Le piramidi di Alexander Golod
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3 anni fa
Dalla piana di Giza alla Bosnia, da migliaia di anni fa ai giorni nostri: scopri l’immutato fascino delle piramidi e perché sono utili per il nostro benessere
Da sempre le piramidi attirano la nostra attenzione: l’alone di mistero che circonda queste imponenti e antiche costruzioni ha ispirato studi, ricerche, romanzi e film che ancora oggi stimolano l’immaginario collettivo. Le più conosciute da noi occidentali sono le piramidi egizie della piana di Giza dette Cheope, Chefren e Micerino e le piramidi messicane di Teotihuacan, che in lingua nahuatl significa “il luogo dove si diventa dio”: la piramide del Sole e quella della Luna.
Le piramidi egizie sono state da sempre considerate le tombe dei faraoni e vengono fatte risalire a 2500 anni a.C. Nell’ultimo decennio, però, queste tesi sono state messe in discussione da alcuni studiosi che hanno approfondito diversi ambiti di ricerca: biologi, storici, biblisti, medici e professori universitari.
Uno dei maggiori impulsi a riscrivere la storia delle piramidi arriva da Semir Osmanagich, scrittore e ricercatore indipendente che ha scoperto le piramidi bosniache di Visoko e che ha ritrovato numerose piramidi sul pianeta, individuando in esse una serie di caratteristiche sovrapponibili.
Una storia da riscrivere?
Le piramidi sono presenti dalla Cina all’Oceano Indiano, dalle Mauritius al Sud America, nei fondali marini di Cuba e dell’Atlantico, fino ai monti Urali. Anche lo scioglimento dei ghiacciai ha fatto emergere immense costruzioni piramidali.
In Italia le più famose sono quelle di Montevecchia in Brianza, ma ce ne sono molte altre da riscoprire e valorizzare: Pontassieve, Sant’Agata de’ Goti, la piramide di Monte d’Accoddi. Documenti, ricerche e video proliferano sul web e sono ormai accessibili a tutti, così come lo sono le ipotesi sulle modalità con cui le piramidi sono state costruite e il loro scopo: luoghi sacri, macchine energetiche, star gate, luoghi di iniziazione e addirittura luoghi ove i faraoni allungavano la loro vita terrena.
Nel ventennio che va dal 1970 al 1990 un gruppo di ricercatori capitanati da Rodriguez Alvizo Luis Alberto a Città del Messico si prefisse lo scopo di studiare in modo sistematico la piramidologia. Durante gli esperimenti, il gruppo si accorse che i resti di frutta gettati accidentalmente sotto lo scheletro in lamiera con cui era stato fatto il primo modello di piramide in cemento si mantenevano più a lungo. Iniziarono quindi ad applicare la piramide a piante, animali e a persone documentandone gli esiti.
Anche in Italia l’interesse verso questa forma da parte di terapeuti, e non solo, crebbe a partire dalla metà degli anni Ottanta.
Le piramidi del matematico Golod
La monumentale piramide di Alexander Golod, donata nel 1990 dallo stesso matematico alla città di Mosca, non assomiglia a tutte le altre del pianeta né per quanto riguarda i materiali costruttivi, né per le misure, né per le modalità d’azione. Il matematico ne ha edificate 17 alte da 5,5 a 44 metri con base più piccola, molto più slanciate ed interamente in vetroresina. La più grande, che irradiava la sua azione armonizzante su tutta Europa, è implosa nel 2017 in seguito a un forte vento.
Gli elementi in comune con tutte le altre sono la proporzione aurea e la capacità di concentrare etere.
La proporzione aurea della piramide di Golod si crea attraverso il rapporto tra le sfere sovrapposte contenute all’interno. La piramide di Cheope emette una frequenza che ha la proprietà di “mummificare” e disidratare che in gergo rediestesico viene chiamata “verde elettrico”. Stiamo parlando di una frequenza molto potente che occorre saper usare correttamente. La piramide di Golod emette una frequenza “verde magnetico positiva”, che è maggiormente compatibile con il nostro corpo e non necessita di conoscenze particolari per essere utilizzata, pur trattandosi di un potente strumento energetico.
La differenza sostanziale con le altre piramidi del pianeta è che conosciamo lo scopo che ha spinto Golod a costruirla. Secondo Alexander Golod le piramidi in “sezione aurea” sono generatori di energia vitale. Ecco cosa dice in una sua intervista: «Dobbiamo tenere presente che tutte le piramidi sono potenti e se le costruiamo allontanandoci dalle proporzioni della sezione aurea, di fatto ci allontaniamo dalla cosa più importante, dall’armonia.
Avvicinandoci al concetto di armonia assisteremo ad effetti molto potenti».
Inoltre, costruendola più alta, desiderava sostenere l’umanità nel periodo che stiamo vivendo, un passaggio evolutivo epocale.
Tutti sogniamo uno strumento energetico che quotidianamente sostenga l'aumento della nostra energia vitale e che contribuisca a creare armonia nelle nostre case, corpi, piante, animali, alimenti e bevande.
Vi invito a fare esperienza con le piramidi di Golod costruite da Pyramid Energy®.