Percezioni e consapevolezza
Pubblicato
4 anni fa
Leggi un estratto da "Rivoluzione Integrale" di Michele Riefoli per scoprire lo stretto legame tra corpo e mente
Lo scopo di questo capitolo è quello di fornirti nuovi elementi di riflessione su due aspetti fondamentali che riguardano il tema delle percezioni.
Il primo è cercare di capire in che misura le percezioni siano responsabili della nostra consapevolezza, il secondo è capire quanto esse determinino la nostra realtà soggettiva.
Entrambi gli aspetti, come vedremo, hanno a che vedere con il modello di rivoluzione integrale finalizzato al benessere della persona.
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Sensazione, percezione e osservazione
Per prima cosa, anche se tutti noi usiamo questi termini come sinonimi, è bene differenziare tra sensazione, percezione e osservazione.
Nella sensazione abbiamo l'interazione diretta degli organi di senso e di altri recettori sensoriali super specializzati con l'ambiente, e quindi con gli stimoli esterni o interni all'organismo.
Per esempio, supponiamo che i recettori sensoriali del tatto situati sulla pelle del mio braccio rilevino una leggera pressione. I sensori tradurranno l'energia meccanica della pressione in segnale elettrochimico per inviarlo lungo le fibre nervose fino al cervello.
La percezione è il prodotto del processo di elaborazione dei dati giunti al cervello.
I dati vengono analizzati e comparati fino a che viene attribuito loro un significato, che di solito viene espresso sotto forma di pensiero, accompagnato o meno da un'emozione. Per esempio, io potrei pensare: "Mi ha toccato qualcuno".
Questa percezione può rivelarsi vera oppure parzialmente errata, perché potrebbe davvero avermi toccato qualcuno, ma potrei anche essere stato toccato da un oggetto o da un insetto. In questo caso si tratta di sensazione corretta, ma di percezione alterata (che vedremo a breve).
Nella percezione il cervello, dopo aver ricevuto le sensazioni dalla "periferia", procede alla comparazione dei dati appena rilevati con quelli precedentemente registrati e mantenuti in memoria e che noi chiamiamo "contenuto mentale".
Il motivo per cui avviene la comparazione e il confronto tra dati è per verificare che la sensazione non contenga elementi di pericolo immediato per la sopravvivenza, nel qual caso la risposta difensiva dell'organismo deve essere rapida e reattiva.
A ogni modo, mentre la sensazione è diretta, la percezione è l'interpretazione che la nostra mente dà della sensazione sulla base della sua analisi comparativa.
L'osservazione è una valutazione terza, neutra, svolta da una parte di noi che chiamiamo "coscienza": essa verifica e valuta se la percezione avuta corrisponde effettivamente alla realtà oppure no.
Nell'esempio, se scopro che mi ha toccato qualcosa e non qualcuno, la prima percezione non era corretta, altrimenti sarebbe stata confermata. L'osservazione, quindi, è ciò che ci permette di stabilire se la percezione è corretta o alterata in base al confronto tra la sensazione rilevata e la realtà, senza il condizionamento del contenuto mentale. Una sorta di "certificazione di qualità" della percezione.
Possiamo ora concludere che sensazione, percezione e osservazione sono alla base della consapevolezza.
Siccome è troppo lungo da dire ogni volta, in genere diciamo semplicemente che le percezioni sono alla base della consapevolezza. Ma era importante chiarire questo punto per evitare confusioni.
Percezioni corrette e alterate
A proposito di percezioni alterate, certamente ti sarà capitato almeno una volta di aver guardato con sospetto o diffidenza qualcuno che a prima vista avevi percepito come non degno della tua fiducia e poi, conoscendolo meglio, ti sei dovuto ricredere perché si è rivelata una bravissima persona. Oppure ti è successo l'esatto contrario: hai percepito che ti potevi fidare di qualcuno e poi invece sei rimasto deluso (o fregato).
Se conoscendo meglio la persona, in entrambi i casi, ti sei dovuto ricredere, allora cosa è successo all'inizio? Di certo hai avuto una percezione alterata. Ma come è stato possibile?
