Stanchezza primaverile, addio!
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I rimedi e i consigli per ritrovare energia e vitalità
L’arrivo della primavera porta finalmente la bella stagione: le giornate si allungano, ci sono più ore di luce e le temperature sono più calde, abbiamo più tempo da poter trascorrere all’aria aperta e fare attività fisica, tornando a essere più attivi.
Ma non per tutti però è così: per alcuni il passaggio fra inverno e primavera coincide con un aumento della stanchezza e della sonnolenza. Si tratta di una situazione che dovrebbe essere passeggera, ma che può creare un peggioramento nella qualità della vita.
Ecco qualche consiglio per ritrovare la vitalità e godere appieno delle belle giornate della primavera.
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Perché in primavera ti senti stanco
La primavera è decisamente una stagione più viva rispetto all’inverno: la natura si risveglia, esplode di vita. Allo stesso modo, anche noi, che siamo influenzati dai cicli naturali, ci sentiamo più energici con la voglia di fare.
Ma non sempre questo è vero, perché per alcune persone la primavera porta:
- stanchezza,
- sonnolenza,
- mancanza di concentrazione,
- sbalzi del tono dell’umore.
Questo avviene soprattutto quando i cambi di temperatura sono repentini: in tali situazioni l’organismo non ha la possibilità di adattarsi gradualmente al cambio e di abituarsi al passaggio da una stagione all'altra.
Il nostro corpo ha la tendenza a considerare qualsiasi cambiamento, interno o esterno, come un fattore di stress: il cambiamento stagionale è quindi considerata una minaccia per l'omeostasi, l’equilibrio dell'ambiente interno sul quale si basano la salute e il benessere.
È vero che con le giornate più lunghe e più ore di luce ci permettono di trascorrere più tempo all’aria aperta, ma è anche vero che queste condizioni causano un aumento della temperatura e dell'umidità a cui l'organismo si deve adeguare, dando avvio a una serie di cambiamenti che lo mettono a dura prova.
Durante l'inverno, infatti, l’organismo tende a sintetizzare meno ormoni come la serotonina (l'ormone della felicità e dell’antistress) a causa delle meno ore di luce a disposizione, e la dopamina (l'ormone della motivazione) a causa della ridotta attività fisica. Per contro, si verifica un aumento del cortisolo (l'ormone dello stress) dovuto alla risposta dell’organismo di dover far fronte a freddo e altri stressor tipici dell’inverno.
Di fronte a questi cambiamenti ormonali, alcune persone hanno la tendenza a sentirsi letargiche, meno motivate, privi di vitalità e stanche, soprattutto verso la fine della stagione invernale.
Questa difficoltà si somma a quelle già esistenti, ad esempio in caso di stress e ansia cronica, che favoriscono insonnia, stanchezza e sbalzi del tono dell’umore, che vengono aumentati ancora di più.
Come ritrovare l'energia e la vitalità
Per ritrovare la vitalità ci possono essere diversi rimedi naturali e accorgimenti da adottare che aiutano a sostenere l'organismo, migliorando le sue funzionalità. Ecco quali sono.
Segui un’alimentazione equilibrata e bevi molta acqua
Questo consiglio in realtà è valido tutto l’anno, non solo in primavera: bere molta acqua e optare per cibi leggeri piuttosto che pasti pesanti, soprattutto frutta e verdura di stagione, ti permette di dare al tuo corpo i nutrienti di cui ha bisogno che gli servono per compiere ogni azione che svolge quotidianamente.
Ricordati quindi di arricchire il tuo piatto con frutta e verdura di stagione e di bere adeguatamente: il modo migliore per restare idratati è non dover sentire lo stimolo della sete.
Allevia lo stress
Ormai lo stress fa parte del nostro vissuto quotidiano: siamo talmente abituati ad andare di fretta che non abbiamo più la capacità di fermarci e di goderci la vita.
Vivere continuamente di corsa e in preda all’ansia di dovere sempre fare, fare, fare, è di per sé un grosso stress per il nostro organismo. Quando tale condizione diventa cronica può indebolire l’organismo, perché facilita diversi disturbi di salute, come insonnia, pressione alta, alterazione della circolazione sanguigna, indebolimento delle difese immunitarie ecc.
Fra i rimedi naturali che possono aiutare ad alleviare lo stress e a rinforzare la funzionalità dell’organismo, ci sono i funghi medicinali. Il più noto di questi è il Reishi o Ganoderma lucidum, che in Oriente viene chiamato anche fungo della longevità per le sue innumerevoli proprietà benefiche.
