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Quando preferire la gemmoterapia ad altre terapie naturali?

Pubblicato 3 anni fa

Leggi un estratto da "Gemmoterapia: curarsi con l'energia delle gemme" di Stephane Boistard

La gemmoterapia moderna fa parte delle terapie naturali olistiche. Naturale, perché deriva dalla natura ed è composta unicamente da elementi naturali; olistica, perché prevede un approccio globale della salute.

I macerati gemmoterapici contribuiscono al mantenimento o al recupero della salute in associazione ad altre pratiche come l'alimentazione, gli esercizi fisici, la meditazione, la balneoterapia, le psicoterapie, le cure energetiche...

Le terapie basate sulle piante hanno tutte caratteristiche e peculiarità che generano a volte confusione. Cerchiamo di definire il posto della gemmoterapia confrontandola con la fitoterapia, all'omeopatia e all'aromaterapia.

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Indice dei contenuti:

Gemmoterapia e fitoterapia moderna

Dato che utilizza macerati di piante, la gemmoterapia è assimilabile alla fitoterapia. Tuttavia, ci sono delle distinzioni da fare.

La fitoterapia è una scienza moderna derivata dalle tradizioni popolari relative alle piante medicinali, utilizzate fin dalla notte dei tempi per le guarigioni fisiche e magiche. Ma il mondo moderno ne ha modificato l'uso.

Clinica

La fitoterapia si basa soprattutto su attività di laboratorio effettuate dai chimici. Questi analizzano le piante fino al livello molecolare per isolare differenti molecole, che vengono quindi analizzate e testate (soprattutto su animali) allo scopo di determinarne le modalità di azione - questa molecola agisce sul fegato, quest'altra sul pancreas ecc. Poi a volte le molecole vengono riprodotte e dosate precisamente per essere prescritte sotto forma di medicinale.

In questo contesto, le molecole che sembrano inattive o poco interessanti per le loro virtù terapeutiche vengono accantonate. La fitoterapia possiede quindi, su scala mondiale, una gamma di piante che agiscono sul tale organo o sulla tale funzione.

Piante

Le piante utilizzate dalla fitoterapia provengono spesso dalla tradizione popolare e sono autorizzate da esperti che, grazie ad analisi ed esperimenti, ne definiscono:

  • i dosaggi benefici (posologia);
  • i dosaggi tossici;
  • gli effetti secondari;
  • le controindicazioni;
  • gli organi interessati.

In generale, si tratta di vegetali completi, cioè pienamente formati: fiori, frutti, foglie, cortecce. Li troviamo in commercio sotto varie forme: piante fresche o secche per infusi o decotti; macerati in olio (unguenti, balsami) o in alcol (alcolati, tinture madri). 

Le piante medicinali sono spesso associate a piante selvatiche o aromatiche dei giardini. Anche frutta e verdura sono considerate medicinali da certe terapie attuali ("alicamenti", contrazione di "alimenti" e "medicamenti").

Magia

Studiando le piante medicinali in termini di scienza analitica, c'è tutto un ambito di utilizzi che è finito nell'oblio: la magia.

In effetti, la nostra cultura occidentale attribuiva alle piante virtù al di là dell'ordinario - straordinarie. Per cominciare, alcuni luoghi di raccolta erano noti per essere abitati da spiriti benefici. Il raccoglitore entrava in comunicazione con gli spiriti del luogo o quelli delle piante per racimolare il necessario. Poi, le piante stesse apportavano un aiuto misterioso ed efficace, che si fosse iniziati o meno.

Per esempio, in caso di stanchezza durante la raccolta del fieno, i contadini della regione francese del Béarn avevano l'abitudine di strofinarsi la schiena contro una quercia per recuperare le forze. Alcuni guaritori curavano (e lo fanno ancora) l'herpes facendo scavalcare dei mazzi di edera ai pazienti.

Che ci si creda o meno, ho ricevuto parecchie testimonianze di guarigioni miracolose grazie alle virtù medicamentose offerte dalle piante.

Trasmissione

Etichettando, classificando e catalogando, la fitoterapia moderna ha ristretto il campo terapeutico delle piante e ha interrotto processi di apprendimento e trasmissione. I libri sull'argomento e i numerosi stage tematici sulle piante medicinali hanno nociuto alla ricchezza della trasmissione diretta.

