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Libro cartaceo o eReader: qual è la scelta più sostenibile a livello ambientale?

Pubblicato 2 anni fa

Tra la vecchia carta e i nuovi dispositivi elettronici per la lettura, la scelta è anche ambientale: scopriamo insieme quale impatta di meno

Se anche tu, come me, di fronte alla tua immensa libreria ti sei posto almeno una volta la domanda “Quanti alberi saranno stati utilizzati per fare tutto questo?” allora questo articolo ti sarà utilissimo per fare scelte più consapevoli. «Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca», recita un proverbio arabo, ma cosa succede quando per attingere al giardino della conoscenza potremmo provocare gravi danni all’ambiente e, quindi, al meraviglioso giardino stesso?

In un momento storico in cui il cambiamento climatico globale è un’ombra incombente è lecito che ognuno di noi si faccia domande anche sul tipo di impatto ambientale che la nostra sete di conoscenza può avere.

Quindi: libro cartaceo o ebook? Per rispondere a questo quesito dobbiamo comprendere appieno le differenze fra l’impronta ecologica dei libri cartacei e quella invece degli e-book perché se, in prima battuta, i libri cartacei che nascono nella filiera del legno sembrano impattare di più sull’ambiente rispetto agli e-book, vanno considerati diversi aspetti e l’intero ciclo di vita di entrambi, prima di emettere sentenze.

Indice dei contenuti:

Il costoso profumo della carta

Affascinati dal profumo della carta e dal rumore rilassante della pagina sfogliata, molti di noi dimenticano la lunga strada che il libro ha fatto per arrivare nelle nostre mani. La maggior parte delle persone non conosce affatto il processo di lavorazione del legno, che è molto più complesso di quel che immaginiamo. Il ciclo di vita di un libro inizia con la produzione della pasta di legno: il legno viene sminuzzato e trasformato in polpa o con un trituratore o, per avere carta di migliore qualità, con un processo chimico ad alta temperatura per separare la cellulosa dalla lignina.

La polpa viene spesso sbiancata con sostanze chimiche e in seguito inviata alle cartiere, attraverso trasporti di diverso tipo. È proprio nella cartiera che la polpa viene pressata, levigata, essiccata e avvolta in grandi bobine, le bobine di carta. Solo dopo tutti questi step si avvia il processo editoriale, la stampa e l’assemblaggio del libro che sarà trasportato, distribuito e venduto nelle librerie fisiche e online. 

Dopo che è stato acquistato e letto, il libro può essere conservato a casa del lettore o riutilizzato, riciclato o smaltito alla fine della sua vita. 

Un albero per 16 libri

A grandi linee un albero medio fornisce circa 8.333 fogli di carta A4. Un solo albero può fornire circa 16 copie di un libro di 1.000 pagine. Si stima che pubblicare tutti i libri stampati venduti negli Stati Uniti richieda annualmente ben 30 milioni di alberi e che dalla carta vergine al libro finito si emettano in atmosfera circa 7,5 kg di CO2. Cifra che raddoppia se si parla di testi scolastici poiché, oltre ad avere più pagine, vengono realizzati in carta speciale, spesso pesantemente lavorata per renderla lucida e resistente, oltreché – purtroppo - ristampati ogni anno con piccole modifiche alla struttura interna.

Effettivamente la crescente diffusione di e-book riduce notevolmente i processi descritti e l’abbattimento di alberi, ma non è tutto oro quel che luccica.

Letture smart: anche per l’ambiente?

Oltre 100 libri a disposizione, poco peso nello zaino, possibilità di sottolineare e commentare, segnalibro elettronico e zero spreco di carta: la lettura diventa super smart quando invece del libro di carta abbiamo un dispositivo eReader. Non dimentichiamo però che questi dispositivi – molto più green del vecchio amico libro di carta sotto l’aspetto della “forest conservation” – richiedono l’utilizzo di terre rare, sostanze non rinnovabili e spesso tossiche (specialmente nelle batterie) e non possiamo dimenticare i processi di lavorazione che generano dispendio di energia elettrica, l’imballaggio, il trasporto, i consumi energetici durante il funzionamento e lo smaltimento del prodotto a fine vita.

