Il Lino: la pianta che "veste" il corpo
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3 anni fa
Il lino (Linum usitatissimum) è una pianta erbacea spontanea coltivabile, utilizzatissima in tutte le sue parti fin dai tempi dei fenici, che veste i campi di una fioritura azzurro-cielo. Allo stesso modo Cura e “veste” tutto il nostro corpo: dalle fibre si ricava tessuto, i semi, l’olio e le mucillagini rigenerano la pelle e le cellule, il nostro “vestito naturale”, grazie alle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e riparative.
SEMI DI GIOVINEZZA
I semi sono alla base della cucina naturale e importanti nell’alimentazione vegetariana e vegana: oltre a vitamine, sali minerali e proteine, hanno un alto contenuto in acidi grassi essenziali polinsaturi, che assumiamo solo con l’alimentazione. Sono preziosi, perché ben bilanciati in grassi omega 3, coinvolti nella regolazione dei processi infiammatori e dello stress ossidativo cellulare, responsabile dell’invecchiamento. Tutti i semi oleaginosi contengono acidi grassi polinsaturi, ma sono sbilanciati in omega 6, già molto presenti negli alimenti e responsabili in parte del processo infiammatorio. L’olio di lino spremuto a freddo è più efficace anche dell’olio d’oliva: contiene 50% di acido Alfa linolenico (omega3), 25% di linoleico (omega6) e 10-18% di acido Oleico (omega 9 in comune con l’olio d’oliva). 30 grammi (6 cucchiaini) di semi coprono il 60% del fabbisogno giornaliero di acidi grassi insaturi e apportano solo 180 calorie.
Contengono anche lecitina e vitamina E: ci aiutano in caso di diabete e ipertensione, tumore alla prostata, proteggono l’apparato cardiovascolare e le componenti del sistema nervoso coinvolte nella trasmissione del segnale. Sono amici dell’intestino: sono fonte di fibre e, ammollati in acqua, rilasciano mucillagini che riducono l’assorbimento dei grassi e hanno azione lassativa, protettiva ed emolliente, utili con stipsi, colite, emorroidi.
L’olio è antiinfiammatorio della parete intestinale, e aiuta in caso di intolleranze alimentari o patologie infiammatorie croniche in cui non si possono assumere i semi, come in presenza di diverticoli.
SEMI DI LINO COME UTILIZZARLI
I semi integri si aggiungono alle pietanze, hanno sapore neutro. Per mantenere il potere antiossidante, si consumano crudi e macinati al momento. Sono molto piccoli: la loro masticazione può risultare parziale può ridurre la disponibilità dei loro componenti. La farina non va cotta: si aggiunge allo yogurt o ai frullati per una colazione equilibrata. Se aggiunti alle portate tostati, danno solo croccantezza e maggior apporto di fibre.
Germogli: sono pronti in 5 giorni, basta conservare i semi in un piccolo germogliatore. In alternativa ammollateli per 10 ore in acqua e poi trasferiteli in un barattolo da conservare al buio preferibilmente in frigorifero. Prima di consumarli esponeteli alla luce solare. Sono fonte di vitamine, minerali, clorofilla detossificante.
Mucillagini: mettete i semi in infusione in acqua fredda tutta la notte. Per favorire il transito intestinale, assumete un cucchiaio di semi ammollato in 250 ml di acqua al giorno. Gli impacchi disinfiammano la pelle: sobbollite i semi 5 minuti in acqua, lasciate riposare almeno un’ora e filtrate. La parte gelatinosa, addizionata di olio d’oliva, mandorle dolci e olii essenziali, si utilizza sulla pelle e come maschera per capelli prima dello shampoo. Il cataplasma è un ottimo calmante della tosse.
PER I CUOCHI VEGANI:
Il gel è anche utilizzabile come legante al posto delle uova.
VESTIAMOCI DI LINO
Il ben-essere del nostro corpo è la miglior fonte di bellezza e il lino è senza dubbio un Dono di Madre Natura che ci Veste di Bello.