È particolarmente noto per le sue doti antinfiammatorie, antimicrobiche e antivirali, e la capacità di potenziare le difese immunitarie, rendendo l’organismo meno vulnerabile alle malattie e alle infezioni.
Questo portento della natura ha all’attivo centinaia di studi scientifici, attraverso i quali ha dimostrato efficacia a largo spettro per la protezione della salute. Ed è benefico anche in caso di stress, grazie alle sue proprietà adattogene.
Puoi considerare un rimedio adattogeno come un riequilibratore, in grado di bilanciare i sistemi del corpo umano che hanno perduto il proprio equilibrio. In questo modo l’organismo diventa naturalmente in grado di gestire meglio la risposta allo stress, riportando calma ed equilibrio a livello psico-fisico.
Ritrova il sonno
Un buon sonno riposante con orari regolari può essere utile per gestire i cambiamenti che si verificano in primavera: con l'aumento della luce del giorno, il corpo produce nuovamente più serotonina. A sua volta, però, riduce la sua produzione di melatonina. E questo può alterare il normale ciclo del sonno, dato che la melatonina è l'ormone che regola il sonno.
Per migliorare e facilitare il sonno può essere d’aiuto la radice di Ashwagandha, anche nota come “ginseng indiano”, è una delle più importanti erbe nella medicina Ayurvedica.
Si utilizza per diminuire gli effetti dell’ansia e promuovere un senso di benessere generale. L'Ashwagandha è utile anche per mitigare disturbi neurologici, insonnia, stanchezza e capogiri, e per migliorare la concentrazione e la memoria.
Ha un effetto positivo sull’umore, la vitalità sessuale e aiuta il funzionamento del cervello.
Ha anch’essa proprietà adattogene che favoriscono la naturale capacità del corpo di resistere allo stress.
Depura l’organismo
La tendenza a trascorrere più tempo al chiuso e un’alimentazione più ricca in inverno favoriscono un accumulo di tossine che possono mettere in crisi l’organismo, in particolare gli organi emuntori. Gli emuntori (fegato, reni, pelle, intestino, polmoni) sono quelli che svolgono il lavoro di spazzini all’interno dell’organismo: raccolgono le tossine dai vari distretti dell’organismo e le eliminano attraverso sudore, feci e urine.
Se però le tossine diventano troppe, non solo gli spazzini dell’organismo non riescono a eliminarle tutte, ma rischiano di rallentare l'efficienza degli organi stessi.
Immagina gli organi come il motore della tua auto che viene ingolfato dalla troppa sporcizia: se non viene pulito, la macchina rischia di fermarsi nel mezzo del tragitto.
La primavera è un buon periodo quindi per depurare l’organismo in modo che resti funzionale, dato che, così come avviene in Natura, anche il nostro organismo si risveglia e diventa più attivo.
Per depurare l’organismo puoi ricorrere all’erba di grano, ricca di nutrienti e di clorofilla, che aiuta a eliminare le tossine, comprese quelle causate dalla presenza di metalli pesanti e di sostanze inquinanti che ingeriamo ogni giorno, attraverso l’alimentazione e l’aria che respiriamo.
Questo superfood contiene tantissime vitamine (del gruppo B, C, E e K) e minerali come Ferro, Potassio e Magnesio.
Naturalmente senza glutine, oltre a detossinare l’organismo, fornisce la giusta dose di energia, migliora la digestione, e aiuta ad ossigenare meglio l’organismo.
Fra le piante che possono aiutare a depurare l’organismo, la Bardana e il Trifoglio aiutano a eliminare le tossine che possono peggiorare la salute della pelle, la Piantaggine aiuta a eliminare i liquidi in eccesso, favorendo la naturale eliminazione delle tossine attraverso le urine, mentre il Frassino aiuta a migliorare la funzionalità digestiva così che le tossine possano essere espulse attraverso le feci.
Tutte queste piante furono usate da Rene Caisse, una infermiera canadese che trovò un’antica ricetta depurativa in grado di avere effetti benefici anche sulle persone affette da malattie degenerative, utilizzata dalle popolazioni indigene. L’infermiera utilizzò la ricetta sui suoi pazienti, dandogli il nome di preparato Essiac, ottenendo risultati visibili. Oggi esistono diverse versioni di questo preparato, che nel complesso aiuta a eliminare i depositi di tossine, anche di metalli pesanti, a contrastare i depositi di grasso e zuccheri dalle pareti arteriose e permette di depurare gli organi, compresi il fegato, proteggendoli dai danni dei radicali liberi.
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