Se dormi male dipende anche da quello che mangi
Pubblicato
1 anno fa
In che modo ciò che mangiamo può influire sui disturbi del sonno e sul tipo di sogni (e incubi) che facciamo
La qualità e la durata del sonno dipendono dagli alimenti di cui ci si nutre quotidianamente, come è illustrato dalla formula metabolica elementare:
zucchero + ossigeno = energia + anidride carbonica + acqua.
La prima cosa che il nostro organismo fa quando accoglie il cibo nell’intestino consiste nel ricavare energia utile ad “avviare” il motore corporeo e a mantenerlo acceso finché viviamo. Il nostro carburante d’elezione è rappresentato dagli zuccheri contenuti negli alimenti, dai cereali alle verdure, alla frutta, alla carne, al pesce ecc. Ogni alimento ci fornisce il fabbisogno energetico secondo qualità e quantità diverse. E tali diversità determinano qualità e durata del nostro sonno. Naturalmente, anche lo stato d’animo, condizioni di stress, paura ecc., condizionano il nostro modo di dormire. Qui tuttavia ci focalizzeremo esclusivamente sugli effetti derivanti dalla nostra dieta.
Il sonno come mezzo per eliminare le tossine
Gli zuccheri, per essere trasformati in energia, devono essere bruciati, in questo modo ci procuriamo l’energia necessaria a mantenere attivo il nostro motore organico; al tempo stesso, però, produciamo due prodotti di scarto metabolico che esprimiamo con la formula molecolare bruta CO2 e H2O. Il nostro organismo deve eliminare tali prodotti affinché non compromettano gli equilibri biochimici cui dobbiamo la nostra salute. Eliminiamo normalmente queste scorie metaboliche secondo processi di evacuazione fisiologici (attraverso l’urina, le feci, la respirazione, la sudorazione). E il nostro sonno costituisce il momento culminante della “raccolta differenziata” dei nostri rifiuti organici: è la fase durante la quale provvederemo a chiudere nei sacchi il pattume, accumulandolo nei pressi delle porte esterne della casa in cui viviamo. Per via di tale processo naturale, appena desti ci rechiamo alla toilette per eliminare le scorie liquide e i resti della digestione.
La CO2 viene invece eliminata durante il sonno attraverso l’espirazione: perciò l’espirazione, mentre dormiamo, è più lunga dell’inspirazione, mentre quando siamo in attività, durante lo stato di veglia, i nostri tempi di espirazione sono più corti. In qualche occasione, inoltre, eliminiamo tanto gli eccessi di gas tossico quanto parte dei liquidi di scarto (attraverso la sudorazione notturna).
Più mangiamo, più energia abbiamo?
Quando stiamo male istintivamente ci distendiamo sul letto per riposarci, nutrendoci poco o addirittura digiunando per ricuperare la salute “perduta”. Perché questo fenomeno? Analizzando con attenzione la formula metabolica, possiamo intuirne il motivo.
Più zuccheri bruciamo, più acquisiamo energia; parallelamente, però, andiamo ad aumentare anche la quantità di CO2 e di acqua di scarto da eliminare. Immaginiamo di essere tarati per poter ingerire 100 unità di sostanza nutritiva; da tale quantitativo, otteniamo 50 unità di energia, 25 unità di CO2 e 25 unità d’acqua. Le ultime due sostanze, nocive per l’organismo, devono essere eliminate nell’arco di 8 ore. Se ingeriamo 150 unità di sostanza nutritiva, disporremo naturalmente di più forza vitale, ma andremo anche ad aumentare la quantità di sacchi colmi di rifiuti; con il risultato che tali scorie verranno smaltite più lentamente, impiegando 14 ore invece di 8. Praticamente, più cibi ingeriamo, più avremo bisogno di dormire.
Quando introduciamo nel nostro organismo “soltanto” 50 sacchi di nutrimento, sul momento avremo senz’altro meno energia, ma, al tempo stesso, producendo meno sacchi di rifiuti, saremo anche in grado di dormire di meno, risparmiando in tal modo molta energia.
