Riflessioni e consigli di Roberto Gava
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5 anni fa
Leggi un estratto da "La Medicina che Vorrei: Personalizzata, Integrata e Umanizzata" di Roberto Gava e scopri la sua opinione sulla Malattia e sulla Medicina allo stato attuale
Dopo la laurea in Medicina, non completamente soddisfatto delle esperienze fatte in una Clinica Medica Universitaria, decisi di intraprendere contemporaneamente due strade solo apparentemente divergenti:
- da una parte continuai a studiare la Medicina Moderna per acquisire sempre nuove conoscenze scientifiche e conseguii le specializzazioni in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica,
- dall'altra volli aprirmi ad altre conoscenze parallele più antiche, più profonde e più complete e quindi mi perfezionai in Agopuntura Cinese, Omeopatia Classica e Bioetica.
L'insieme di queste conoscenze ed esperienze, unite ad una incessante attività scientifica di ricerca (nel frattempo continuavo a frequentare Congressi, ero diventato membro di varie Società Scientifiche, redattore per vari anni di due riviste di Medicina, autore di numerosi libri e di alcune centinaia di articoli scientifici e divulgativi mi hanno fatto giungere a conclusioni in parte diverse da quelle attuali della Medicina Convenzionale.
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Desiderando trovare il modo per poter giungere un giorno a curare 'a fondo' i miei Pazienti, mi andavo chiedendo:
- I trattamenti farmacologici curano le malattie o sopprimono momentaneamente i loro sintomi?
- Sono cioè trattamenti eziologici che colpiscono le 'radici' delle malattie o sono semplicemente palliativi?
- Sono rispettosi della Persona umana e collaborano alla sua crescita o tendono a squilibrarla?
La Medicina, infatti, non può considerare solo la parte corporea del Malato, ma deve prefiggersi lo scopo di riportare in salute la Persona nella sua completezza trinitaria di corpo, psiche e spirito.
Dato che ognuna di queste componenti può ammalarsi e che lo squilibrio di una parte si ripercuote inevitabilmente sulle altre come nei vasi comunicanti, ne consegue che la malattia, anche se appare localizzata, interessa in proporzione variabile tutte e tre le componenti della Persona.
Il Terapeuta dovrebbe quindi ricorrere a una terapia tanto integrata quanto personalizzata che sappia adattarsi alle necessità fisiche, psichiche e spirituali del suo Assistito.
Non credo esistano terapie in assoluto migliori di altre, ma solo terapie con diversa indicazione, durata e profondità d'azione. Compito del Medico dovrebbe essere allora quello di conoscere il maggior numero possibile di tecniche, in modo da individuare per ogni Persona il trattamento più adatto e più efficace, senza pregiudizi e preconcetti, ma con il solo scopo di aiutare a ristabilire la salute. Con i medesimi criteri e modalità si potrebbe impostare anche una cura veramente preventiva che ci insegni a vivere nel migliore dei modi questo nostro personale Cammino di Vita.
Venendo a queste pagine, il Lettore si accorgerà fin da subito che scrivo Medicina, Medico, Malato, Paziente, Persona e Uomo con la lettera maiuscola.
In alcuni punti può anche disturbare, perché è ridondante, ma è una scelta volontaria che desidera semplicemente attirare l'attenzione su queste realtà. Cioè, è quasi un modo per obbligare il Lettore a riflettere sul concetto che l'Uomo è importante, è sacro, e dobbiamo rivolgerci a lui con grande attenzione. Questa attenzione deve essere ancora maggiore quando la Persona è malata e quindi sofferente.
L'uso della lettera maiuscola vuole quindi ricordare che il Medico deve trattare con rispetto il suo Paziente e il Paziente deve fare lo stesso con il suo Medico.
Infatti, ogni Persona è meritevole di rispetto, chiunque sia e indipendentemente dalla sua posizione sociale o età gestazionale o stato di vita, soprattutto quando si trova in una condizione di forza inferiore o di debolezza.
Ogni Persona, così come ogni Medico che dedica la sua vita agli altri e a maggior ragione ogni Malato che è il più bisognoso di attenzioni, ha diritto di ricevere il massimo riguardo, onore e rispetto semplicemente perché esiste.
Questo atteggiamento è figlio dalla Carità e la Carità è Amore. Sono convinto che già l'agire in questo modo significa rinnovare completamente la Medicina e tutti sappiamo che una Medicina sana guarisce l'intera società. Ecco perché ho usato il maiuscolo.
Infine, ho appositamente inserito delle ripetizioni nel testo, perché anche se i concetti esposti sono chiari, intuibili e facilmente comprensibili, affinché vengano tradotti in vita vissuta dobbiamo ripeterceli in continuazione, altrimenti sarà difficile riuscire a modificare le nostre abitudini già ampiamente radicate.
Ma se non modificheremo le nostre abitudini sbagliate, rischiamo di non superare questo attuale momento storico, che è semplicemente un periodo di passaggio, di prova e di cambiamento. Proprio per questo mi permetto di consigliare di leggere due volte questo libro.
L'Uomo è un meraviglioso mistero e la Medicina è un 'Arte difficile, ma tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa di più per migliorarla offrendo anche il nostro piccolo contributo ... forse sarà una piccola goccia, ma il mare di cosa è fatto?