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Lotta all'infiammazione: con gli omega 3 l'aiuto arriva dal mare

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 6 anni fa

I benefici dell'olio di pesce e del krill sul nostro benessere

Può nascere per difenderci da un'infezione o dai danni causati da traumi come una slogatura, ma può anche trasformarsi in un'acerrima nemica della salute: è l'infiammazione, un fenomeno che può dipendere anche dal nostro stile di vita, incluso quello che mangiamo. Fortunatamente, però, nel cibo sono nascosti anche nutrienti che ci aiutano a combatterla, come gli acidi grassi omega 3. Scopriamo perché e come assumerli.

In questo articolo ti proponiamo...

Indice dei contenuti:

Grassi e infiammazione

I grassi di origine alimentare contribuiscono in modo significativo a quella che viene comunemente chiamata “infiammazione cronica”, cioè a quell'infiammazione che non è associata a sintomi come dolore, gonfiore, arrossamenti e febbre ma che può essere causa di significativi problemi di salute, come i disturbi cardiometabolici. Infatti l'assunzione di grassi è associata all'aumento delle citochine proinfiammatorie, molecole prodotte dalle cellule del sistema immunitario che sono coinvolte proprio nella regolazione dell'infiammazione.

I grassi sono stati associati anche all'aumento dello stress ossidativo (a sua volta associato all'infiammazione cronica) e ad alterazioni del microbiota intestinale (la flora batterica che vive nell'intestino). Queste ultime possono far aumentare i livelli ematici di lipopolissaccaride, una molecola di origine batterica, causando la cosiddetta endotossiemia metabolica. Di cosa si tratta? Di una condizione legata proprio all'infiammazione cronica.

Infine, i grassi alimentari sono associati alla cosiddetta infiammazione metabolica. Questo particolare tipo di infiammazione cronica è associato a disturbi metabolici come l'obesità e il diabete di tipo 2.

Omega 3 contro l'infiammazione

Non tutti i grassi, però, si equivalgono. In particolare, alcuni acidi grassi essenziali sono dotati di proprietà antinfiammatorie. Si tratta degli omega 3 di cui sono ricchi pesci come il salmone, lo sgombro, le aringhe, le acciughe, il tonno e il pesce spada. Anche per questo viene consigliato di preferire il loro consumo rispetto a quello dei grassi saturi tipici degli alimenti di origine animale come la carne e i formaggi.

Il motivo per cui sono definiti “essenziali” è semplice: l'organismo umano non è in grado di sintetizzare il loro precursore, l'acido alfa-linolenico. Per di più la sua capacità di convertirlo nei due omega 3 biologicamente attivi (l'acido docosaesaenoico, o Dha, e l'acido eicosapentaenoico, o Epa) è molto limitata. Per questo la scelta migliore per fare scorta di omega 3 dalle proprietà antinfiammatorie è introdurre nella propria alimentazione alimenti che provengono dal mare, in particolare pesci grassi, che ne sono ricchi.

I Larn (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) parlano chiaro: ogni giorno, a qualsiasi età, si dovrebbero assumere 250 mg di Epa+Dha. Per di più i fabbisogni di Dha aumentano durante particolari fasi della vita, come la gravidanza, l'allattamento e nei primi anni di vita. Soddisfarli con la sola alimentazione non è sempre facile; da questo punto di vista gli integratori alimentari possono rappresentare un valido aiuto.

Come scegliere gli integratori di omega 3 migliori

La scelta degli integratori di omega 3 non dovrebbe basarsi solo sulla convenienza economica, ma anche sulla loro qualità e sulla loro origine. La prima è garantita da certificazioni dedicate, come quella rilasciata dai laboratori aderenti al programma Ifos (International Fish Oil Standards), che analizzano sia la concentrazione degli omega 3 sia la presenza di contaminanti e la freschezza degli ingredienti. Per quanto riguarda invece l'origine, meglio preferire quelli provenienti dal mare, come quelli a base di olio di pesce o di olio di krill, proprio perché sono fonti degli omega 3 biologicamente attivi Epa e Dha.

Non bisogna però mai dimenticare un principio fondamentale: gli integratori non devono essere considerati sostituiti di un'alimentazione varia. Per di più possono avere delle controindicazioni; per questo prima di assumerli è sempre bene chiedere un consiglio al medico o al nutrizionista.


Ultimi commenti su Lotta all'infiammazione: con gli omega 3 l'aiuto arriva dal mare

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 28/03/2025

Valutazione: 3 / 5

Data di acquisto: 28/03/2025

Da quando assumo più omega 3 grazie all'olio di libo e dai semi oleosi mi trovo veramente molto bene. Sono sicura che anche integrare con il krill sia un ottimo integratore ma non so al giorno d'oggi quanto sia lecito visto che il suo habitat è sempre più in pericolo. Grazie per tutte le spiegazioni.

Gilia M.

Recensione del 21/02/2025

Valutazione: 1 / 5

Data di acquisto: 21/02/2025

E' sicuramente una fonte non indifferente di omega 3 ma dobbiamo tenere presente che il krill è in via di estinzione anche lui ed è il primo assoluto anello della catena alimentare, quindi è meglio che stia nel mare piuttosto che in capsule! Ci sono molte altre fonti di omega 3 più che disponibili per l'essere umano.

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