Sole sano e sicuro per grandi e piccoli
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3 anni fa
Ci aiuta ad avere ossa più forti, un umore brillante e a combattere diversi disturbi della pelle: ma dobbiamo sapere come esporci (per evitare rischi) in base a età, tipo di pelle, ed esposizione
Il sole fa bene a tutte le età, purché preso con le dovute cautele. È quanto ci viene detto da sempre, fin da piccoli. Ma quanto c’è di vero in questa frase? Molto, purché vengano prese le giuste precauzioni prima, durante e al termine dell’esposizione. I raggi solari regalano diversi benefici sia negli adulti che nei bambini. Qualche esempio? Stimolano la produzione di vitamina D, fondamentale per mantenere in forma e in salute il sistema scheletrico sia nei piccoli che nei grandi (un basso livello di questa vitamina è causa di rachitismo nei bambini e di malattie degenerative come l’osteoporosi negli anziani), e anche di serotonina, il cosiddetto ormone della felicità, con effetti positivi sul tono dell’umore, così come sui livelli di concentrazione e di calma.
Una buona dose di radiazioni solari contribuisce anche alla regolazione del ritmo sonno/veglia che, soprattutto in queste due fasce di età, si rivela fondamentale perché garantisce un corretto sviluppo psico-fisico nei più piccoli e un corretto svolgimento della vita quotidiana per gli anziani. I raggi solari, presi con le dovute attenzioni, si rivelano importanti infine anche per il miglioramento di diversi disturbi della pelle come psoriasi, eczemi, ittero, acne e anche alcuni tipi di dermatite.
RAGGI UV: DIFFERENZA TRA A, B E C E COME PROTEGGERSI
La radiazione solare è composta per il 99% da luce, raggi infrarossi (che generano la sensazione di calore) e da raggi ultravioletti. E sono proprio quest’ultimi i più pericolosi, ai quali prestare la maggiore attenzione. I raggi UV sono classificati in A, B e C a seconda della loro energia e della loro capacità di penetrare nei tessuti.
I raggi UVC sono i più dannosi, ma fortunatamente vengono bloccati nell’atmosfera e non raggiungono la crosta terrestre. I raggi UVA e UVB raggiungono e superano l’atmosfera giungendo fino a noi. In particolare, i primi, penetrando in profondità nei tessuti, sono i responsabili dell’invecchiamento cutaneo e dell’insorgere di patologie. I raggi UVB, invece, sono meno penetranti e danno luogo a scottature ed eritemi. Per sapere se e come esporsi al sole, l’ideale in primo luogo è consultare l’indice UV. Più è elevato, maggiore è il rischio di fare incetta di raggi UV. Nell’arco della giornata l’indice UV cambia, raggiungendo il picco nelle ore centrali (quando è bene evitare l’esposizione) e diminuendo nelle ore serali (così come nelle prime ore del mattino). L’indice UV cambia anche durante le stagioni (in inverno è basso mentre aumenta in estate) e anche in base all’altitudine: in montagna, ad esempio, è più elevato rispetto al mare, a parità di periodo dell’anno.
SOLARI EFFICACI E SICURI: COME SCEGLIERLI IN BASE A ETÀ, TIPO DI PELLE, ESPOSIZIONE, LUOGO
Per ottenere i maggiori benefici dai raggi solari, sono sufficienti 20 minuti al giorno di esposizione, nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio. È importante anche scegliere creme solari con un indice di protezione adeguato. La scelta del prodotto migliore deve essere basata su diversi fattori come l’età, il tipo di pelle, la durata e l’orario dell’esposizione al sole, oltre alla località. Prima dell’acquisto è importante anche valutare i filtri, che devono essere sia fisici (cioè sostanze in grado di riflettere i raggi solari come uno specchio), sia chimici (cioè capaci di assorbire e bloccare l’energia solare). Gli individui non sono infatti tutti uguali. Le persone con pelle e occhi chiari si scottano prima e ciascuno reagisce in modo diverso alle radiazioni ultraviolette.
Il fototipo permette di avere una corretta esposizione al sole in base alle nostre caratteristiche e alla risposta che abbiamo di fronte ai raggi solari. È quindi importante imparare a riconoscere il proprio fototipo e a scegliere e usare creme solari con fattori di protezione adeguati.
I danni provocati da una scorretta esposizione al sole non sono immediati, ma si accumulano nel tempo. Ecco perché è fondamentale evitare le scottature fin da piccoli.