Saldi o non saldi? Questo è il dilemma...
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3 anni fa
Se vi sentite anche voi stalkerati da mail, sms e messaggi vari, che vorrebbero farvi comprare la qualunque, con i super saldi del secolo, benvenuto tra noi!
Non c’e giorno, in quest’ultimo periodo, in cui non cestini almeno tra i dieci ed i quindici mail e messaggi. È periodo di saldi e ce ne siamo accorti davvero tutti!
Sebbene mi renda conto che, particolarmente in questo momento storico, tutti abbiano più bisogno sia di risparmiare che di vendere, per la situazione economica degli ultimi due anni, d’altro canto mi trovo ad osservare ed ascoltare allibita pubblicità e spot che (s)vendono a prezzi inconcepibili articoli di cui, mi domando, quale sia la storia.
Sogno o son desto?
Come riuscire a districarsi tra i molteplici tentacoli dei richiami commerciali, facendo anche qualche affare e soprattutto acquistando prodotti che davvero ci servono? È davvero oro tutto ciò che luccica? Cosa si nasconde dietro a questi prezzi in super ribasso?
Le pubblicità, soprattutto quelle più subdole, lavorano per muovere le debolezze ed i desideri, anche quelli più profondi e nascosti ma possiamo imparare a comprenderne i meccanismi e riuscire a non rimanerne invischiati e catturati come in una tela di ragno.
Alla ricerca del prezzo perduto
La prima cosa importante da fare è, senz’altro, una piccola e semplicissima domanda a sé stessi:
Ho veramente bisogno di quello che sto comprando?
Se la risposta è un chiaro e forte sì allora possiamo iniziare con una celere ricerca sul prodotto che stiamo per acquistare. E per veloce ricerca intendo capire, come sempre, dove è stato prodotto, di che tipo di materiali è composto, quanto costava prima e quanto costa adesso.
Ci sono delle regole dettate dalla legge, riguardo alle informazioni e a tutte le indicazioni che devono essere esposte nei negozi fisici ed in quelli online, quindi occhio che siano rispettati tutti i riferimenti allo sconto effettuato, al prezzo finale, alla stagione di riferimento, alla qualità del prodotto.
Se tutti questi parametri sono osservati resta la scelta finale sulla quale mi piacerebbe ragionare ancora un po'...
I prezzi questi (s)conosciuti
Sappiamo davvero cosa sta dietro ad un prezzo? Sappiamo veramente cosa sta dietro un prezzo scontato e come possa essere possibile che si arrivi a percentuali anche del 70% o 80% o più su articoli apparentemente nuovi, di buona qualità e di buone lavorazioni?
Forse dobbiamo renderci conto che non sempre ci raccontano le cose come stanno, che molte volte gli articoli in super-saldo non sono articoli dell’ultima stagione, che spesso la qualità dei prodotti così tanto scontati non è davvero eccellente.
Ma soprattutto, secondo me, dovremmo capire che se un oggetto di qualsiasi tipo viene messo in vendita ad un prezzo così tanto distante da quello iniziale forse era quello ad essere una vera fregatura e di conseguenza i valori e l’etica del brand stesso.
Nessun - o quasi - commerciante mette in vendita un prodotto per perderci. Significa quindi che se uno sconto arriva al 70% o più, il costo industriale di quell’articolo sicuramente non sarà più alto. Di conseguenza non ci sarà più margine per il venditore, ma significa che il prezzo iniziale era molto molto alto rispetto all’effettivo valore dell’oggetto.
Conosco molti artigiani che non partecipano al pazzo circo dei saldi con i loro artefatti. I loro margini non sono esosi e spesso anzi molto bassi.
É importante ragionare su questi punti.
Perché dietro ad un prezzo ci sono anche persone oltre che oggetti. Perché il lavoro che è stato fatto deve comunque essere pagato il giusto. Perché è la qualità e non la quantità ad essere davvero importante nelle nostre scelte.
O almeno così dovrebbe essere.
E forse, se davvero pensassimo due volte in più ogni qualvolta ci troviamo a spendere quattro euro per una maglietta, allora davvero qualcun altro inizierebbe forse a non presentarcele nemmeno più.
Perché il saper fare, l’eccellenza, del nostro paese, ma anche di paesi più poveri e disagiati, con i loro artigiani, le loro mani sapienti e creative, è ciò che davvero conta. Le persone a cui dobbiamo rispetto, che meritano dignità e protezione, di un lavoro che li sostenga e li realizzi.
Persone o cose? Qualità o quantità? Saldi o non saldi? Questo è il dilemma!
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