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Paura del distacco: come affrontarla?

Pubblicato 2 anni fa

Ispirati dalle parole del grande Franco Battiato, poeta dell'anima, andiamo alla ricerca di una soluzione all'attaccamento, per capire come trascendere e salire verso noi stessi

"Niente è come sembra", è questo il titolo del film ideato e diretto da Franco Battiato, presentato in anteprima nel 2007 al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Extra.

Da una delle personalità più impattanti dei nostri tempi, un film oltre i luoghi comuni, oltre credenze, convenzioni e regole, esattamente com’era lui. Un compositore, filosofo, pittore, presentatore e un amico dell’anima, quell’anima che tanto elogiava nei suoi brani, nei suoi discorsi e nei suoi incontri, ma sopratutto un vero e raro ricercatore della verità predisposto all’ascolto dello Spirito.

I suoi discorsi preferiti erano quelli volti ai santi e ai mistici e spesso affermava che nessuna religione lo identificava. Era un po' cristiano un po' ebreo, mussulmano, buddista, tutto insieme!

Indice dei contenuti:

Amore sopra di tutto

Per lui la religione era l’amore, la vita stessa. Amante del sacro e dell’essere mistico, più volte ha cercato di trasmettere il concetto di interreligiosità.

Per Battiato un sufi, un cristiano o un indiano manifestavano la stessa idea di spiritualità.


Parte dal presupposto che il senso della vita è quello di ritornare all’unità. Insegna che la morte in verità è una liberazione e che le sofferenze sono stimoli che ci spingono a lasciare andare l’ego.


Attraverso la sua capacità di entrare in contatto con l’Assoluto, non solo ha manifestato l’arte che lo abitava in ogni sua cellula, ma ha espresso pienamente anche lo Spirito, traducendolo in un linguaggio universale, popolare e amorevole tentando il più possibile di andare aldilà delle etichette sociali e credenze religiose, con lo scopo di far comprendere che esiste un amore, un amore incondizionato che non ha a che fare con il sentimento ma è uno stato di coscienza unitario.

La via della trasformazione

Che dire… Un predicatore di altri tempi camuffato da poeta che parlava attraverso la musica! La simpatia e la disponibilità che lo caratterizzavano facevano sì che nell’ascoltatore si accendesse la curiosità e la volontà di assimilare e approfondire ciò che comunicava facendolo proprio. L’intento rimane sempre quello di condividere la sua esperienza e il suo sapere.

Far capire alle persone che la vita è una via, la via della trasformazione. E che questa trasformazione è perenne e inarrestabile.

Sono certa che sai già tutto questo. E allora se lo sai, non rimane che applicarti, donarti e offrirti alla vita. Inebriarti di infinito e gettarti con fiducia nelle onde dell’esistenza. Ma come puoi fare questo se hai paura? Ti parlerò dunque del distacco e della trascendenza.

E per comunicartelo al meglio inizierò a parlarti dell'attaccamento.

L'attaccamento

L'attaccamento nasce dal bisogno di avere, di afferrare, della necessità di certezze e di sicurezze.

Certo, lo capisco benissimo. Ogni essere umano prova questa sensazione. Ma questo accade per un motivo.

Prima di tutto la società che ti circonda, il tuo vissuto, le tue inclinazioni e predisposizioni e certo, ciò che la tua mente vorrebbe per il futuro: l'insieme di queste cose ti porta inevitabilmente ad "attaccarti" a qualcosa. Va bene! A patto che… Ti ricordi chi sei!

Sei nato solo e solo te ne andrai. Mi raccomando non c’è nulla di triste in tutto questo, è la tua reale natura.


Sei un essere meraviglioso in viaggio alle prese con la conoscenza di se stesso. Non puoi fermarti qui per sempre, non puoi restare all’infinito. Ed è per questo che devi imparare a liberarti da paure e attaccamenti, solo così potrai navigare nelle profondità del tuo essere scoprendo la meraviglia della vita.


Scopri il senso della bellezza

In quella bellezza non ci sarà più paura, nessuna mancanza, né alcun vuoto e nel tuo sguardo s’intravederà l’infinito.

Per fare questo dovrai trovare l’alba nell’imbrunire.

Diventa il cielo: una breve pratica meditativa

Prenditi un po’ di tempo per te stesso. Vai in un posto dove ti senti al sicuro e dove ti puoi rilassare. Assicurati ci sia silenzio. Se vuoi, prima di iniziare, fai qualche asana per rilasciare le tensioni muscolari, se non sei praticante di asana allora semplicemente distendi il tuo corpo, puoi prendere esempio dal gatto, lui lo sa fare bene.

Fatto ciò trova una posizione comoda per te, a gambe incrociate oppure seduto su una sedia. Mi raccomando, la posizione dev’essere nobile, schiena sempre eretta, mento leggermente abbassato, occhi chiusi e mani appoggiate in grembo. L’intenzione è volta nel praticare.

Ora fai qualche respiro profondo, almeno tre o quattro: riempi tutto il tuo corpo con il respiro.

Riempi il cervello, i polmoni, lo stomaco, respira con tutto te stesso e stai in ascolto e osservazione. Fallo lentamente, e ascolta i movimenti interiori che emergono a causa di questa respirazione.

Visualizza il cielo, l’infinito blu che abbraccia ogni giorno la nostra esistenza. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno e cerca di espanderti in esso. Guardalo e diventa il cielo stesso. Lasciati andare nella vastità del tuo essere.

Trascendi e sali verso te stesso

L’obiettivo è quello di identificarti talmente tanto con il cielo da dimenticare chi sei… Lasciati andare. Quando senti che ti sei sufficientemente disteso sia sul piano fisico, sia sul piano psichico, poniti sinceramente la seguente domanda, chi sono Io? Osserva ciò che emerge.

È un’emozione? Una sensazione? Un ricordo? Qualsiasi cosa fiorisce, osservala come fosse una nuvola passeggera.

Guarda attentamente e lentamente, non c’è fretta, rimani nell’osservazione e riconosci in questo passaggio la transitorietà della vita, degli eventi.

Osserva le tantissime realtà che il tuo cielo interiore custodisce e che, come in una specie di caleidoscopio, non smettono mai di tenere occupata la tua mente, magari nel cercare di sviscerare il perché e il per come di tante situazioni.

Ritorna a essere il cielo, e da quel punto osserva quelle situazioni. Nota come ci si sente a essere il cielo, senti l’espansione che ti dà una sensazione di libertà e al contempo una gioia infinita si accende nel profondo del tuo cuore. Stabilisci la tua osservazione in questo stato interiore.


Uno stato in cui semplicemente SEI. E come dice Battiato, ora che sei, lascia tutto e seguiti. L’amore ti prenderà piano piano per le mani.


La prossima tappa del tuo cammino sei tu.

Ricordalo sempre.


Ultimi commenti su Paura del distacco: come affrontarla?

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 22/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/05/2025

È una paura lecita ma va affrontata e bene o male è provata da tutti almeno una volta nella vita. I consigli presi parafrasando canzoni e ideologie del cantautore possono essere molto utili. Grazie per tutte le informazioni.

Gilia M.

Recensione del 14/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 14/05/2025

Per me è una paura tipica di noi mamme quando non vogliamo che i figli vadano via di casa, ma passa, ci si abitua e sapere come affrontarla è molto di aiuto.

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