A titolo personale, io sono stato formato da anziani, uomini e donne che traggono la conoscenza delle piante dai tempi antichi. Spesso hanno dichiarato di non aver potuto trasmettere il proprio sapere a un'altra persona. Dopo una ventina di anni nel mondo delle piante, non ho incontrato altre persone che abbiano imparato per trasmissione diretta; ce ne devono essere, ma siamo davvero pochi.

Dopo aver definito sinteticamente i punti principali della fitoterapia moderna, vediamo le differenze con la gemmoterapia.

La gemmoterapia

Si basa su risultati, osservazioni e testimonianze piuttosto che su analisi molecolari. Anche se a volte prende spunto da conoscenze mediche, propone regole basate sull'osservazione.

Per esempio, il rosmarino è noto da tempo per le sue proprietà rigeneratrici del fegato. Senza soffermarsi sul "come" o sul "perché", le esperienze con le gemme di rosmarino hanno convalidato questa conoscenza.

La gemmoterapia moderna punta anche sui macerati di gemme e di giovani germogli di alberi, su quelli di arbusti e rampicanti e su quelli legnosi (che hanno del legno). Contrariamente alla fitoterapia, gli organi utilizzati sono in fase di crescita, non sono compiuti. Portano un'informazione dinamica. Tutto ciò si ritrova nel macerato. Anche per questo motivo la gemmoterapia è detta "rigenerante", perché questa dinamica di rinnovamento dei tessuti è specifica delle gemme e dei giovani germogli.

Per esempio, nel caso del rosmarino, gli studi hanno mostrato un'azione più dinamica, due-tre volte più rapida per drenare un fegato ingorgato e rigenerare l'organo.

Inoltre, le gemme assommano le virtù degli organi formati in un ruolo regolatore: per esempio, là dove un organo completo agisce sulla diarrea o sulla costipazione, la gemma del mirtillo rosso agisce da regolatore e tratta tanto la diarrea quanto la costipazione, per riportare a un equilibrio intestinale.

Il ricorso alla gemma permette anche di beneficiare delle proprietà delle piante, limitando allo stesso tempo la tossicità (negli organi formati, ad esempio nelle bacche di ginepro, si formano alcune sostanze tossiche) e sviluppando nuove virtù curative (azione dell'ontano sulla memoria). La gemmoterapia si presenta quindi allo stesso tempo sia come una forma dolce che particolarmente efficace.

Infine, essa conserva un aspetto misterioso. Agisce sui sintomi fisici, sulle emozioni, sulla vitalità... Queste benefiche virtù non sono ancora state tutte esplorate...

La particolarità delle parti legnose è di essere presenti tutto l'anno, consentendo una facilità di identificazione e limitando il rischio di confusione.

La gemmoterapia è una terapia a base di piante. Le sue peculiarità le conferiscono un ruolo a pieno titolo, allo stesso titolo di fitoterapia, aromaterapia, omeopatia o rimedi floreali. Questo permette di rendere popolare la raccolta familiare e di recuperare un rapporto benefico con il bosco.

Quanto alla gemmoterapia promossa dai precursori, che utilizzava sia le gemme legnose che le preparazioni a base di pietre preziose o di sommità fiorite, sono da esplorare nuove conoscenze.

Gemmoterapia e omeopatia

Benché i germogli siano utilizzati dalla notte dei tempi, la prima reale comparsa della gemmoterapia risale solo alla seconda metà del XX secolo, cioè più di centocinquant'anni dopo l'omeopatia di Samuel Hahnemann. Le due forme terapeutiche differiscono per la preparazione e la modalità di azione.

L'omeopatia parte da un macerato madre (di piante, animali, rocce, virus...) diluito fortemente. I rimedi ottenuti con questo procedimento sono principalmente informativi: informano l'organismo. Infatti, a questi stadi di diluizione e dinamizzazione non c'è più una materia attiva rilevabile.

La modalità di azione dell'omeopatia si basa sul principio di similitudine: con l'assunzione di un rimedio omeopatico, in una persona sana si scatenano precisi sintomi. Questi stessi sintomi osservati su un individuo malato indicano il rimedio adatto. In altre parole, una persona sana che assume un preparato di Nux vomica manifesta nausea (calore, voglia di rigurgitare, sensazione di sbandamento...). Perciò chi ha la nausea utilizza questo rimedio per fare scomparire i sintomi.

Stranamente, gli alberi sono poco utilizzati in omeopatia. Tuttavia, in fondo, alcuni principi avvicinano l'omeopatia alla gemmoterapia.

