Perché lo yoga in azienda?
Pubblicato
3 anni fa
Leggi un estratto di "Yoga in Azienda" libro di Vittorio Demetrio Mascherpa
Che lo yoga faccia bene, oltre che allo spirito, anche al corpo e alla mente, non è certo una novità e nemmeno una tesi da dimostrare: basterebbe a testimoniarlo il database Medline della National Library of Medicine, che raccoglie le riviste scientifiche indicizzate a livello internazionale e che restituisce oggi, a fronte di una ricerca per la chiave «yoga», un totale di oltre 5.700 articoli.
Un fatto che sarebbe già da solo sufficiente a giustificare la presenza di questa disciplina anche nel mondo del lavoro e delle imprese; tanto più in un momento com'è quello attuale in cui il benessere individuale e organizzativo è ormai avviato a qualificarsi a tutti gli effetti come un importante asset aziendale.
Ne sono una conferma autorevole le indagini condotte dal Great Place to Work Institute, che hanno mostrato come le imprese a maggior benessere tendano a realizzare risultati pari a due volte quelli che rappresentano la media.
Esaurire la portata dello yoga nel raggiungimento di un maggior benessere psicofisico, d'altra parte, benché ampiamente sufficiente a giustificarne l'adozione nel contesto aziendale, sarebbe ancora oltremodo riduttivo. Vi è infatti un ulteriore aspetto di questa pratica che la porta a qualificarsi a tutti gli effetti come una disciplina formativa, laddove a questo termine si faccia corrispondere un'azione volta ad acquisire particolari competenze psicologiche e comportamentali utili, oltre che a livello personale, anche nell'ambito lavorativo e professionale.
Quella offerta dallo yoga è una formazione che, come abbiamo visto, si può senz'altro definire esperienziale, proprio perché l'apprendimento vi avviene principalmente tramite la pratica e l'esperienza, secondo una modalità che si potrebbe riassumere come: imparare con il corpo, imparare dal corpo.
Quanto agli effetti che è lecito attendersi dall'esercizio di questa disciplina, possiamo distinguerli in effetti e benefici a-specifici, che riguardano primariamente (ma non in modo esclusivo) il livello personale e individuale, ed effetti di tipo organizzativo, con più specifico riferimento al contesto aziendale, lavorativo e professionale.
Fra gli effetti e i benefici a-specifìci più frequenti e documentati possiamo dunque elencare:
- un aumento del benessere psicofisico, con un'importante riduzione del livello di stress e un incremento del livello globale di energia e vitalità;
- un allungamento muscolare, e una maggiore elasticità, mobilità e flessibilità a livello articolare;
- un rafforzamento del sistema immunitario;
- un aumento della resilienza;
- uno sviluppo della consapevolezza e della «presenza mentale»;
- un incremento dell'attenzione e della concentrazione, con riduzione delle «interferenze mentali»;
- un maggiore equilibrio emotivo e lo sviluppo di un'attitudine positiva;
- una maggiore fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
Per quanto riguarda invece gli effetti con più diretta attinenza al contesto aziendale, avremo modo di considerare, nei prossimi capitoli, i seguenti ambiti:
- gestione del conflitto;
- orientamento al processo;
- orientamento al presente;
- concentrazione;
- auto-distanziamento;
- gestione delle emozioni;
- gestione dell'anticipazione;
- comunicazione, relazione e lavoro in gruppo;
- ricerca dell'eccellenza;
- tensione al miglioramento continuo.
Per ciascuno di questi, dopo averne brevemente delineato i principi, verranno indicati gli aspetti della pratica che più direttamente consentono di farne esperienza, e ove possibile anche esercizi e posizioni che meglio si prestano a questo scopo.
Ma ora, prima di concludere anche questa sezione del libro, qualche minimo consiglio che rivolgo soprattutto agli istruttori interessati a portare lo yoga nelle aziende, con la speranza di contribuire a una maggiore e più efficace diffusione di questa disciplina anche nel mondo del lavoro e delle imprese.