Sciogli le tensioni
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1 anno fa
Con le piante e i minerali che aiutano ad alleviare il dolore muscolo-scheletrico e a ritrovare il naturale benessere
Collo, cervicale, spalle, regione lombare sono le zone generalmente più soggette alle tensioni muscolari. Le cause sono soprattutto lo stress, le posture scorrette protratte a lungo, come accade, ad esempio, a chi è costretto a passare molto tempo alla guida o seduto alla scrivania davanti al PC, e talvolta anche gli eventi traumatici, come il colpo di frusta o della strega, che obbligano il fisico ad assumere una posizione antalgica. In tutti questi casi la muscolatura tende a contrarsi con effetti negativi quali indolenzimento, fastidio e rigidità che via via, con il protrarsi della situazione, provocano un rallentamento del flusso sanguigno nell’area interessata e, intensificando l’irrigidimento muscolare, innescano una sorta di circolo vizioso che aggrava ulteriormente lo stress e la tensione.
Per superare questi fastidi, la prima raccomandazione è quella di concedersi un adeguato periodo di riposo; infatti, una contrattura muscolare, normalmente, si risolve con 3-7 giorni di stop, che potrebbero diventare molti di più se non si rispettano i giusti tempi di recupero.
Le piante che alleviano le tensioni
Gli impegni e le incombenze della vita moderna raramente ci consentono di prenderci il tempo necessario per risolvere queste situazioni. Fortunatamente, la natura ci viene in aiuto con alcune sostanze particolarmente utili per contrastare le contratture con un effetto distensivo sulla muscolatura.
La Boswellia, detta anche albero dell’incenso, è apprezzata da secoli nella tradizione ayurvedica per le sue naturali capacità di contrastare gli stati di tensione localizzati grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.
Un’altra sostanza molto efficace è l’estratto di chiodi di Garofano, ricco di beta-cariofillene, un fitocannabinoide naturale privo di effetti psicoattivi. Il Beta-cariofillene è un sesquiterpene biciclico, ampiamente distribuito nel regno vegetale, che esercita un ruolo fondamentale nella sopravvivenza e nell’evoluzione delle piante superiori e contribuisce all’aroma unico degli oli essenziali estratti da numerose specie vegetali.
Uno studio recente ha individuato diverse piante in grado di produrre elevate percentuali di beta-cariofillene, tra queste Copaifera langsdforffii, Cananga odorata, Humulus lupulus, Piper nigrum e Syzygium aromaticum, che forniscono un’alta percentuale di beta-cariofillene, insieme a interessanti rese di olio essenziale. Sebbene il meccanismo d’azione non sia ancora del tutto chiaro, gli studi indicano che il Beta-cariofillene potrebbe agire nelle cellule animali attraverso il legame specifico al recettore CB2, un membro del sistema endocannabinoide.
Infine, per un’azione completa e sinergica, anche una supplementazione con Magnesio, particolarmente nella sua forma bisglicinata, aiuta a contrastare l’affaticamento e l’irrigidimento muscolare e a recuperare il benessere fisico e mentale necessario per superare lo stress che spesso è all’origine delle tensioni.