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Piante velenose per gatti

Pubblicato 4 anni fa

Quali sono le più pericolose e i rischi in caso di ingestione o contatto

La domanda che spesso ci poniamo è “perché il gatto, da carnivoro, tende a mangiare l’erba?”. La ragiona va ricercata nell’azione che ha sul suo apparato digerente. L’erba infatti oltre a contenere acqua aumenta la motilità intestinale favorendo l’espulsione delle sostanze tossiche. Avrebbe, cioè, un’azione pulente dell’intestino anche nei confronti dei parassiti. Si tratta di una “informazione” presente nel gatto selvatico: mangiando l’erba, soprattutto il giorno dopo un lauto pasto, mantiene il suo intestino pulito da tossine e parassiti. Il gatto in libertà ingerisce regolarmente l’erba e riesce a riconoscere quali piante sono tossiche; quello che vive in appartamento, non avendo possibilità di accedere all’erba, rivolge la sua attenzione alle sole piante che ha a disposizione in casa. Alcune di queste però contengono sostanze velenose per il nostro amico a quattro zampe: ecco quelle che presentano maggiori rischi per la salute del micio.

 

 

Indice dei contenuti:

OLEANDRO

Velenosa tutta la pianta, in particolare foglie e fiori

  • Tossine: glicosidi cardioattivi, presenti in tutte le parti della pianta.
  • Sintomi: rallentamento del battito cardiaco, irritazione del tratto gastrointestinale, ipotermia.
  • Terapia: sintomatica, antidoto alla digitale.

CLIVIA

Velenosa tutta la pianta, soprattutto i bulbi

  • Tossine: alcaloide entero e neurotossico solo se ingerito.
  • Sintomi: salivazione eccessiva, vomito, diarrea, aritmia.
  • Terapia: sintomatica.

GIGLIO

Velenosa tutta la pianta

  • Tossine: glicosidi cardioattivi che possono causare debolezza, sintomi gastroenterici, inappetenza e problemi cardiaci che includono frequenze cardiache molto elevate o molto basse associate ad aritmie e morte.
  • Sintomi: entro poche ore dall’ingestione viene compromessa la funzionalità renale; vomito, diarrea, letargia e mancanza di appetito.
  • Terapia: sintomatica.

TULIPANO

Velenosa tutta la pianta, soprattutto i bulbi

  • Tossine: tulipalinina A e tulipalinina B, presenti nel bulbo.
  • Sintomi: irritazione gastrointestinale con perdita di appetito, vomito, diarrea. Possibile depressione del sistema nervoso centrale con convulsioni, fino al collasso e al coma.
  • Terapia: sintomatica.

STELLA DI NATALE

Velenosa tutta la pianta

  • Tossine: le foglie contengono una sostanza lattiginosa ricca di alcaloidi, triterpeni ed euforboni.
  • Sintomi: il contatto causa irritazione; se viene ingerita provoca gastroenterite, bruciore su lingua e labbra, è possibile anche edema della glottide. Su pelo e pelle, provoca una dermatite con formazione di vescicole, se il contatto è oculare si manifesta congiuntivite con forte lacrimazione.
  • Terapia: sintomatica.

RODODENDRO

Velenosa tutta la pianta

  • Tossine: graianotossina per ingestione.
  • Sintomi: debolezza, nausea, vomito, bradicardia. Nei casi più gravi, convulsioni e arresto cardiorespiratorio.
  • Terapia: sintomatica.

VISCHIO

Velenose solo le bacche

  • Tossine: lectine glicoproteiche che inibiscono la sintesi proteica.
  • Sintomi: bradicardia, problemi re0atori, convulsioni, febbre, nausea, vomito, diarrea.
  • Terapia: sintomatica.

DIFFENBACHIA

Velenosa tutta la pianta

  • Tossine: cristalli di ossalato di calcio, e una proteina asparagina. Tossiche sia se ingerite che per contatto.
  • Sintomi: come conseguenza della masticazione delle foglie: irritazione delle mucose buccali, edema della glottide con difficoltà respiratorie; se le foglie vengono ingerite subentrano vomito, diarrea, per irritazione di tutto il tratto digerente fino ad arrivare alla nefrite acuta.
  • Terapia: sintomatica.

L’identificazione del nome botanico della specie ingerita è indispensabile per valutare correttamente il rischio tossicologico. In caso d’ingestione di una pianta non nota possiamo aiutarci con il carbone attivo: si tratta di compresse di carbone vegetale, che svolgono azione assorbente sul veleno; successivamente è necessario rivolgersi ad un veterinario. Attenzione anche ai sottovasi, dato che molte piante liberano le loro tossine anche nell’acqua


Ultimo commento su Piante velenose per gatti

Recensioni dei clienti

Lia M.

Recensione del 17/11/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 17/11/2024

Possono effettivamente rappresentare un gran pericolo. Il mio consiglio è quello di fornire abitualmente al gatto dell'erba da poter consumare, in modo che non vada a recuperare quella mancanza fra le piante non commestibili

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