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Le microplastiche: cosa sono e come combatterle

Pubblicato 5 anni fa

Francesca Rifici
Naturopata esperta di medicina tradizionale cinese e Riflessologa

E se nell’acqua che beviamo ci fossero residui di plastica?

Nell’era moderna, sono davvero tanti i cibi e le sostanze chimiche che il nostro organismo è costretto a ricevere e non possiamo stupirci se le malattie degenerative sono in aumento e se l’obesità inizia a diventare uno dei problemi maggiori di salute.

Il problema delle microplastiche sta diventando un dato ormai certo: molta dell’acqua con cui entriamo normalmente in contatto la contiene e questo ha conseguenze non solo per il pianeta ma anche per la salute diretta delle persone.

In questo articolo parliamo di

Indice dei contenuti:

Plastica e futuro

Il 5 giugno è stata la giornata mondiale contro la plastica, soprattutto quella di mari e oceani.

Al largo dell’oceano Pacifico esiste un’isola galleggiante di plastica grande quanto il Canada, ovvero 6 volte la superficie dell’Italia. Riusciamo a renderci conto di cosa significa?

Continuiamo da anni a produrre plastica e ad utilizzarla come principale contenitore per la vendita di alimenti e non solo ma non sappiamo come gestire l’enorme quantità di rifiuto che ne deriva. E così, abbiamo pensato bene di gettarla in mare.

Che relazione troviamo tra la plastica e il futuro? E se già oggi fossero presenti tracce di tutta questa plastica anche nell’acqua che beviamo e in quello che ingeriamo?

Per approfondire puoi leggere

Le microplastiche nell’acqua

Alcuni recenti studi sulle acque in bottiglia che troviamo in commercio, hanno evidenziato che circa il 93% di esse contiene residui di microplastiche che entrano in diretto contatto con il nostro organismo.

Il polipropilene utilizzato nella creazione dei tappi di plastica, risulta essere il principale materiale presente, seguito dal nylon.

Se allarmante è la situazione dei rifiuti plastici per il pianeta, quanto può essere pericoloso per noi esseri umani la continua e giornaliera ingestione di materiale plastico?

La contaminazione presente sul pianeta, nei nostri mari e nei nostri oceani, presenta delle conseguenze inevitabili.

La plastica di per sé è un materiale che trattiene le sostanze tossiche presenti nell’ambiente, può trattenere metalli pesanti e diventare un habitat naturale per la formazione di microrganismi.

Come fare per ridurre la percentuale di microplastiche nel corpo?

Il pericolo arriva quando queste sostanze entrano in contatto con il nostro corpo.

Il vetro è il materiale più sicuro per conservare e trasportare la plastica e poi esistono diversi modi per ridurre il consumo di acqua direttamente dalla bottiglia in plastica.

In moltissime città troviamo una diffusione di acque controllate presso apposite strutture e per chi desidera una soluzione più comoda, esiste il depuratore che può essere installato direttamente a casa.

Come facciamo a trasportarla in ufficio, in palestra o durante lo svago? Semplice, basta utilizzare apposite borracce o termos, che riducono notevolmente l’uso della plastica.

Immaginate la scrivania del vostro ufficio e di tutti gli uffici presenti del mondo: se potessimo sostituire quella bottiglia di plastica appoggiata sopra, con un contenitore personalizzato, riutilizzabile e riciclabile? Ognuno di noi, ogni giorno, può fare la differenza, per se stesso e per il mondo.

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Ultimi commenti su Le microplastiche: cosa sono e come combatterle

Recensioni dei clienti

Gilia M.

Recensione del 22/07/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/07/2025

Bisogna essere realistici! Saranno impossibili da debellare viste le isole di plastica nei mari, i rifiuti in giro per ogni corso d'acqua e l'indecenza di troppi esseri umani. Tra i guadagni in tutta la filiera dalla produzione alle ecomafie che le buttano o le bruciano in giro, non ce le toglieremo più, purtroppo.

Baristo T.

Recensione del 12/07/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 12/07/2025

Problema sempre più appurato in tutto il mondo quello delle microplastiche che dall'acqua oramai invade anche il cibo soprattutto quello marino e di conseguenza noi. Ottime le soluzioni, peccato per le mafie nel mondo che continuano a buttare tutto a mare o a bruciare o sotterrare in zone coltivate. Peccato anche che i governi non decretino uno stop alla produzione di qualsiasi cosa di plastica e qui noi possiamo solo non comprare tutto ciò che è nella plastica, che purtroppo è quello che costa meno e il 90% delle famiglie non può che pensare al proprio portafogli. Insomma, siamo sempre lì, creiamo le cose ma non sappiamo gestirle!

Lia M.

Recensione del 14/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 14/02/2025

Quello delle microplastiche è un tema che per fortuna si sta espandendo, dato che rappresentano una insidia per la salute non indifferente. Articolo interessante

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