Anche i sogni dipendono da ciò che mangi
La nostra fonte d’energia sono gli zuccheri: più esattamente il glucosio, che ritroviamo soprattutto nei cereali. Quando tali risorse sono carenti, possiamo richiedere sostegno ai grassi e alle proteine. Queste sostanze contengono meno zuccheri e, quando bruciamo i grassi, il “fumo” (le scorie) aumenta; ragion per cui la nostra attività espiratoria deve essere più energica (e dunque più faticosa).
E se usiamo come carburante le proteine? Poiché contengono azoto, per eliminarlo dovremo far passare questo gas attraverso percorsi di smaltimento eccezionali, per cui anche in questo caso avremo bisogno di dormire molto di più di quanto ordinariamente ci sarebbe necessario. Continuando a introdurre nell’organismo carburanti non ottimali si iniziano ad accumulare maggiori quantità di rifiuti che non possono essere smaltiti attraverso le vie consuete. A questo punto, dovremo trovare un altro modo per scaricare tale surplus di scorie. E la via per smaltirle è il sogno.
Il sonno rappresenta il metodo naturale di eliminazione “obbligata” dei residui della combustione organica, così come l’assunzione “obbligata” del nutrimento è il metodo naturale atto a mantenere continuamente in funzione il nostro motore biologico. Il sogno è la via d’uscita anomala di tali scorie. È un fenomeno “necessario” per liberarci della spazzatura che non possiamo smaltire secondo le procedure usuali. Non sapendo come affrontare tale situazione ci affidiamo al nostro istinto spontaneamente, sogniamo secondo quel che ci detta il nostro inconscio (come si sa, non è possibile sognare consciamente).
In linea di massima, se il sogno deriva da un eccesso di Yang, in esso predomineranno i colori rosso o arancione vivace, e ci agiterà poco mentre dormiamo; al contrario, l’eccesso di Yin condizionerà un sogno di color verde o azzurro freddo, che ci agiterà facendoci compiere involontariamente durante il sonno numerosi e piccoli movimenti a scatto. E se avremo mangiato cibi ottimali, ricchi di zuccheri? Allora sogneremo serenamente perché il nostro cervello sarà pienamente saziato dall’abbondanza di glucosio.
Da dove vengono gli incubi
Nutrendoci abitualmente di alimenti preparati con sostanze artificiali, per eliminare i nostri scarti metabolici non ci basterà nemmeno un sonno di 20 ore. Per eliminare tali scorie dovremo adoperare una tecnica di smaltimento assai più drastica: così ci metteremo a gridare, ci agiteremo furiosamente e ci copriremo di sudori freddi. Questa tecnica è detta incubo. La violenza di questo processo è in grado di liberarci in un attimo di tutti quei sacchi di rifiuti tossici che stavano soffocando le nostre cellule sane.
Quante ore dobbiamo dormire? Per mantenere l’equilibrio tra lo Yin e lo Yang, la MTC ci consiglierebbe 8 ore. Siamo costituiti da tre forze universali: una di tipo Yang, una di tipo Yin e la terza risultante dall’insieme delle due energie; dividendo l’arco delle 24 ore in tre periodi, avremo 8 ore di sonno (dedicate al riposo) Yin, 8 ore per lavorare (dedicate alle attività) Yang e 8 ore di riposo parziale (da dedicare a passeggiate, lettura ecc.).
È bene però ricordare che un digiuno completo potrà renderci più lucidi; e il periodo di sonno di cui abbiamo necessità non oltrepasserà le 2-3 ore. E in tali condizioni, naturalmente, non avremo il tempo di sognare. L’ora cruciale del sonno è verso le due del mattino: allora è necessario dormire bene, perché è il momento più quieto e magico della giornata. Se ci dovesse capitare di sognare in quel momento, il nostro sogno potrebbe essere “premonitore”.
Cibi e sonno
Cibi Yin: alcool, zucchero, frutta, verdura, legumi
Cibi ottimali (o centrali): cereali
Cibi Yang: carne, formaggio, pesce, sale zucchero
Da eccessi o carenze di zucchero, la durata del sonno e i sogni possono variare da un eccesso all’altro: o quantità smodate o carenza totale.