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Scoprire come affrontare il cambiamento

Pubblicato 3 anni fa

Leggi un estratto di "I Colori del Cambiamento" libro di Samya Ilaria Di Donato

Che sia stata la vita a portarti al cambiamento oppure se sei stato/a tu a decidere la gestione del cambiamento (change management), quella di cambiare è una delle parti più complesse da elaborare e affrontare.

Indice dei contenuti:

Aspetti scientifici dei colori: perché e come i colori ci aiutano

Cerchiamo adesso di considerare i colori sotto il profilo scientifico.

Partiamo dalla considerazione del numero dei colori. Il fatto è che gli scienziati non hanno deciso ancora con precisione quanti colori esistono. Si parte da un minimo di trecentomila a un massimo di tre milioni.

Quello che è chiaro è che i colori sono tantissimi. Il fatto è che ciascuno di noi percepisce un numero di colori diverso rispetto a un altro e sembra che le donne vedano più colori degli uomini.

Siccome i colori sono un'infinità, sono stati individuati sette colori principali. Chi ha presentato questa classificazione è il grande Isaac Newton, lo scienziato che ha fatto esperimenti in cui divideva la luce bianca del sole con un prisma e contava sette colori: rosso, arando, giallo, verde, blu, indaco e violetto - che sono diventati i colori dei sette chakra.

Gli scienziati ci hanno detto che l'occhio umano vede principalmente tre colori: il rosso, il verde e il blu. Con questi colori si possono ricavare tutti gli altri, così è nato il sistema RGB (red green blue - rosso verde blu) che si contrappone al sistema dei tre colori primari rosso, blu e giallo.

Dobbiamo considerare che per ogni uomo i colori acquisiscono anche un significato simbolico. Pensa ad esempio all'espressione "giornata nera", che fa pensare a una giornata in cui gli eventi sono negativi. Non è il momento di considerare il significato simbolico, ma ritenevo corretto menzionarlo perché il significato simbolico cambia molto a seconda della nostra cultura. Pensa che in Asia, ad esempio, il bianco è il colore del lutto, mentre in occidente ci parla di matrimonio e di spose. Con il significato simbolico, dunque, le cose cambiano notevolmente. Ma ritorniamo alle considerazioni scientifiche.

Ti potrai chiedere: "Come faccio a percepire i colori?" Ebbene, l'essere umano vede i colori grazie alle cellule dell'occhio che sono specializzate in questa funzione: i coni. Noi abbiamo tre tipologie di coni: uno per le frequenze vicine al rosso; uno per le frequenze vicine al verde; uno per le frequenze vicine al blu.

Se le cose stanno in questo modo, come facciamo a percepire tutti gli altri colori? Ci pensa il cervello, grazie al lobo occipitale (nella parte posteriore del cranio), luogo in cui vengono elaborate le informazioni trasmesse dagli occhi.

Dunque, la scienza ha studiato i colori in natura insieme ai fenomeni fisici che li creano per poi sfruttarli in diversi campi, quali la chimica, l'astronomia e la medicina. Grazie ai colori, le immagini scientifiche sono più chiare e rappresentative; possono persino essere esposte come quadri in mostre e musei. Basti pensare alle immagini colorate impiegate per lo studio cerebrale, che hanno progressivamente sostituito le più vecchie fotografie al microscopio.

Nel 1672 Newton scoprì mediante un prisma che la luce bianca è composta da più colori. Egli ne considerò sette, ma in realtà gli scienziati moderni hanno scoperto che i colori dell'arcobaleno, ossia tutti i colori corrispondenti alle radiazioni monocromatiche, sono infiniti e variano con continuità a partire dalla lunghezza d'onda più piccola, corrispondente al viola, fino a quella più elevata, corrispondente al rosso. È certamente impossibile distinguere infiniti valori, ma in relazione alla propria sensibilità cromatica ciascuno di noi può individuare molte gradazioni comprese tra il viola e il rosso. I colori dell'arcobaleno sono definiti colori spettrali, perché corrispondono a stimoli prodotti da singole radiazioni monocromatiche, ma non rappresentano tutti i colori che possiamo percepire. Basti pensare che nell'arcobaleno mancano il marrone, il rosa e il porpora. Tutti i colori che possiamo percepire sono generati da stimoli composti da combinazioni di più radiazioni monocromatiche.

Adesso potrai chiederti: "Quali esperimenti scientifici importanti sono stati fatti grazie ai colori?". La risposta la troviamo in un esperimento semplice ma importante, che serve per valutare se una sostanza è acida o basica mediante cartine al tornasole, ossia cartine imbevute da sostanze che reagiscono assumendo diverse colorazioni in relazione al grado di acidità della sostanza in cui vengono immerse.

Un altro importante esperimento basato sui colori è quello della variazione di lunghezza d'onda delle radiazioni (quindi del colore) quando una sorgente è in moto relativo rispetto all'osservatore. In particolare, se una sorgente luminosa è in allontanamento, la lunghezza d'onda si incrementa, così si produce una deviazione verso il rosso; mentre quando la sorgente è in avvicinamento, la deviazione tende al blu. Questa caratteristica fisica si usa oggi in medicina per considerare il movimento del sangue - pensa ad esempio agli esami ecografici.

A questo punto dobbiamo porci una domanda fondamentale: "Come i colori ci influenzano e in che modo ci possono aiutare?". Il fatto è che i colori condizionano molto la nostra psiche.

