Leggere con le mani
Pubblicato
2 anni fa
Elisabetta Vagliani
Dottoressa in scienze dell’Educazione, esperta nei processi di apprendimento
Proporre la lettura nella fascia 0-24 mesi
Appena nati i nostri figli hanno infinite opportunità, godono di innumerevoli possibilità personali e professionali. Sono creature in potenza, in divenire. Potranno essere re o regine, taglialegna, madri o padri, presidenti, principi e principesse, pastori, scrittori o dottori. Soprattutto avranno la possibilità di sviluppare le loro menti. Da qui il ruolo cruciale dei genitori che solo attraverso adeguati stimoli permetteranno alla mente dei loro piccoli di non disperdere il ricchissimo patrimonio di cui godono.
E allora cosa offrire? Quali incentivi, quali impulsi? Certamente ogni famiglia attingerà alla propria eredità culturale, alle proprie personalissime abitudini e tradizioni. Ogni madre, ogni padre offrirà ciò che ritiene essere il meglio per stimolare la mente dei propri bambini, favorendo esperienze che alimentano lo sviluppo cerebrale.
I primi tre anni di vita costituiscono l’epoca in cui il cervello moltiplica il suo peso e genera miliardi di connessioni nervose. Esse si creano attraverso esperienze sensoriali ripetute.
L’esplorazione del mondo, il gioco, l’amore, le attenzioni, la comunicazione, il sonno e la cura sono indispensabili perché tali connessioni abbiamo luogo.
Pertanto, tutte le volte in cui i genitori abbracciano, accarezzano, parlano, leggono, cantano, giocano con il proprio figlio potenzieranno il suo sviluppo cerebrale in modo opportuno. In tal modo sosterranno l’avvento e il progresso delle abilità sociali, motorie, emotive, linguistiche e cognitive.
Cosa leggere tra 0 e 6 mesi?
Leggere è un gioco di suoni, immagini e prassie.
La fase di crescita dagli 0 ai 12 mesi è dominata dalle sensazioni, dalle percezioni. In particolare l’udito, che già durante la gestazione permetteva al neonato di distinguere i suoni, lo affascina particolarmente. La voce e i suoi ritmi, in particolare quelle materna e paterna, lo calmano, lo rassicurano, lo rasserenano. Il nostro piccolo ci ascolta, per cui non smettiamo di parlargli!
Immaginandoci di accompagnare la maturazione dei sensi del nostro neonato con una proposta editoriale tra gli 0 e i 6 mesi potremmo appunto utilizzare la nostra voce. Non tanto per leggere, piuttosto per recitare filastrocche o cantare lievi melodie o ninne nanne. Il bambino è conquistato dalle parole, dalle vibrazioni e dalle variazioni del tono di voce. Le rime, i respiri e le pause tra una parola e l’altra, la musicalità del tono lo attraggono irresistibilmente. Le semplici poesie e le filastrocche cantate e ripetute a memoria dalla mamma o dal papà permettono al bambino di intuire il ritmo e la sonorità armoniosa che con una normale conversazione non coglierebbe.
Assieme all’udito, è il senso del tatto che necessità di altrettanta stimolazione. Accompagnare una cantilena o la voce che canta alle mani che accarezzano il volto e il corpo del bambino, alternare un suono con un gesto risulta un binomio perfetto per fare le prime esperienze della realtà che lo circonda.
Attorno ai 2 mesi, nonostante il senso della vista non sia ancora completamente sviluppato, si possono proporre le prime figure. Numerosi sono i libri progettati per questa delicatissima fascia d’età. Essi si presentano prevalentemente come cartonati, talvolta a fisarmonica, altre ancora come semplici carte di sole figure in bianco e nero. Si tratta di forme, cerchi, triangoli, quadrati, bande e strisce di diversa dimensione che attirano notevolmente lo sguardo del neonato grazie all’assenza di sfumature. É proprio l’immagine a contrasto, con contorni ben definiti la più adatta a favorire lo sviluppo visivo.
Dal sesto mese in poi, il neonato mostra interesse anche per le immagini che riproducono i ritratti, una tra tutte lo magnetizza: il volto materno. Tra i libri da proporre non possono perciò mancare i "libri con le facce". Si tratta di proposte editoriali specifiche, libri che non raccontano una storia, ma che propongono una sequenza fotografica di volti, di espressioni, di sguardi, di posture che è possibile ricollegare ad un'emozione, a uno stato d’animo.
Cosa scegliere tra 6 e 9 mesi?
