Perché è cosi difficile connettersi con i tuoi spiriti guida?
Pubblicato
3 anni fa
Leggi un estratto di "I 7 Tipi di Spiriti Guida" libro di Yamile Yemoonyah
Se sei come la maggior parte dei miei allievi, hai già provato a contattare i tuoi aiutanti celesti. Su internet ci sono molte meditazioni che promettono di aiutarti a farlo. Tuttavia, dal momento che stai leggendo questo libro, forse non ci sei riuscito.
Perché cosi tanti falliscono?
Ti svelo il segreto. Non è che le nostre guide non ci siano o non vogliano rispondere alle nostre domande. Anzi, comunicano con noi sempre! La colpa non è loro, è nostra.
Spesso ci mettiamo i bastoni tra le ruote. Ecco i quattro modi principali in cui ci impediamo di ottenere il sostegno cosmico che cerchiamo.
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La nostra mentalità occidentale si mette in mezzo
In questo momento storico molti valori della società occidentale dominano il mondo e influenzano la nostra vita quotidiana, che viviamo in Occidente o meno. Uno di questi è ciò che chiamo razionalità scientifica. È il segno distintivo della scienza moderna.
Tutti noi vi siamo esposti ogni singolo giorno, anche se non abbiamo studiato nessuna delle scienze esatte. Afferma che solo ciò che è percepibile con i cinque sensi fisici, cioè misurabile e ripetibile, è reale, tutto il resto no. E le esperienze spirituali non sempre rientrano in questa categoria.
Per tale motivo, la nostra mente razionale ha imparato a considerarle sospette, immaginarie e da scartare.
Se hai mai fatto una meditazione guidata per comunicare con le tue guide, il seguente esempio magari ti suonerà vero.
Supponiamo che tu stia cercando di scoprire il nome del tuo spirito guida durante la meditazione. Con gli occhi della mente vedi l'immagine di una rosa. Il tuo intuito sa che questo è un messaggio della tua guida per dirti che il suo nome è Rosa. La tua mente razionale, però, vuole una prova. Mette in discussione tutto, al punto che ti confondi e inizi a dubitare della tua intuizione. Ben presto scarti la risposta che hai ricevuto dalla tua guida e ti dici che la meditazione non ha funzionato.
Ti suona familiare?
Le nostre aspettative ci sabotano
Come esseri umani presumiamo che gli aiutanti cosmici comunichino nello stesso modo in cui lo facciamo noi: attraverso la parola o altre forme di input sensoriali provenienti dal mondo esterno. È una supposizione falsa.
Gli spiriti guida hanno la loro lingua: proprio come non possiamo aspettarci che un francese ci risponda in italiano, dobbiamo adeguare le nostre aspettative e imparare la loro lingua. Quindi non immaginare che una voce tonante dal cielo ti dia la risposta a tutti i tuoi problemi.
In effetti, magari non udirai mai esternamente la voce delle tue guide né vedrai che aspetto hanno. I loro messaggi potrebbero giungere come una conoscenza interiore, un ricordo, una visione o un sogno. Possono anche presentarsi come segni, simboli, sincronicità, intuizioni improvvise o vaghe sensazioni intuitive.
Potrebbero non essere quello che ti aspettavi, ma sono validi tanto quanto la guida che ti appare davanti in totale forma fisica.
Le informazioni trasmesse forse non saranno così spettacolari, ma possono essere altrettanto rilevanti e cambiarti la vita.
Non abbiamo mai acquisito le competenze necessarie per comunicare con le nostre guide
Alcuni possiedono un dono naturale per connettersi con gli spiriti. Tutti gli altri devono acquisire le basi. Ciò non significa che non potranno mai farlo, ma che devono imparare come. Dopodiché far pratica.
Anche se sei nato con quest'abilità, hai comunque bisogno di allenarti. I calciatori di grande talento si allenano quasi ogni giorno. Proprio come loro, se vuoi farcela devi essere disposto a investire tempo e fatica.
Meditare regolarmente è un must, perché è un momento faccia a faccia con le tue guide. Magari tu non vedi subito alcun progresso, ma loro lavorano sodo per rafforzare ogni giorno la connessione tra di voi.