Ad esempio, consideriamo il blu: tendenzialmente associato al mare o al cielo, questo colore calma la nostra personalità, proprio per questa connessione che facciamo. Secondo alcuni studi, il colore blu riuscirebbe a ridurre la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, a differenza del colore rosso che le aumenta. In base a ciò, i giapponesi hanno pensato bene di installare luci blu nella linea ferroviaria di Tokyo e grazie a questa mossa son riusciti a ridurre il numero dei tentati suicidi in quel luogo.

Se vogliamo che la nostra concentrazione aumenti, dobbiamo rivolgerci al verde. Questo colore riesce a trasmettere una generale sensazione di benessere, probabilmente dipende dal fatto che il verde è il colore predominante in natura - considera le potenzialità degli elementi naturali. Secondo queste concezioni scientifiche, poiché l'uomo ha ricevuto per milioni di anni un vantaggio evolutivo dalla possibilità di essere in contatto con gli elementi della natura, ha sviluppato una propensione a reagire positivamente dinanzi agli stessi.

Quando abbiamo bisogno di energia e aggressività dobbiamo ricorrere al colore rosso. Secondo alcuni studi statistici, le squadre sportive con divisa rossa tendono a vincere di più rispetto a quelle con divisa blu - saranno contenti i tifosi del Milan... Il fatto è che il colore rosso ci permette di migliorare le nostre performance e ci aiuta nei compiti che necessitano di reattività, il blu, invece, ci aiuta nei compiti più creativi.

Abbiamo dunque visto come i colori sono considerati in ambito scientifico, come e perché ci possono aiutare. Cerchiamo adesso, nel passo successivo, di comprendere i colori in relazione al corpo umano, ossia come il corpo reagisce ai colori.

I colori e il corpo umano: come reagiamo di fronte ai colori e quando possono aiutarci

Dobbiamo partire da un assunto: il colore può condizionare il nostro umore e il nostro stato d'animo e può avere effetti particolari persino sul corpo fisico. In altre parole, la luce riesce a influenzare il nostro intero organismo.

Secondo alcuni studi, è possibile dare energia attraverso i colori e le frequenze elettromagnetiche. Dobbiamo altresì considerare che nei vertebrati inferiori e nell'uomo il colore ha il potere di stimolare in modo considerevole un organo molto importante: l'epifisi.

Anche la pelle umana si fa influenzare dal colore, difatti vedremo, per esempio, che una luce rossa avrà molta penetrazione con poca energia, mentre una luce viola andrà meno a fondo, ma con più energia. L'influenza del colore sul corpo si può vedere anche dall'uso che viene fatto del colore nelle spa e nei centri benessere: pensa alle docce di colore piuttosto che alle saune con i vari gradienti sfumati. Il fatto è che tutti - chi più chi meno - subiscono il potere suggestivo dei colori.

Per farti aiutare dal colore devi considerare che non è detto che il colore che più ti attrae sia necessariamente quello che produce in te un beneficio. Pensa ad esempio a una persona collerica che viene attratta dal rosso: questo colore non può che peggiorare la sua condizione. Oppure pensa a una persona depressa attratta dal nero, non le sarà certamente di aiuto. 

Considera poi un altro assunto: tutte le esagerazioni sono sbagliate. Gli antichi dicevano che in medio stat virtus, ossia "la virtù è nel mezzo". Questo significa che non devi circondarti completamente di un solo colore, pensando che quello potrà aiutarti a stare meglio. È sempre bene mantenere un certo contatto con tutti i colori, dato che ognuno ha la sua funzione in relazione al nostro corpo.

Immagina, ad esempio, di nutrirti tutti i giorni con lo stesso alimento: questo finirà per nausearti piuttosto che farti venire un'intolleranza alimentare. Lo stesso avviene per i colori: cerca di nutrirti di tutte le loro sfumature.

Devi anche sapere che esistono sul corpo dei punti specifici più sensibili alla luce colorata e capaci di portare precise informazioni in tutto il corpo. In base a questo principio, ci sono scienze mediche orientali - pensa all'agopuntura - che lavorano sui meridiani del corpo, per riequilibrarlo energeticamente.

Non diventare scettico/a quando si parla di energia, perché Einstein, attraverso i suoi studi sulla relatività, ha dimostrato scientificamente che energia e materia sono due lati della stessa medaglia. Questo significa che se andiamo a lavorare sull'energia che permea il nostro corpo, liberando i meridiani oppure i chakra, si può riequilibrare di conseguenza tutto il nostro corpo, anche nella sua parte più materiale.

In conclusione, possiamo dire che utilizzare il colore può cambiarci la vita in meglio.

Una curiosità è molto significativa: tra gli hobby più diffusi tra i manager ci sono i libri da colorare per adulti. Si possono menzionare anche altri esempi più evidenti, come quando rinfreschi le pareti di casa e hai la sensazione di aver cambiato la tua visione di mondo. Perché avviene questo? Semplice: perché, come abbiamo spiegato, i colori possono influire sull'organismo, riequilibrandolo.

Ricorda perciò che le tonalità di ogni colore influiscono come interruttori emotivi e hanno il potere di cambiare degli aspetti fisici del tuo corpo. In altre parole, è come se i colori fossero esseri viventi, capaci di interagire con il nostro essere. Essi hanno il potere di integrarsi con noi e con tutto il mondo.

Cerca, pertanto, di maturare una sensibilità maggiore al colore, come disse Michelangelo da Pisa: «La sensibilità è una condanna, ma ti consente di cogliere migliaia di colori in un viaggio in bianco e nero».

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