Ci sono due ragioni per cui questo può avvenire:
1. le sensazioni che i tuoi organi di senso avevano rilevato erano corrette (il modo di guardare, di sorridere, di atteggiare il corpo della persona in questione), ma l'elaborazione di questi dati da parte della tua mente era sbagliata, perché basata su esperienze pregresse (preconcetti).
Magari quella persona assomigliava fisicamente o per qualche atteggiamento esteriore a qualcuno con cui in passato avevi avuto esperienze negative, mentre in realtà questa persona era completamente diversa.
Un altro esempio di sensazione corretta con percezione alterata si ha quando una persona avverte dei gorgoglii allo stomaco e attribuisce a queste sensazioni corrette il significato sbagliato.
2. Le sensazioni che i tuoi organi di senso avevano rilevato erano alterate o sbagliate fin dall'inizio.
Una situazione di stanchezza può essere alla base dell'alterazione della vista, una distrazione può portare una persona a sentire parole diverse da quelle che sono state pronunciate (il classico "prendere fischi per fiaschi").
L'errore di rilevazione dei dati ambientali porta all'alterazione della percezione e del significato di ciò che stai vivendo. Un esempio classico di errore di rilevazione dovuto a difetto dell'organo di senso è il daltonismo: chi ne è affetto non distingue correttamente i colori rosso e verde. Un problema per chi deve guidare un'auto e riconoscere un semaforo.
La realtà è soggettiva!
Anche se ciascun essere umano possiede più o meno gli stessi canali sensoriali e le stesse aree di percezione, non dobbiamo credere di essere tutti uguali né che percepiamo la realtà comune allo stesso modo. Tutt'altro!
Intanto, il sistema sensoriale umano si attiva quando uno stimolo raggiunge una certa intensità di soglia, sotto la quale il soggetto non sente/percepisce nulla. La soglia minima alla quale i sensori si eccitano e fanno partire la sensazione non è per tutti allo stesso livello.
Inoltre, gli organi di senso non hanno in tutti le stesse potenzialità perché, pur essendo supportati dagli stessi geni, si sono sviluppati ricevendo stimoli ambientali differenti e si trovano in organismi costituzionalmente diversi. Per questo motivo, per esempio, ci sono persone che hanno una vista da falco e altre che fanno fatica a vedere anche con gli occhiali. Lo stesso divario lo possiamo osservare in tutti gli altri organi di senso come l'udito, l'olfatto ecc.
Ti sarà chiaro ormai che la realtà è molto soggettiva: possiamo vivere con un livello minimo di percezioni oppure con un livello elevato.
Rendersi conto che tra le persone ci può essere un grande divario percettivo non è così banale, perché abbiamo la tendenza naturale a credere che quella che percepiamo noi sia la vera realtà e che questo dovrebbe valere anche per gli altri. Ma non è così!
Inoltre, esistono molte percezioni di cui conosciamo poco o nulla e anche quelle che conosciamo possono essere inibite o rese disfunzionali per motivi fisiopatologici. Tutto ciò determina delle differenze percettive che sono alla base di molte discussioni, disaccordi e persino conflitti.
Ricordo una signora che mi raccontava di sua figlia: la ragazza ogni tanto si lamentava che il cibo preparato dalla mamma avesse un sapore strano che lei non gradiva. Su questa cosa nascevano spesso discussioni e incomprensioni, fino a quando la signora, a seguito di un mio consiglio, indagò e scoprì che questi battibecchi nascevano in concomitanza con il ciclo mestruale della figlia. Nella fase mestruale, infatti, non è raro che in alcune donne cambi la percezione del gusto a causa della variabilità ormonale.
A complicare l'analisi per stabilire chi ha torto o ragione in discussioni di questo tipo, c'è però il fatto che mentre alcune donne in fase mestruale semplicemente avvertono sapori che proprio non esistono (percezione alterata), altre aumentano la loro sensibilità gustativa e possono percepire inizi di alterazione del cibo che generalmente ancora non si avvertono (percezione amplificata).
Se questo tipo di incomprensioni riguardassero solo i classici cinque sensi, non sarebbe poi così un dramma, ma il punto è che esistono anche tantissime percezioni che riguardano aspetti della vita più complicati e in cui rientrano le emozioni, i sentimenti e molti altri fattori, su cui si innestano i fenomeni di alterazione e amplificazione sensoriale e percettiva.
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