Approccio olistico

L'omeopatia si sofferma maggiormente sullo stato generale che su un sintomo particolare, perché quest'ultimo è solo l'espressione della malattia in un dato momento. I sintomi possono variare. Si tratta quindi di trattare il terreno. Con le sue qualità rigeneranti e la sua azione di fondo, anche la gemmoterapia agisce sul terreno.

Strati di contaminazione

Prima di trattare durevolmente il terreno, Hahnemann raccomandava di trattare i contaminanti, che lui chiamava "miasmi". Questi strati di contaminazione hanno origini diverse: stile e ritmo di vita, inquinanti ambientali, contaminanti mentali ecc. Si tratta quindi di ripulirli con l'aiuto dell'omeopatia. Con le sue gemme drenanti, la gemmoterapia agisce efficacemente su questi contaminanti che si insediano negli organi.

Principio di malattia cronica

Hahnemann osservava questi strati superficiali contaminati (miasmi), ma lavorava principalmente sulle forme croniche delle malattie - cioè una forma originaria che ritorna, a volte con modalità differenti, durante la vita dell'individuo.

L'omeopatia e la gemmoterapia sono le grandi terapie delle malattie croniche. Ognuna, con le sue peculiarità, agisce infatti sulla forza vitale, sul modo informativo e non su quello soppressivo.

La forza vitale

Questa nozione, ripresa dagli omeopati, esiste dai tempi antichi e in diverse tradizioni. La malattia si manifesterebbe quando la forza vitale dell'individuo presenta una falla, una debolezza. Più che fissarsi sul sintomo, si tratta di aiutare la persona a recuperare questa forza vitale.

Il modo informativo

Una malattia cronica si manifesta nel momento in cui il corpo non sa più come fare per eliminare il problema. I rimedi informativi sono come messaggi inviati al corpo per indicargli un'altra possibilità per gestire il problema. L'informazione permette di liberare dalla malattia l'organismo, perché quest'ultimo mette in campo nuovi schemi di guarigione. Nella nostra epoca, nella quale sono ampiamente ammesse le nozioni di "fisica quantistica", di "terapie energetiche" o "vibrazionali", l'omeopatia e la gemmoterapia hanno un posto di elezione.

Tuttavia, il grande cambiamento dopo Hahnemann sta nella preparazione dei rimedi. Nel XIX secolo il medico preparava i rimedi in stretta relazione con i raccoglitori. L'aspetto informativo, vibrazionale, era dovuto tanto al rimedio quanto alla modalità di preparazione. Possiamo interrogarci su questo aspetto vibrazionale e informativo quando i rimedi sono prodotti in serie da macchine e stoccati in un luoghi zeppi di altri rimedi di diversa natura.

Il modo non soppressivo

Un sintomo su cui si agisce in modo soppressivo può non avere grosse conseguenze, ma talvolta togliere il sintomo limita "l'espressione" della malattia, e possono instaurarsi altri disordini, più gravi della patologia iniziale.

L'omeopatia (proprio come la gemmoterapia) affronta la guarigione come un processo dinamico da accompagnare. Non è questione di sopprimere puntualmente i sintomi, come per far tacere la malattia, ma piuttosto di lasciarla esprimere aiutando l'organismo a liberarsene in modo duraturo.

La gemmoterapia corrisponde a un approccio olistico dell'individuo e della malattia particolarmente efficace sulle patologie croniche o ricorrenti. Rende dinamica la vitalità dell'individuo, la sua forza vitale (e vibrazionale). È un metodo che agisce con una modalità non soppressiva e fornisce all'individuo un rimedio informativo per la propria salute.

Questo breve confronto tra la gemmoterapia e la sua sorella maggiore, l'omeopatia, permette di mettere in evidenza alcuni grandi principi della prima.

Gemmoterapia e aromaterapia

L'aromaterapia si è diffusa negli ultimi decenni. La qualità delle opere sull'argomento consente a molte persone di avvantaggiarsi dei benefìci degli oli essenziali come integrazione di un'igiene di vita e alimentare salutari.

L'aromaterapia e la gemmoterapia sono complementari. Questo capitolo intende aiutarvi a individuarne differenze e complementarità per utilizzare l'una o l'altra a ragion veduta.

In partenza, si tratta di due prodotti naturali ben differenziati: in aromaterapia gli oli essenziali ottenuti dalla distillazione delle piante aromatiche, in gemmoterapia la macerazione delle gemme in una miscela alcolica. Allora, quando scegliere l'una o l'altra come aiuti naturali?

