. Le ricerche “fuori dal coro” devono fungere da stimolo alla comunità per investigare sugli effetti dei CEM sull’uomo ed anche sul mondo animale e vegetale. Riporto, qui di seguito, in maniera sintetica gli effetti sulla nostra salute che questi recenti studi mettono in correlazione con una prolungata esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza:

  • Stanchezza cronica, esaurimento
  • Insonnia, alterata produzione di melatonina
  • Mal di testa, emicranie
  • Indebolimento del sistema immunitario
  • Alterazione della memoria e problemi di concentrazione
  • Disturbi dell’apprendimento e nervosismo, soprattutto nei bambini
  • Tensioni e dolori muscolari 
  • Problemi circolatori, aritmie cardiache, alterazioni della pressione sanguigna
  • Acufeni e disturbi dell’equilibrio
  • Abbassamento della soglia della sopportazione dello stress
  • Infertilità
  • Cataratta e disturbi oculari
  • Dermatiti, alterazioni della barriera cutanea
  • Disturbi neurologici
  • Alterazioni ormonali
  • Tumori
     

Come proteggersi

È importante utilizzare gli apparati elettronici che producono campi elettromagnetici con parsimonia e cautela. È sufficiente limitare il tempo dell’utilizzo, evitare di tenerli inutilmente accesi durante la notte, osservare una distanza cautelare, utilizzare reti cablate, limitarne l’uso nei bambini e in gravidanza. A volte può essere anche necessario, dopo aver effettuato delle misurazioni professionali dell’esposizione, mettere in atto interventi di schermatura, con vernici e tessuti testati.


Ultimi commenti su Stress da elettrosmog

Recensioni dei clienti

Gilia M.

Recensione del 10/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 10/08/2025

Trovo che lo stress da elettrosmog è una cosa di cui si parla poco e dire che oggi siamo bombardati ovunque in casa e fuori da queste onde che di sicuro bene non fanno.

Baristo T.

Recensione del 04/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 04/08/2025

Purtroppo l'elettrosmog ci circonda anche se non abbiamo dispositivi in casa, basti pensare a tutti i punti wifi in giro per le città, ma anche un cavo elettrico nel muro o una semplice radio mandano i loro impulsi. Importanti sono i modi in cui proteggersi per evitare problemi futuri. Grazie per tutte le spiegazioni.

Lia M.

Recensione del 06/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 06/05/2025

Un tema molto molto sottovalutato. Spesso ci si chiede qual è la causa di alcuni malesseri quando si sta in casa... e una delle cause è proprio l'elettrosmog

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