Scoprire la propria anima
Pubblicato
6 anni fa
Leggi l'introduzione del libro "Psicosofia Karmica" di Sergio Audasso
La Psicosofìa Karmica è una modalità di incontro che si orienta sulla realizzazione della dimensione profonda e originaria dell’uomo, da sempre dominio della ricerca spirituale - la Sophia - e, insieme, una scienza della psyché (anima). Da qui il suo nome composto in Psicosofia. Fortunatamente il termine Psicosofia è poco diffuso e poco inflazionato benché si possano ritrovare tracce del suo utilizzo nell’idea di scienza dello spirito formulata da Rudolf Steiner.
Stai leggendo un estratto da questo libro:
Una disciplina diversa dalla psicologia
Già il livello etimologico del termine sta a indicare che la Psicosofìa è una disciplina differente dalla psicologia, in quanto la psicologia utilizza, quale base strutturale e applicativa, il suffisso dialo-gos, significante lo “studio sistematico, scientifico” della psyché.
La Psicosofia, in particolare quella a orientamento karmico, invece, sonda e sviluppa sia il sapere che la presa di coscienza profonde legate all’atteggiamento esistenziale. Affronta quindi i tre modi di percepire la realtà rappresentati da tre costituenti primari: io penso; io sento; io faccio; e come questi influenzano il quarto aspetto dell’esistenza: l’Io Sono.
Compito della Psicosofia è quello di permettere l’entrata in contatto con l’Io Sono trans-personale per cambiare gli agiti all’Io penso, all’Io sento, all’Io faccio. Non solo. Comprenderne anche il significato simbolico e la correlazione con gli elementi della natura, rappresentati dall’aria, dall’acqua, dal fuoco e dalla terra, i cui quattro stati energetici sono correlati al pensare, al sentire, al volere e all’agire.
- L’aria corrisponde al pensiero, all’ “io penso”;
- L’acqua alle sensazioni/emozioni, all’ “io sento”;
- La terra all’azione, all’ “io faccio”;
- Il fuoco alla volontà, all’ “io sono”.
Ogni uomo, prima di poter scoprire la sua vera psyché, ovvero la sua anima, deve acquisire la consapevolezza e l’ardore del fuoco, cioè del suo vero “io sono”; la tenacia e la perseveranza della terra, rappresentata dall’azione e dal “io faccio”; la duttilità e l’intelligenza attiva prodotta dall’elemento aria, la parte del “io penso”.
Questa scoperta è stata resa possibile grazie alla complicità dell’aspetto acqua con le sue suggestioni, sensazioni ed emozioni promosse dal “io sento”. Tale scoperta modifica positivamente l’idea di esistenza in quanto libera la sorgente trans-personale connessa a se stessi.
Proprio per tale ragione, per non incorrere in confusione, a questo punto della descrizione, è importante definire, della Psicosofia Karmica, sia il suo rapporto con la psicologia che i livelli che la compongono.
Il rapporto con la psicologia
La Psicosofia Karmica raccoglie in Sé varie indicazioni che sono alla base di tutte le grandi tradizioni spirituali. Ecco perché la Psicosofia non cerca di riadattare la persona alla “normalità” sancita dalla società moderna, né punta allo sviluppo delle potenzialità personali disgiunte dal vero aspetto animico, né all’autorealizzazione intesa come elemento egoico ma utile nella società dei consumi, né tantomeno allo sviluppo della propria autenticità personale quale elemento esclusivo nel mondo della personalità, o per meglio dire: di un aspetto della personalità, volto al raggiungimento di una solida posizione e di un solido ruolo sociale. Identificabile. Riconoscibile. Accettabile, (tutte azioni tipiche della psicologia).
La Psicosofìa Karmica vuole, invece, risvegliare l’individuo alla realtà della sua esistenza permettendo al suo vero “Io Sono” (trans-personale-monadico) - liberato dall’influenza della mente ordinaria, delle emozioni turbanti e delle azioni automatiche abitudinarie - di esprimersi in lui e attraverso di lui.