La scelta varia in base a questi fattori:

  • la funzione da aiutare;
  • l'organo da curare;
  • l'urgenza del trattamento;
  • il destinatario (essere umano o animale);
  • le vostre conoscenze degli oli essenziali e dei loro effetti secondari o controindicazioni;
  • la quantità di piante che desiderate mettere insieme per prendervi cura della vostra salute.

La funzione da aiutare

Le due metodiche terapeutiche interessano un ampio campo di problemi di salute, fisici o psichici, ma funzionano in modo diverso. In effetti, se avete un problema di tipo virale, infiammatorio o infettivo, gli oli essenziali sono ottimi ausili per affrontarli. Mobilitano l'organismo per "combattere" il dolore o l'aggressione.

Per esempio, in caso di artrosi le essenze aiuteranno ad alleviare il dolore. Tuttavia, non hanno nessuna azione a priori sull'articolazione per farle riassorbire il problema. Agiscono sul processo infiammatorio dell'articolazione.

Invece la gemmoterapia aiuterà l'articolazione a limitare l'erosione e talvolta a rigenerare l'organo sofferente. Nel caso dell'artrosi, il ribes nero «protegge ma rigenera la cartilagine e restituisce elasticità alle articolazioni. Ripulisce tutto il sistema articolare dalle tossine accumulate...» (dottori Tétau e Scimeca).

Anche se gli oli essenziali hanno un vasto campo di azione, l'utilizzo familiare riduce questa gamma, perché parecchie essenze richiedono conoscenze particolari per quanto riguarda il dosaggio e l'utilizzo nel tempo.

L'olio essenziale ha un'azione elettiva. È particolarmente efficace per alleviare i dolori (infiammazioni) e mobilitare le forze dell'organismo per attenuare i sintomi acuti (crisi di fegato, virus, infezioni diverse). Da parte sua la gemmoterapia, con il macerato di gemme, ha un'azione di drenaggio 0 rigenerazione (o di rallentamento della degradazione).

L'organo da curare

Gli oli essenziali si rivolgono a diversi organi, ma per certi problemi sembrano poco adatti, al contrario della gemmoterapia o di altri trattamenti naturali. Infatti, a parte qualche eccezione, l'aromaterapia e la gemmoterapia non agiscono sugli stessi organi e nello stesso modo.

La seconda agisce sugli organi e sulle funzioni corporee che riguardano la struttura (ossa, denti), l'ambito ritmico (cuore, polmoni, sangue, linfa), quello organico (digestione, ormoni, apparati urogenitale e otorinolaringoiatrico) e l'ambito psichico.

Nel loro uso corrente, gli oli essenziali agiscono soprattutto alleviando i dolori (scottature, infiammazioni, storte, fratture) e dinamizzando l'organismo, che dovrà agire "contro" (antibiotico, antifermentativo, antivirale, antispasmodico, antinfiammatorio, antiemetico ecc.).

Certamente, alcuni oli essenziali agiscono anche sostenendo gli organi. Le zone vicine alle mucose sono difficili da trattare con l'aromaterapia, e richiedono conoscenze reali per evitare ustioni.

In effetti, se soffrite di un problema articolare potete combinare le azioni di queste due tecniche terapeutiche; per esempio gli oli essenziali per alleviare i dolori e i macerati di gemme per aiutare a ripristinare i tessuti (o a limitarne la degenerazione); tutto questo parallelamente a un adattamento del modo di vivere.

Sul piano psichico, gli oli essenziali agiscono principalmente grazie al loro profumo. Aiutano a superare le prove e a rafforzare le protezioni, a trovare nuove soluzioni per tornare alla tranquillità.

L'influenza sulla psiche dei macerati di gemme è poco nota e poco studiata, a parte qualche raro caso come il fico o il tiglio.

L'urgenza del trattamento

L'aromaterapia propone rimedi tanto efficaci che spesso si ha l'impressione che agiscano istantaneamente. Per esempio, se avete delle mestruazioni dolorose, un massaggio al basso ventre con l'olio essenziale di basilico può alleviare il problema in pochi secondi; se avete mal di denti, un'ombra di essenza di incenso agirà come un anestetico. Senza effetti secondari, piuttosto eccezionale!

Anche qui, si tratta di conoscere i dosaggi e le controindicazioni di ogni olio essenziale utilizzato. Le essenze sono indispensabili in ogni farmacia naturale per il pronto soccorso familiare.