Sembra che a livello di impatto ecologico produrre un eReader corrisponda a stampare circa cinquanta librie si stimano tra i 130 e i 168 chilogrammi di CO2 emessa in atmosfera per ogni dispositivo prodotto (il dato è piuttosto variabile, poiché dipende dalle caratteristiche del device).

Anche per quanto riguarda la distribuzione dei file on line, bisogna considerare che - seppur non vengano trasportati su strada come i normali libri - sono salvati su server remoti, a loro volta inseriti in grandi server farm, che consumano ingenti quantità di energia ed emettono migliaia di tonnellate di anidride carbonica all’anno.

La lettura più green?

Difficili le conclusioni sull’argomento e, soprattutto, impossibile fare paragoni senza tener conto delle diverse zone geografiche di produzione e utilizzo, nonché dei cambiamenti veloci nelle tecnologie di lavorazione e di produzione di materiale elettronico. 

Uno studio molto approfondito, dal titolo “Emissioni di gas serra nel ciclo di vita degli e-book rispetto ai libri cartacei: un caso di studio giapponese”1, ha preso in valutazione tutti i fattori principali nel ciclo di vita del libro cartaceo e dell’e-book: dalla materia prima necessaria in entrambi i casi, ai tempi di utilizzo, dalle abitudini dei diversi consumatori, fino allo smaltimento finale. Cito uno stralcio dello studio che ho tradotto:

 «Quando l’e-book è stato confrontato con un libro cartaceo, i risultati hanno indicato che il numero di libri letti sul lettore di e-book durante un dato periodo era cruciale per valutarne le prestazioni ambientali rispetto ai libri cartacei. I risultati indicano che esistono categorie di impatto e circostanze in cui i libri cartacei sono preferibili agli e-book dal punto di vista ambientale e viceversa. Secondo l’analisi che prende in considerazione la lettura di un libro una sola volta, l’impatto di un libro cartaceo è pressoché uguale a quello di un e-book letto su un dispositivo. Mentre con scenari di tempo di utilizzo in cui i dispositivi e-book vengono utilizzati solo per 15 minuti al giorno, l’impatto di un libro cartaceo è maggiore». 

In conclusione lo studio afferma che «Non esiste quindi una risposta univoca su quale libro sia migliore dal punto di vista ambientale. Per migliorare le prestazioni ambientali dell’e-book, un dispositivo digitale per la lettura dovrebbe essere utilizzato frequentemente, la durata del dispositivo dovrebbe essere prolungata, per quanto possibile, e quando non viene più utilizzato, il dispositivo dovrebbe essere smaltito in modo appropriato, rendendo possibile il riciclaggio dei materiali. Inoltre, la produzione dell’eReader dovrebbe essere efficiente dal punto di vista energetico e mirare alla riduzione al minimo delle sostanze tossiche e delle materie prime rare utilizzate».

La parola all’esperto

In tal senso abbiamo chiesto un parere anche a Giorgio Capellani, ingegnere, esperto di sistemi informatici e autore del libro Crescere nell’era digitale2: «Per capire al meglio e analizzare la differenza tra la pagina scritta e la pagina digitale, tra il leggere un libro e la fruizione di contenuti tramite un eReader o un tablet necessitiamo di numerose considerazioni in vari ambiti. Possiamo in effetti considerare questi punti di vista: economico, ambientale, estetico e funzionale. Un breve libro di sole 100 pagine occuperà solo 1-2 MB di spazio di archiviazione: un ebook reader da 8 GB, che in realtà ha 6 GB di spazio di archiviazione, può contenere circa 3.000 eBook. 

