Noi tutti: i guardiani della madre terra
di Ixchel Ruz 1 anno fa

Riconnettiamo il cuore dell’essere umano al cuore della Terra e al cuore di tutto ciò che ha un cuore
Nell’anima della tradizione sciamanica centroamericana, una frase echeggia alle quattro direzioni: “Che la tua vita sia una buona vita e che la tua esistenza sia utile al tessuto cui appartieni”. Semplici parole che ci invitano a riscoprirci connessi a tutto il creato.
Munay
Pratiche sciamaniche per le future generazioni
Ixchel Ruz
Le esperienze di una giovane donna nata nel cuore della tradizione sciamanica del centro del Messico. Un libro per trasmettere alle nuove generazioni gli antichi saperi, un percorso ricco di speranza. Perché leggere questo libro: Per scoprire radici...
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Vai alla schedaSin dall’alba dei tempi, i minerali, le piante, gli animali e gli umani, insieme ai quattro elementi (Aria, Fuoco, Acqua e Terra), hanno intrecciato le loro distinte caratteristiche condividendo e mostrando qualità come il rispetto, la collaborazione e l’assenza di giudizio, consapevoli dell’interconnessione e dell’interdipendenza che li univa. La Grande Coscienza che permea ogni forma di vita visibile o invisibile, è inesperta nel creare separazione e tanto meno supremazia.
In questo grande collegamento, simile alla perfezione di una ragnatela, ogni più piccola parte incide sull’andamento del tutto, confermando un evidente realtà: siamo un unico corpo, un unico pianeta, un’unica vita. Perdere il valore e la consapevolezza dell’appartenenza, può portare l’umanità a un grave pericolo: siamo uno, quello che accade a te, irrevocabilmente mi riguarda.
In cosa consiste il buon vivere?
Identificandoci nei valori e nei falsi bisogni che la società attuale ci propone e spesso impone, perdiamo il senso reale dell’esistenza senza sapere che cosa ci rende realmente felici e soddisfatti e obbligandoci a fluire in un tempo scandito da ritmi esterni.
Ne consegue l’urgenza di farci delle domande per riconoscerci nell’essenza, per valorizzare la nostra esistenza e quella di chi ci circonda ed invertire il forte processo d’isolamento e demotivazione che colpisce gran parte dell’umanità. Risulta quindi necessario tornare alla semplicità della vita: svestendoci dagli strati che abbiamo indossato per apparire o appartenere a qualcuno o a qualcosa, recuperando la memoria ancestrale messa in serio pericolo dall’amnesia collettiva che pervade il genere umano e ritrovando il contatto con le radici che ci collegano alla terra e alla sua naturale tendenza al cambiamento.
Per ristabilire i valori di una buona vita, l’individuo ha bisogno di esaminarsi profondamente e coltivare una visione estesa, recuperando il senso di abbondanza che governa la vita stessa, l’amore e il rispetto. Solo così la trama dell’esistenza potrà svelarsi ai suoi occhi e restituirgli il diritto di vivere una buona vita. Quando l’essere umano avrà recuperato con gratitudine questo dono, potrà illuminare di una nuova luce i sistemi socio-culturali che stanno vorticosamente mostrando i loro limiti.
Come riconoscerci utili all’esistenza?
Risvegliarsi alla realtà che stiamo vivendo è doveroso per ogni essere umano. La Madre Terra ci sta invitando ad osservare con sguardo responsabile e attento cosa sta avvenendo nel mondo e di cosa c’è realmente bisogno. Ascoltare questa chiamata è il primo passo per contribuire individualmente a questo processo. È evidente quanto sia necessario ristabilire un piano di equilibrio e armonia sul pianeta e agire con consapevolezza nelle grandi trasformazioni in atto che l’umanità, insieme alla Terra, sta attraversando.
Solo considerando che tutto è vivo, come ci hanno insegnato gli Anziani e le Anziane di tradizione, recupereremo l’impegno del prenderci cura del pianeta e metteremo a disposizione i nostri talenti personali, spesso dimenticati, per la comunità. Saremo gratificati dalle azioni che svolgeremo e non dal beneficio personale che ne riceveremo. L’attuale cambio di paradigma è quello di riscoprire il senso del servizio che veniamo a compiere nella nostra vita su cui si fonderà una nuova società basata sui principi di uguaglianza, collaborazione e reciprocità. Ci ricollegheremo naturalmente al tessuto cui apparteniamo ritrovando il piacere di includerci nella biodiversità del creato, esprimendoci con le nostre potenzialità innate e pensando globalmente, anche e soprattutto nei momenti più complessi.
In tempi di grandi cambiamenti, è importante educare le future generazioni al rispetto per se stessi e per ogni forma di vita. È urgente ricordare loro di mantenere viva la memoria della Terra e di tutti i popoli a lei collegati per non perdere il filo sottile che ci riconduce alla Matrice della vita stessa. Ogni essere ha il diritto di vivere una buona vita e un’utile esistenza. “Munay – Pratiche Sciamaniche per le future generazioni” desidera risvegliare il/la bambino/a interiore che vive dentro ognuno di noi e il senso profondo e insito di appartenenza alla Terra. È un invito ad espandere, grazie alle pratiche sciamaniche ereditate dagli Antichi, la nostra percezione e a riscattare, attraverso il potere della fiaba, così caro alle tradizioni del passato, l’amore per l’esistenza e la cura per quel seme prezioso e libero da ogni condizionamento che custodiamo nel cuore.