Nei problemi urgenti, la gemmoterapia passa in secondo piano. La sua azione non è immediata; si distribuisce nel tempo, per evitare le recidive.

Per esempio, dopo un pasto abbondante, nel quale il burro sul pesce era davvero buono, vi sentite un peso sullo stomaco. Il peso è anche sul fegato, e il dolce al cioccolato non ha sistemato le cose. Qualche goccia di olio essenziale di basilico, per via interna o massaggiato sul basso ventre, allevierà molto rapidamente la pesantezza e la nascente crisi di fegato. Ma quest'organo resta fragile, ingombrato da tutti questi alimenti e dai farmaci che ogni giorno vanno a contaminarlo. Allora è raccomandata una cura drenante un paio di volte all'anno.

Questa si può fare con la gemmoterapia (e un'alimentazione idonea). In effetti è altrettanto urgente trattare il fegato dopo un pasto copioso che ascoltare il segnale che l'organo vi manda, segnalando che la cura va eseguita urgentemente.

Il destinatario (essere umano o animale)

Per quanto riguarda gli esseri umani, i diversi elementi presentati in queste righe permettono di distinguere l'uso tra oli essenziali e macerati di gemme. Tuttavia, i rimedi naturali sono usati spesso anche per curare gli animali.

Gli oli essenziali hanno una forte impronta olfattiva. L'odorato è particolarmente sviluppato negli animali; i profumi hanno un'influenza sull'identità dell'animale e prendono parte alla comunicazione. Lo stesso vale per quelli utilizzati dagli esseri umani. Se desiderate usare un rimedio naturale per un animale, gli effluvi emanati dagli oli essenziali possono essere particolarmente fastidiosi.

L'impiego di un'essenza su un animale è spesso dettato dall'urgenza (scottature, affezioni cutanee, problemi muscolari...) o dalla necessità di proteggerlo dagli insetti in estate (mosche, tafani...). Si tratta di un uso a breve termine e principalmente esterno. Per delle problematiche interne si preferisce generalmente ricorrere ai rimedi della fitoterapia (piante da masticare, infusi, decotti).

Le prove cliniche su animali indicano un utilizzo apparentemente più ampio per la gemmoterapia, con effetti più duraturi. I macerati di gemme sono impiegati per affezioni che richiedono un trattamento di durata medio-lunga (da qualche giorno a qualche mese). Per uso interno, sostengono l'organismo dell'animale come quello dell'essere umano: drenaggio, rigenerazione e aumento della vitalità. L'alcol presente nel macerato può essere fatto evaporare diluendolo in acqua tiepida: il suo impatto sull'animale sarà così ridotto. I test clinici e le numerose testimonianze lasciano un campo da esplorare per quanto riguarda la gemmoterapia veterinaria.

Le vostre conoscenze degli oli essenziali e dei loro effetti secondari o controindicazioni

Gli oli essenziali si utilizzano per via interna, esterna (puri o diluiti) e olfattiva. Pur essendo rimedi naturali, sono potenzialmente pericolosi. In effetti, ho già visto persone che avevano subito danni renali in seguito a un trattamento a base di oli essenziali per la malattia di Lyme, individui ammalatisi dopo che il loro ospite aveva diffuso essenze per creare un ambiente olfattivo, un bambino leggermente ustionato sul collo dopo che i genitori avevano messo qualche goccia di olio essenziale di timo su un foulard e così via. Gli oli essenziali sono rimedi potenti!

Anche se alcuni sono generalmente ben tollerati, ce ne sono parecchi altri i cui effetti secondari non sono visibili al momento o le cui controindicazioni possono causare problemi di salute. A seconda del dosaggio o del trattamento, o semplicemente delle sensibilità individuali, alcune essenze possono avere effetti tossici.

Si tratta dunque di essere particolarmente informati su questi effetti secondari e controindicazioni, e soprattutto di avere riferimenti di qualità (libri o formazione).

A oggi, sono dieci anni che utilizzo la gemmoterapia, che la consiglio e la approfondisco, e non sono mai stato a conoscenza di problemi causati da questi rimedi. Le ultime tesi sull'argomento, del 2012, quando la gemmoterapia ha oltre cinquant'anni di impieghi, citano pochi effetti secondari e controindicazioni (e qualche cautela suggerita dal buon senso).

Inoltre, con la diffusione dell'aromaterapia in quanto rimedio familiare naturale, conviene non dimenticare che la comparsa di un sintomo indica spesso un problema più profondo. Ogni trattamento dovrebbe essere accompagnato dalla visita presso un professionista della salute. La gemmoterapia non sfugge a questo principio.