Per poter procedere a una analisi economica dovremmo tenere presenti vari fattori: materie prime, costi di produzione, logistica, consumi energetici, dismissione, smaltimento e riciclo. In linea di principio la cellulosa ricavata dagli alberi può avere un impatto ambientale negativo se non viene da foreste appositamente dedicate alla produzione della carta e le cartiere sono note per il grande consumo di energia elettrica, di acqua e di emissione di gas (7 kg di anidride carbonica circa per singolo libro), d’altro canto il riciclo della carta è molto comune e conveniente. Bisogna fare un’opportuna analisi logistica dovuta alla distribuzione di libri via e-commerce da sommare alla distribuzione tradizionale.  

Per un’analisi completa dovremmo anche considerare gli inchiostri e gli eventuali veleni che possono contenere, anche se sono oramai disponibili inchiostri a basso impatto ambientale. Per la costruzione di un ebook reader servono circa 30 chili di metalli, tra cui anche metalli rari, un discreto utilizzo di energia elettrica con relative emissioni per la loro produzione, un notevole costo logistico vista la concentrazione delle fabbriche in Estremo Oriente e un difficile smaltimento come rifiuto elettronico. Come si può facilmente vedere dalla complessità dei dati, un’univoca valutazione sulla convenienza ambientale dei due medium, cartaceo e digitale, non fornisce un’unica e determinata risposta.

Bisogna notare poi il costo contenuto degli ebook rispetto ai libri cartacei, ma senza essere bibliofili, l’esperienza del libro fisico è sempre molto appagante. Poter toccare la carta, scegliere un testo in libreria magari conversando con la libraia, sottolineare un testo con la matita preferita, osservare il dorso del libro appena riposto in libreria sono esperienze degne di nota.

D’altrocanto cambiare i font, le dimensioni del testo, ricercare alcune parole, portarsi in viaggio una parte della propria biblioteca senza pregiudicare il peso dei bagagli sono funzionalità decisamente utili. La nostra mente analitica ci chiude, a volte, in tortuosi percorsi calcolatori, forse è meglio solamente leggere senza preoccuparsi dal formato! E per la lettura dei bambini e ragazzi, cosa è meglio scegliere?

Tante volte mi viene posta questa domanda. L’educazione ai media dei bambini deve procedere per passi graduali. È vero che un ebook reader e un libro consentono di mediare entrambi uno stesso scritto, ma l’esperienza tattile, visiva, il peso, il movimento di girare le pagine nel libro reale e in quello digitale sono diversi. 

Queste semplici considerazioni possono consentire di orientare l’introduzione di un ebook reader una volta che l’esperienza con il libro reale sia completa e ben esplorata».

 


NOTE

1. Kiyotaka Tahara, Hirokazu Shimizu, Katsuhito Nakazawa, Hiroyuki Nakamura, Ken Yamagishi, Life-cycle greenhouse gas emissions of e-books vs. paper books: A Japanese case study, Journal of Cleaner Production, Volume 189, 2018, Pages 59-66, ISSN 0959-6526, https://doi.org/10.1016/j.jclepro.2018.03.321. (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959652618310084)

2. Giorgio Capellani, Crescere nell’era digitale. Edilibri, 2018.


Ultimi commenti su Libro cartaceo o eReader: qual è la scelta più sostenibile a livello ambientale?

Recensioni dei clienti

Barbara T.

Recensione del 12/10/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 12/10/2025

Anch'io credo che ci sino tantissime cose da considerare prima di dire se è meglio un libro cartaceo o un ebook. Credo tutto dipenda da come viene trattata la materia prima a monte, in entrambi i casi, e poi bisogna considerare lo smaltimento finale soprattutto degli apparecchi mentre i libri possono andare bellamente e gratuitamente nelle biblioteche delle nostre città. Grazie per tutto l'esposto.

Elisabetta T.

Recensione del 16/05/2023

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 16/05/2023

Questo articolo è stato davvero sorprendente per me; espone in maniera chiara la tematica dell’impatto ambientale nella produzione di libri e dispositivi per gli eBook, focalizzandosi anche sulle caratteristiche di entrambi.

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