Sistema immunitario dei più piccoli
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1 anno fa
Ecco come prevenire i malanni di stagione prendendosi cura delle loro difese
È possibile “allenare” o preparare il sistema immunitario per aiutare i nostri bambini a ridurre le probabilità di ammalarsi durante i cambi di stagione?
Il passaggio dall’estate all’autunno, l’inizio delle attività scolastiche e la maggior permanenza in ambienti chiusi coincidono periodicamente con una ripresa dei fenomeni stagionali da raffreddamento, sia di natura batterica che virale.
Molte forme parainfluenzali si accompagnano talvolta a sovrainfezioni batteriche che coinvolgono il tratto respiratorio superiore, e si manifestano inizialmente con male alla gola, bruciore, difficoltà a deglutire, produzione di muco, sintomi aspecifici spesso caratteristici di faringiti, tracheiti e tonsilliti. I farmaci più prescritti dal pediatra rimangono gli antibiotici, che seppur indispensabili nei casi più gravi, un loro utilizzo indiscriminato o in via preventiva può causare ripercussioni importanti sul microbiota intestinale del bimbo, impoverendolo e riducendone la sua biodiversità oltre ad incrementare il tanto e discusso fenomeno dell’”antibiotico-resistenza”, sempre più presente nei paesi occidentali.
Si può allenare il sistema immunitario per sostenere i bambini più fragili?
Il sistema immunitario ha sede prevalentemente nell’intestino tenue e viene attivato partendo da cellule chiamate APC (Antigen presenting cell), o cellule dendritiche, in grado di captare con recettori specifici i segnali che provengono dall’esterno, attraverso ciò che ingeriamo o inaliamo, per attivare con meccanismi molto complessi, una risposta immunitaria nei confronti di ciò che il sistema immunitario riconosce come non-self e che quindi necessita di essere eliminato. Il sistema immunitario innato e indirettamente quello specifico, possono essere quindi preparati, o “allenati” agendo sulle APC, stimolandole a lavorare correttamente fin dalla prima infanzia.
In questo complesso processo di attivazione sono fondamentali i corretti stili di vita, stimolando il bambino a giocare all’aperto e a praticare sport, adottare un’alimentazione adeguata e cicli di integrazione preventiva specifica. Specialmente nei bambini più fragili, ad esempio quelli non allattati al seno, o che hanno una maggiore predisposizione verso allergie e fenomeni infettivi stagionali o esantematici, può essere molto utile sfruttare la sinergia di integrazione specifica a cicli e una più attenta e corretta alimentazione, che preveda mediamente un adeguato apporto di proteine nobili, da carne, pesce e uova, con verdura e frutta di stagione, meglio se colorata, poiché ricca in polifenoli, ma povera di alimenti ultra-processati e industriali. Tra le sostanze più utili rientrano i beta-glucani, specifici polisaccaridi di tipo beta 1,3-1,6, ad azione di stimolo delle APC, attraverso l’azione di legame con recettori specifici, o “antenne” di attivazione presenti sulla loro superficie.
L’aiuto che arriva dalla natura
Dalla ricerca in ambito erboristico e nutraceutico oggi sappiamo che possiamo utilizzare con sicurezza sinergie di sostanze naturali in fase di prevenzione, per aiutare il bambino a ridurre intensità e frequenza di fenomeni legati alle infezioni alle alte vie respiratorie. In quest’ambito i beta-glucani di tipo beta 1,3-1,6 estratti da funghi come Shiitake e Reishi, ma anche la Propoli, preziosa sostanza ad azione antimicrobica prodotta dalle api, ricca in polifenoli e in estratto non alcolico e titolata almeno al 12% in galangina e i gemmoderivati come quelli di Rosa canina, Prunus spinosa e Ribes nigrum, rappresentano una preziosa risorsa del mondo della Natura dalla quale attingere, per sostenere efficacemente il sistema immunitario, e aiutarlo a prevenire fenomeni infettivi tipici stagionali soprattutto nei più piccoli.