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Prefazione - Tè e Tisane Curative - Libro di Jurgen Kitzner e Li Wu

Pubblicato 8 anni fa

Leggi un estratto dal libro di Jurgen Kitzner e Li Wu "Tè e Tisane Curative"

Migliaia di anni fa l’imperatore regnante all'epoca in Cina diede disposizione che, per motivi di igiene, tutta l’acqua venisse fatta bollire. Così accadde che le foglie di una pianta venissero catturate dal vento e finissero in uno di quei contenitori in cui l’acqua stava bollendo. Curioso com'era, l’imperatore volle a tutti i costi assaggiare quel liquido bruno e si sentì subito rinfrancato.

La pianta in questione era la Camellia sinensis, la pianta del tè, e questa, secondo la leggenda, è l’origine di questa bevanda. Dell’imperatore si tornerà a parlare in seguito e anche se questa storia ha un che di mitologico, è comunque certo che le origini del tè vadano ricercate proprio in Cina.

All'inizio esso fu impiegato come pianta medicinale. Nella seconda metà del primo secolo, però, alla corte imperiale della dinastia Tang si iniziò sempre più ad apprezzare il tè come bevanda piacevole e rinfrancante. Ben presto si diffuse la coltivazione delle piante nei monasteri annessi, fino ad arrivare a essere esportato, dapprima in Corea e in Giappone, per giungere poi, dall'inizio del XVII secolo, in Europa.

Già molto presto il consumo del tè si è accompagnato alla diffusione di una cultura propria iniziata con le cerimonie del tè in Cina, i cui rituali sono stati poi in seguito ulteriormente raffinati in Giappone. Anche in Europa si associa il consumo del tè alla calma e al relax, un aspetto significativo, in grado indubbiamente di intensificarne gli effetti terapeutici.

Diversamente dai tè che si bevono quotidianamente, gli infusi curativi non sono propriamente da bere come bevande distensive. I loro numerosi ingredienti vegetali, ma anche i componenti di origine animale e i minerali, hanno effetti curativi e vanno assunti solo per un periodo di tempo ben definito.

Dal Paese che ha scoperto il tè diamo ora un breve sguardo all'Europa.

Anche nel mondo occidentale i nostri antenati hanno fatto ricorso alle risorse della natura per curare i propri malati o per migliorare il proprio benessere e ciò soprattutto grazie alle piante curative. Semplicemente provando le diverse erbe, gli uomini hanno scoperto quali componenti erano in grado di raggiungere l’efficacia maggiore. Con il tempo si è capito che di volta in volta sono le foglie, gli steli, le radici, l’erba, le infiorescenze o i semi ad aiutare in caso di determinati disturbi.

Non si citerà mai abbastanza l’enorme lavoro svolto in questo senso nei monasteri durante l’alto Medioevo. Alle nostre latitudini dobbiamo ringraziare soprattutto i monaci e le suore dell’epoca se si è arrivati ad avere una classificazione sistematica delle piante curative, e se la portata dei loro effetti è stata specificata e ampliata con precisione. Per la prima volta la popolazione poteva curare tutte le proprie malattie e ferite in maniera completa, ricorrendo a pomate, tinture e infusi curativi.

La medicina universitaria del XVIII secolo non è riuscita a far vacillare questa esperienza custodita per millenni. Dopo un breve periodo, in cui è stata messa un po’ da parte, la natura ha ripreso il proprio ruolo importante nella storia della guarigione, nonostante la necessità e i grandi successi della cosiddetta medicina scolastica.

Grazie a quest’apertura nei confronti dei metodi curativi alternativi, anche nell'area tedesca i metodi terapeutici asiatici hanno attirato l’interesse di coloro i quali cercavano rimedi, e con essi anche le efficacissime piante curative che in Cina hanno una tradizione millenaria.

Oggi chiunque è in grado di decidere autonomamente come e quando far tesoro e utilizzare l’efficacia delle piante curative. Queste possono venire utilizzate a completamento o in alternativa alla medicina convenzionale, per prevenire le malattie o in caso di disturbi acuti.

Con questo libro chiunque può trovare l’infuso curativo più indicato per i propri problemi.

Gli elenchi dei disturbi e dei sintomi mostrano al lettore quale sia il rimedio più efficace. In caso di sintomi gravi, poco chiari o che si protraggono per lungo tempo, così come nel caso in cui dopo una settimana di trattamento non si è avuto ancora alcun miglioramento, bisogna sempre ricorrere alla consulenza di un medico o di un naturopata.

Osservando però con attenzione tutte le indicazioni riguardo a utilizzo e dosaggio, nulla impedisce una guarigione ricorrendo ai frutti non aggressivi della natura.


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