Onigiri di riso integrale e umeboshi
Pubblicato
4 anni fa
Simona Casadei Tenshi
Consulente macrobiotica e insegnante di cucina naturale
L’idea mi è venuta leggendo in un libro di Michio Kushi (qui trovi la sua bio e i suoi libri). Si tratta di una preparazione macrobiotica apparentemente molto semplice ma altrettanto speciale: una palla di riso, a cui si può dare anche forma triangolare (onigiri), con dell’umeboshi al centro, avvolta in un foglio di alga nori appena tostata.
In accordo con le teorie macrobiotiche il riso con il suo sapore dolce, l’umeboshi con il suo acido e salato, l’alga tostata con il sapore amaro, costituiscono una combinazione energetica che rende questa preparazione un cibo estremamente equilibrato, tanto che è possibile mangiarla per diversi giorni di seguito senza sentirsi stanchi o accusare altri disturbi.
Mi sono ricordata degli onigiri giapponesi, molto conosciuti in Oriente, che altro non sono che polpettine triangolari di riso (spesso bianco), ripiene di pesce, verdure o carne, avvolte nell’alga nori, così ho provato a realizzarli proprio come diceva Kushi in quel testo di rimedi macrobiotici, usando quindi ingredienti fondamentali e preziosi della cucina macrobiotica e trasformando quelle gustose e coreografiche polpettine in qualcosa di quasi “curativo” ed estremamente equilibrato, per usarle come pranzo da passeggio o per un picnic... o per una cena con amici che vorrete stupire!
Ho deciso di aggiungere il sesamo tostato all’esterno per aumentarne gusto e la quota dei grassi buoni, che non fanno mai male!
Se desiderate ottenere una preparazione più salata potete usare il gomasio al posto del sesamo puro.
Dosi per: circa 8 onigiri (ma dipende da quanto li fate grandi, si possono fare anche mignon!)
Tempo di preparazione: 45 minuti per la cottura del riso + circa 20 minuti per la creazione degli onigiri, poi col tempo si diventa velocissimi
Difficoltà: medio facile
Tipologia: senza glutine, basso indice glicemico
Ingredienti (ti consigliamo i migliori prodotti che trovi sul nostro e-commerce)
- 250 g di riso integrale Rosa Marchetti
- 500 g abbondanti di acqua (circa il doppio del volume rispetto al riso)
- un paio di prugne umeboshi
- sesamo tostato
- 1 foglio di alga nori
- Un pizzico di sale marino integrale
Procedimento
Dopo averlo lavato e (preferibilmente) ammollato per una notte, cuocere il riso integrale in circa due parti di acqua per circa 40-45 minuti nella pentola a pressione, aggiungendo solo un pizzico di sale. Una volta cotto il riso attendere almeno una decina di minuti prima di togliere il coperchio così che i chicchi si gonfino per bene.



Procurarsi una ciotolina di acqua che servirà per bagnarsi le mani durante la preparazione degli Onigiri così che non si attacchino alle mani (i giapponesi utilizzano acqua salata, vedete voi in base alla sapidità degli ingredienti che deciderete di usare e al risultato che volete ottenere: tenete presente che l’umeboshi è molto saporita!).
Aprire la pentola e, appena si riesce a lavorare senza bruciarsi, prendere una piccola quantità di riso caldo con le mani bagnate nell'acqua della ciotolina, manipolarlo un po’ come per fare un polpettina, poi inserire all’interno un pezzetto di umeboshi, appallottolando poi bene tra le mani, premendo affinché i chicchi morbidi e caldi di riso si attacchino e si fondano il più possibile tra di loro. Raffreddandosi l’amido del riso farà da collante.
Una volta ottenuta la polpetta la si può schiacciare un poco tra i palmi delle mani e poi girarla e premerla lateralmente in modo da darle una forma triangolare. Nulla vieta, tuttavia, di dare alla polpetta una forma tondeggiante o quadrata!


Prendere il foglio di alga nori, tostarlo lievemente su fiamma mantenendo una distanza da questa di almeno 20 cm.
Quindi tagliarlo a striscioline seguendo il tratteggio e incollarlo sulla base dei triangolini dalla parte ruvida. La striscia può essere tagliata corta o lasciata più lunga così che sbordi da entrambe le facce dei triangoli (in questo caso non vi sporcherete le mani quando li mangerete!).
A questo punto mettere su un piatto qualche cucchiaiata di sesamo tostato (o di gomasio) e passarvi sopra i triangoli, tenendoli stretti per le facce triangolari così che queste restino pulite.
Ecco pronti i vostri onigiri!
Varianti
Ovviamente potete decidere di riempire il cuore dei vostri onigiri con quello che preferite! In Giappone usano metterci di tutto: dalle verdure saltate al pesce o alla carne! Anche la panatura laterale di gomasio può essere variata, ad esempio con altri tipi di semi appena tostati.
Potete eventualmente sostituire il riso integrale con un semi integrale o bianco, otterrete un prodotto meno “curativo” ma pur sempre appetitoso.
Buon divertimento!
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