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Stitichezza cronica: l’aiuto naturale dalla flora batterica

Pubblicato 5 anni fa

Perché il microbiota aiuta la regolarità intestinale

La stitichezza o stipsi è un problema comune, per molti solo occasionale, legata al tipo di alimentazione o a eventi particolari che la favoriscono, per altri un problema cronico che trova soluzione in tempi lunghi.

In ogni caso si tratta di un problema che crea fastidio e altera la normale omeostasi dell’organismo, perché dal benessere intestinale dipende molta parte della nostra salute.

Un intestino sano e regolare ha alla propria base una flora batterica sana e forte a sua volta, che aiuta l’organismo a espletare al meglio le proprie funzioni. Vediamo in che modo il microbioma ci aiuta a trovare un giusto transito.

In questo articolo ti consigliamo...

Indice dei contenuti:

Stipsi: le cause

Non è vero che per avere un transito regolare è necessario andare di corpo ogni giorno: la frequenza dipende molto da ciò che si mangia. Le proteine animali impiegano più tempo ad essere digerite rispetto ai carboidrati: chi ha un’alimentazione onnivora impiega quindi più tempo a digerire rispetto a un vegetariano.

I casi di stitichezza fisica sono quelli in cui la persona non va in bagno per 3 giorni consecutivi: secondo le ricerche è una condizione che interessa maggiormente le donne e può verificarsi a tutte le età. Il transito rallentato, in genere, si accompagna con gonfiori addominali, gas intestinali, pesantezza. E, a lungo andare, crea anche altri sintomi fisici fra i più disparati, che non vengono messi in relazione con l’intestino, come mal di testa o cefalea, lombalgie, ansia, stanchezza cronica.

Le cause che possono portare a irregolarità intestinale non sono solo alimentari: ovviamente, un tipo di alimentazione povera di minerali, vitamine e fibre, quindi sostanzialmente di frutta e verdura di stagione, unita a un adeguato apporto di acqua, non fa che peggiorare la salute dell’intestino.

Ma fra le cause più frequenti ci possono essere anche:

  • stress,
  • problemi ormonali,
  • disbiosi intestinale, cioè il disequilibrio della flora batterica che si manifesta quando i microrganismi "amici" (probiotici), che vivono nel tratto intestinale, sono in netta minoranza rispetto ai microrganismi "nemici", con conseguente disagio per tutto l’organismo,
  • uso di farmaci.

Un intestino non regolare tende anche ad indebolire il sistema immunitario: la sede nella nostra barriera difensiva è infatti proprio qui. Il transito rallentato non fa che creare un sovraccarico di tossine e scorie creando un ambiente acido: il colon ha un pH alcalino, perché questo permette la sopravvivenza dei ceppi batterici che colonizzano questo tratto. Un ambiente acido favorire la proliferazione di batteri diversi da quelli benefici, che vanno a disequilibrare questo delicato ecosistema. La conseguenza è un sistema immunitario indebolito che non lavora più come dovrebbe.

Stitichezza cronica: cosa fare

Un transito regolare è fondamentale non solo per il benessere del nostro intestino ma di tutto l’organismo.

Al di là di uno stile di vita il più equilibrato possibile, con una alimentazione variata, a base di alimenti vegetali, un equilibrato apporto di acqua e un’adeguata attività fisica che contribuisce alla normalità del transito, è indispensabile eliminare le tossine che si sono accumulate nell’intestino e riequilibrare la flora batterica intestinale.

Ci sono sostanze naturali che aiutano sia a depurare l'intestino che a rinforzare il microbioma.

Fra queste, fra le più efficaci ci sono:

  • terra diatomacea: questa terra medicamentosa viene raccolta in aree in cui in passato c’erano grandi masse di acqua, perché contiene tutti i depositi dei residui in forma fossile. È formata all’85% da silice amorfa e oltre 20 minerali, che hanno diversi benefici sull’organismo. Fra le sue proprietà più spiccate vi è la capacità di pulire le pareti intestinali dalle tossine create dal transito rallentato, da farmaci e metalli pesanti. Aiuta anche ad eliminare i parassiti intestinali;
  • glutammina: per essendo considerato un aminoacido non essenziale questa sostanza è di grande importanza per l’organismo che, oltre a permettere la costruzione delle vitamine permette il trasporto dell’azoto ai tessuti. Viene utilizzato in integratori utili per lenire le infiammazioni intestinali, ma anche per stimolare il sistema immunitario o per alleviare lo stress. Questo aminoacido è utile anche nella sindrome dell’intestino poroso che, secondo gli studi, è alla base di molte malattie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto, la psoriasi e l’artrite. È indicata anche nei casi di colon irritabile, morbo di Crohn e colite ulcerosa;
  • inulina da cicoria e da malva: l’inulina è una fibra che si trova in abbondanza nelle radici della cicoria selvatica ma anche nella malva e altre piante. La sua caratteristica è quella di essere ricca di bifidobatteri e lattobacilli, i maggiori ceppi presenti all’interno del colon. Il compito di questi batteri è quello di assorbire i nutrimenti e i principi attivi delle sostanze con cui entrano in contatto. L’inulina inoltre inibisce la proliferazione di altre tipologie di batteri come salmonelle o clostridi che sono invece dannosi per la salute dell’uomo e per una corretta digestione. L’inulina aiuta anche a regolarizzare il transito intestinale grazie al suo effetto leggermente lassativo, riduce l’assorbimento del colesterolo e allo stesso favorisce un miglior assorbimento del calcio all’interno dell’intestino.


Ultimi commenti su Stitichezza cronica: l’aiuto naturale dalla flora batterica

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 13/03/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 13/03/2025

Un problema non da poco dovuto a tanti fattori con cause ben elencate per cui bisogna fare molta attenzione rivolgendosi al proprio dottore per evitare problemi molto più gravi aiutandosi anche con i rimedi naturali. Grazie per tutte le spiegazioni.

Gilia M.

Recensione del 20/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 20/02/2025

Molto ben descritto con suggerimenti da tenere presente. E' un problema che ho avuto quando lavoravo per via degli orari diversi e non mangiando mai alla stessa ora nessuno dei tre pasti rimanevo per così dire "sfasata". Oggi muovendomi di più, mangiando sano e regolare con lieve digiuno di 12 ore dalla sera alla mattina e dormendo le mie 7/8 ore filate ho risolto da anni.

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