Altri argomenti che devi conoscere sono la protezione psichica, l'innalzamento delle tue vibrazioni e le medianità, quei sensi interiori che usiamo per comunicare con il mondo spirituale. Tratterò tutto questo e molto altro nei capitoli successivi.
Dubitiamo delle nostre esperienze
Poiché la cultura tradizionale considera gli spiriti guida come frutto dell'immaginazione, spesso dubitiamo delle esperienze che viviamo con loro e quindi di noi stessi. Possiamo contrastare ciò con una pratica regolare.
Più comunichiamo con le nostre guide, più diventiamo sicuri che non ci stiamo inventando le cose. Più fiducia e sicurezza costruiamo, meno tempo passiamo a dubitare di noi stessi.
Un altro modo per sviluppare fiducia è trovare persone che la pensino come noi e che condividano il nostro interesse per gli spiriti guida. Ascoltare le loro esperienze, le paure e i successi ci dà la conferma che non siamo soli. Ci ricorda che milioni di persone in tutto il mondo vivono esperienze spirituali simili e che non siamo pazzi.
È anche utile guardare alle culture che hanno una lunga storia di comunicazione con gli spiriti guida. Nessuno in quelle culture e tradizioni spirituali dubiterebbe che gli spiriti siano reali, né che possiamo parlare con loro e formare alleanze, così da creare una vita migliore per noi stessi e per gli altri. Perché dovremmo dubitarne?
Non sono necessarie doti speciali
Qualcos'altro che potrebbe trattenerci è l'idea che dobbiamo essere sensitivi, sciamani, streghe, sacerdoti, medium, guaritori o altri professionisti dello spirito per comunicare con le guide. Non è affatto vero. Si tratta soltanto delle persone di cui sentiamo parlare in questo contesto perché hanno usato i loro contatti con gli spiriti guida per aiutare gli altri.
Un esempio è Marie Laveau, di New Orleans, famosa sacerdotessa vudù del XIX secolo. Si dice persino che abbia salvato svariati uomini dal patibolo con le sue magie e i suoi incantesimi.
Altri operatori dello spirito hanno condotto la loro gente in battaglia contro nemici che cercavano di opprimerne la comunità, come il leader dei Nativi Americani Toro Seduto, il quale ebbe una visione in cui il suo popolo avrebbe vinto una grande battaglia, cosa che poi avvenne nel 1876.
Un esempio ben diverso e contemporaneo è Theresa Caputo, una medium statunitense. È la star del suo programma televisivo e parla a milioni di persone della vita dopo la morte.
Ma oltre a questi famosi esempi, esistono milioni di individui sconosciuti in tutto il mondo che parlano quotidianamente con i loro aiutanti celesti. Sono casalinghe, medici, imprenditori, studenti, professionisti delle pubbliche relazioni, negozianti, agricoltori, avvocati e altro. Vivono la vita tranquillamente e potrebbero anche non parlare agli amici più stretti delle loro attività spirituali, ma io lo so perché ricevo ogni giorno email in cui mi raccontano le loro storie.
Quindi, non hai bisogno di essere un operatore dello spirito per comunicare con le tue guide, né ti occorrono abilità speciali. È fantastico possedere la capacità di predire il futuro, guarire attraverso il Reiki, leggere l'aura e così via. Ma non ti servono doti spirituali per essere guidato dai tuoi aiutanti cosmici. Né esperienze spirituali.
Hai avuto un'esperienza di pre-morte, hai viaggiato nel mondo astrale o preso parte a un rituale con l'ayahuasca? Se sì, fantastico, ma non è un prerequisito per connetterti con le tue guide. Tutto ciò di cui hai bisogno è una mente aperta.
Sfortunatamente a pochi di noi è stato insegnato questo approccio, benché tanto importante.
Come abbiamo visto in precedenza, possiamo ostacolare noi stessi e non renderci nemmeno conto che lo stiamo facendo. Ci blocchiamo attraverso convinzioni limitanti, condizionamenti della prima infanzia e aspettative irrealistiche. Ci chiudiamo senza accorgercene e pertanto limitiamo il nostro potenziale.
Quindi, prima di tutto definiamo cos'è l'apertura mentale e vediamo come ottenerla. Mantenere una mente aperta vuol dire avere la capacità di essere ricettivi a nuove idee, concetti ed esperienze senza giudicarli e rifiutarli a priori.
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