Omega-3: un alleato per una vita lunga e in salute
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2 anni fa
Molti scienziati e antropologi si sono spesso battuti per ricercare la formula della longevità. Tante volte abbiamo sentito dire che per vivere più a lungo e in benessere bisogna mangiare sano, fare sport, curare le proprie relazioni e fare attività come yoga e meditazione. Spesso, sentiamo anche, che gli omega-3 possono aiutarci a vivere una vita più lunga e in salute.
Ma questi acidi grassi hanno davvero un’influenza sulla longevità?
A interrogarsi su ciò sono stati anche i ricercatori di FORCE, Fatty acids & Outcomes Research Consortium, che hanno portato avanti un'analisi aggregata, alla quale hanno partecipato studiosi delle prestigiose università di Harvard e Cambridge, per indagare la connessione tra omega-3 e la riduzione della mortalità.
Si è trattato di uno studio di coorte in cui sono state riunite 17 coorti, ovvero gruppi di persone che condividono tra loro alcune caratteristiche chiave. Gli studiosi hanno esplorato le associazioni tra i livelli di omega-3 e le cause che hanno portato alla morte dei soggetti coinvolti.
I casi analizzati sono stati 42.500, seguiti per un lasso di tempo medio di 16 anni. Ad inizio studio l’età media era di 65 anni, e l'intervallo di età tra le diverse coorti era tra i 50 e gli 81 anni. Il 37% dei soggetti analizzati è morto durante il follow-up. Circa il 30% dei decessi è stato attribuito a malattie cardiovascolari, il 30% al cancro e il restante 39% ad altre cause.
Dai risultati di questo esperimento è emerso come nei soggetti con una più altra concentrazione di omega-3 nel sangue, il rischio di mortalità si abbassa del 15-18% rispetto ai soggetti con livelli inferiori. Gli acidi grassi omega-3, quindi, se presenti in determinate quantità nel sangue, favoriscono una vita più longeva. Questo perché, operando attraverso una varietà di meccanismi, possono rallentare il processo di invecchiamento.
Ciò che sta alla base dell'effetto benefico sulla biologia umana è un insieme di diverse caratteristiche degli omega–3. Essi, infatti, contribuiscono all’abbassamento dei trigliceridi nel sangue, alla riduzione della tensione arteriosa ma anche alla prevenzione dell'aggregazione piastrinica e riduzione del rischio di formazione di trombi.
Inoltre, gli omega-3 giocano anche un ruolo chiave contro l’infiammazione che, se trascurata, può favorire processi di trombosi, asma e malattie infiammatorie intestinali.
Fonti:
William S. Harris et al., “Blood n-3 fatty acid levels and total and cause-specific mortality from 17 prospective studies”. Nature Communications volume 12, Article number: 2329 (2021).