La stimolazione sonora che avrete favorito con le canzoncine e le filastrocche apre la strada al fenomeno della lallazione. Tra i 6 e i 9 mesi il bambino risponderà con diversi vocalizzi; ora saprà modulare la voce, emettere dei suoni, si prepara al linguaggio ed è sempre più abile con le mani! Questo è il momento di proporre nuovi prodotti editoriali alternando i "libri-nomenclatura" e libri tattili. Spesso le caratteristiche di entrambi convergono in un unico libro che permette la scoperta sensoriale di oggetti dalla realtà riprodotti in immagini a colori. Solitamente è un cartonato di formato piccolo, con angoli smussati, ha un numero ridotto di pagine, figure colorate e texture in rilievo che invitano alla scoperta.
La finalità della proposta, seppur ancora prevalentemente ludica, comincia ad essere pedagogica: le immagini, i personaggi raffigurati, le successioni dei soggetti e i rispettivi nomi suggeriscono al bambino le prime forme di organizzazione di conoscenza. Le immagini più frequenti sono la copia di oggetti, animali e persone che il bambino vede intorno a sé, in casa o fuori. Potrete divertirvi con loro nominando ogni disegno e lasciando che il bambino esplori con le mani e la bocca, se il libro lo consente, i materiali morbidi e le superfici particolari. La lettura degli stessi libri si differenzierà più avanti quando saranno i bambini riprodurre in modo sempre più preciso i nomi dei soggetti rappresentati.
I libri tattili sono preziosissimi per incentivare la coordinazione, la motricità fine e per allenare polsi e dita. Solitamente sono realizzati artigianalmente, impreziositi con stoffe in cotone, lana o feltro, lacci, nastri, superfici in rilievo lisce e ruvide, morbide e dure, cerniere e tasche. I bambini si divertiranno a percepirne la fattura toccando o mordicchiando in totale autonomia. Riuscire a saziare la sua naturale curiosità, favorirà l’esplorazione tenendo conto delle sue abilità contingenti. Il libro tattile favorisce la conoscenza graduale degli oggetti nella loro tridimensionalità e permette al bambino che lo manipola di scoprire le infinite possibilità delle mani. Esse infatti non solo afferrano, ma sentono, sfiorano, plasmano, esplorano, li guidano nella scoperta di temperature, dimensioni, grandezze e peso.
Non dimentichiamoci del corpo!
Tra i 12 e i 24 mesi il bambino ci sorprende quotidianamente riguardo la sua crescita! Continuerà ad essere affascinato dalle filastrocche, dalle rime e dai libri nomenclatura, ma non saranno più sufficienti. Il suo sviluppo motorio avanza a grandi passi. In quest’epoca il bambino è molto attivo, si muove, afferra, lancia, si sposta nell’ambiente, ascolta attentamente, comprende, parla, vive con entusiasmo ed energia le relazioni e tutto il mondo che lo circonda. Il coordinamento motorio e una maggiore autonomia gli garantiscono di guardare e interagire con gli oggetti e le persone da diversi punti di vista. Questo permette loro di osservare gli adulti da differenti prospettive, nei loro movimenti, nelle loro reazioni, nelle loro emozioni e di cominciare a desiderare la condivisione con chi gli è vicino riguardo pensieri e sentimenti propri. Matura l’empatia!
La corrispondenza analogica degli elementi, delle situazioni e delle azioni, la successione e i rapporti causa-effetto che provocano tali avvicendamenti interessano molto al bambino. Per questo sarà opportuno contemplare una nuova proposta editoriale: i libri, sempre cartonati, che propongono una successione di azioni che si dispiega secondo un tema preciso e che segue l’ordine cronologico. Centrale sarà perciò l’azione e il suo compiersi, non tanto l’oggetto rappresentato.
Non sono ancora narrazioni vere e proprie, ma è possibile suggerire brevi racconti grazie alle scene raffigurate per alimentare l’immaginario del bambino e stimolarne la curiosità. Gli argomenti più trattati in questo genere di libri sono il momento del bagnetto, del pasto, dell’addormentamento e del vestirsi da soli, altre volte sono progettati secondo lo schema del confronto di oggetti o animali. Talvolta sono accompagnati da elementi che sorprendono il bambino, come le alette ad esempio che nascondendo alcuni dettagli, si prestano maggiormente all’interazione libro-bambino. Insomma libri semplici, senza intrecci, perfetti per essere letti e riletti con molto piacere.
Ma non solo! La successione di azioni costituisce un’imperdibile occasione di gioco. É facile cogliere l’opportunità di sperimentare con il proprio corpo i ritmi proposti dal libro, di arricchire il bagaglio motorio del bambino con gesti nuovi, movimenti che attraverso il gioco ampliano l'esperienza percettiva rendendolo protagonista, più consapevole del proprio corpo.
Quella fra gli 0 e i 24 mesi rappresenta una fascia delicata, affascinante, avvincente, fatta di scoperte, di mani che toccano, di voci che si scoprono, di sguardi curiosi e attenti, di menti che corrono veloci verso mete ambiziose. Accompagniamo i nostri figli senza disturbare troppo, rimaniamo in punta di libro godendoci la meraviglia!
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