Se avete un disturbo di tiroide che provoca un sovrappeso, si tratta di avere la diagnosi e la terapia corrette prima di trattare questo problema di peso. Tuttavia, i rimedi naturali possono dare il proprio contributo alla soluzione.

Gli oli essenziali sono venduti un po' dappertutto nel mondo. L'attrattiva del guadagno ha fatto diluire certi oli con dei solventi. Si tratta dunque di scegliere bene la propria essenza, di origine biologica controllata, pura e naturale. Da considerare anche che il nome della pianta non basta: rifiutate i prodotti che non citano certe caratteristiche chimiche. Così, in base a esse, un olio di timo sarà dolce piuttosto che aggressivo per il corpo.

Allo stesso modo, nella gemmoterapia l'attrattiva del guadagno porta alla diluizione da parte di certi fornitori poco onesti. Bisogna quindi controllare il fornitore, avere un punto di riferimento affidabile. Invece il carattere chimico dominante non è necessario perché, diversamente da quanto avviene per l'aromaterapia, non ci sono controindicazioni né effetti secondari legati ad esso.

La quantità di piante che desiderate mettere insieme per prendervi cura della vostra salute

Ci vuole all'incirca 1 quintale di timo per ottenere 20 cl di olio essenziale.

L'aromaterapia e l'aromacologia (i profumi degli oli essenziali) utilizzano prodotti altamente concentrati. La quantità di piante necessarie per produrre qualche goccia di prodotto finale non ha paragone con i macerati di gemme. L'impatto sulla natura è diverso tra le due modalità di preparazione.

Le piante aromatiche sono generalmente di piccole dimensioni. Il consumo crescente di oli essenziali impoverisce alcune risorse naturali locali. Mi è capitato di vedere in Corsica un luogo devastato in seguito a un taglio particolarmente esteso di sempreverdi. Fare una distinzione tra aromaterapia e gemmoterapia consente un uso a ragion veduta e contribuisce a salvaguardare alcune specie naturali.

In gemmoterapia, la quantità di gemme necessaria per preparare un flacone corrisponde a quella che potete tenere in una mano.

Per esempio, la dose di materiale necessaria per ottenere qualche goccia di olio essenziale di abete, a confronto di un macerato di giovani germogli, è assolutamente sproporzionata. Senza contare il fatto che non potete raccogliere e produrre voi stessi gli oli essenziali, mentre riuscite tranquillamente a preparare tutti gli altri prodotti derivati dal mondo vegetale (piante secche per gli infusi, oleoliti per balsami e massaggi, vini medicinali, rimedi floreali, macerati di gemme...).

Si tratta dunque di dare prova di discernimento e utilizzare l'una o l'altra preparazione in modo complementare nella nostra gamma di cure naturali.

In sintesi

Schematicamente, gli oli essenziali sono rimedi naturali a effetto "bulldozer". Un simile rimedio è:

  • localizzato, agisce su un determinato bersaglio;
  • molto efficace;
  • utilizzato a breve termine;
  • vigoroso, agisce con forza sull'organismo.

Il rovescio della medaglia di tale efficacia e forza è che questa terapia richiede un minimo di conoscenze per essere impiegata in ambito familiare. L'uso degli oli essenziali non è privo di effetti secondari e controindicazioni; alcune essenze sono irritanti per la pelle e gli organi interni. Vanno quindi impiegate per azioni localizzate o di breve durata.

Gli oli essenziali sono meravigliosi rimedi d'urgenza o integrativi. Ma per ottenere i pochi millilitri contenuti in un flacone ci vogliono decine di chili di piante aromatiche fresche da raccogliere e distillare.

Il ricorso all'aromaterapia si fa quindi:

  • per problemi urgenti o affezioni acute;
  • per alleviare rapidamente il dolore;
  • per affezioni interne o esterne;
  • in trattamenti di durata breve o media (giorni, settimane);
  • con oli essenziali di cui si conoscono le proprietà, le controindicazioni e gli effetti secondari;
  • per il piacere olfattivo.

La gemmoterapia verrà preferita:

  • per affezioni croniche;
  • per trattamenti di durata medio-lunga (settimane, mesi);
  • per drenare l'organismo;
  • per rigenerare organi e tessuti;
  • per le cure di ringiovanimento;
  • con la conoscenza delle proprietà e controindicazioni;
  • per il piacere del gusto (macerati concentrati).

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