In questa azione egli diviene autentico, auto-realizzato, libera le potenzialità personali sotto la guida della Sophia, della saggezza e, grazie a questo, come conseguenza potrà rivestire un solido ruolo sociale nonché conquistare una solida base economica.
La differenza è che queste caratteristiche sociali sono e saranno la conseguenza naturale del risveglio interiore e non il fine del lavoro su di Sé.
I tre livelli della Psicosofia Karmica
La Psicosofìa può essere considerata a tutti gli effetti un vero e proprio trattamento per l’anima secondo le tradizioni della scienza dello spirito, e ogni strumento utilizzato è orientato in questa direzione. La Psicosofia Karmica è un percorso di integrazione di relazioni umane, comportamento consapevole e neuroscienze a orientamento trans-personale. L’idea promossa dalla Psicosofia Karmica si occupa non solo dei processi mentali e della nascita delle emozioni, ma favorisce la conoscenza trans-personale di “ciò che è oltre la personalità”, in quanto, in questo approccio, la personalità è intesa come “maschera”.
In effetti la maschera era utilizzata dagli attori nelle commedie latine come amplificatore della voce; da qui la parola “per-sonam”, ossia: attraverso il suono prodotto dalla maschera. Questa maschera da cui sfociava il suono nascondeva, e lo fa tuttora, l’essenza dell’essere umano.
E l’essenza dell’uomo non risiede solo nella parte visibile della personalità. Per la scienza dello spirito, a cui la Psicosofìa Karmica fa riferimento, la personalità dell’uomo è composta da più corpi. Sono corpi invisibili all’occhio nudo ma perfettamente visibili con strumenti idonei allo scopo. I corpi fondamentali della personalità umana sono quattro.
Questi quattro corpi sono: fisico, eterico e/o vitale, astrale e, in ultimo, mentale. Questi corpi assumono anche il nome di poli metabolici perché sono in stretto contatto con alcune parti del corpo fisico. Il polo metabolico del bacino, il polo metabolico del cuore, il polo metabolico della testa. In più essi non hanno solo una residenza fisica ma anche un proprio ego.
Abbiamo così:
- Una intelligenza enterica: polo del bacino, sede del “io faccio”;
- Una intelligenza emotiva: polo del cuore, sede del “io sento”;
- Una intelligenza cerebrale: polo della testa, sede del “io penso”.
Tre intelligenze di per Sé autonome che influenzano il tutto vitale, quel “Io Sono” generalizzato volto alla esternazione della volontà. Tre intelligenze. Tre ego. Ognuno dei quali dice la sua. E tutti insieme soffocano il nostro vero Sé. Soffocano la nostra vera natura trans-personale impedendo, a ciò che deve compiersi karmicamente, di potersi manifestare nella vita che viviamo. La Psicosofia Karmica, per tali ragioni, si riferisce alle più alte consapevolezze, tra cui e in particolare, alla dimensione spirituale del Sé.
L’approccio trans-personale promosso dalla Psicosofia Karmica mira a trascendere i limiti dello stato mentale ordinario, iniziare un dialogo diretto con la parte profonda di se stessi, comprendere le leggi del destino, comprendere il perché delle malattie, capire il perché della paura e realizzare la coscienza trans-personale, in cui il senso dell’identità si estende oltre la personalità. Questo approccio permette ampiamente di superare disagi esistenziali comprendendone, nel contempo, il loro significato profondo. Tale comprensione apre a una dimensione di conoscenza e coscienza di Sé in grado di prevenire, nel futuro, l’insorgere di disagi esistenziali e blocchi relazionali.
Prima di accompagnarti nella lettura del libro e con la speranza che tu possa farne buon uso, lascio una pillola di riflessione di un filosofo a me molto caro, Soren Kierkegaard: «L’uomo si deve decidere a diventare ciò che è».