Le 3 fasi dell'adolescenza. Conoscerle per affrontarle al meglio
Pubblicato
2 anni fa
Daniela Marletta
Osteopata, chinesiologa pediatrica e educatrice
Cosa accade durante questa delicata fase dello sviluppo dei nostri ragazzi
Immaginate di svegliarvi un giorno e non essere più sicuri di dove volete davvero stare, di non sapere più chi siete realmente perché dentro di voi sentite un turbinio di sensazioni che non avevate mai provato e che a tratti vi confonde e vi spaventa. Tutto vi appare diverso, tutte le vostre certezze stanno cambiando: come vi sentireste?
Da educatrice, mi capita spesso di ascoltare genitori alle prese con figli adolescenti che provano esattamente queste cose e non sanno come comportarsi.
L’adolescenza può essere suddivisa indicativamente in tre fasi.
Vediamo cosa accade in esse e come affrontarle in maniera più consapevole e, quindi, serena.
Adolescenza precoce o pre-adolescenza
Può andare dai 10 ai 15 anni: in questo periodo il ragazzo è alla ricerca di una propria identità e per questo motivo tende a sfidare le regole per mettersi alla prova e misurare i suoi limiti.
Ha una buona capacità di esprimersi attraverso le parole, per cui ama dialogare molto, soprattutto con i suoi pari cercando autoaffermazione e confronto e dando molta importanza ai propri sentimenti e all’amicizia.
La figura genitoriale viene vista sotto una diversa luce, rispetto a prima, e talvolta è fonte di dubbio e scontro perché il ragazzo è in grado di riconoscerne difetti e imperfezioni, e questo lo porta a mostrare comportamenti infantili, soprattutto quando è stressato.
La sua voglia di scoperta, i suoi interessi ed il suo modo di vestire sono influenzati profondamente dal gruppo dei coetanei, per questo tende a cercare persone nuove da amare, oltre alla famiglia di origine.
E’ immerso nel presente e pensa poco al futuro e proprio grazie a questa capacità di stare concentrato sul "qui e ora" sviluppa notevolmente la capacità di pensiero astratto.
Adolescenza propriamente detta
E' la fase dai 16 ai 19 anni: in questo momento una buona parte delle energie vengono rivolte verso attività creative e lavorative, consolidando la tendenza a stare più volentieri con i propri pari e distaccandosi sempre di più dai genitori.
Il rapporto con il proprio corpo continua ad essere conflittuale e per questo il ragazzo di questa età si preoccupa di non essere attraente dal punto di vista sessuale e mostra sentimenti ambivalenti di tenerezza e paura verso i pari da cui è attratto, mostrando sentimenti di amore e passione, sviluppando ideali e selezionando modelli a cui ispirarsi per arrivare così ad una maggiore presa di coscienza di se stesso.
Post-adolescenza o adolescenza tardiva
Può riguardare i ragazzi dai 20 ai 25 anni, che nel complesso hanno interessi più stabili e anche dal punto di vista emozionale vivono più in equilibrio, riuscendo a prendere decisioni abbastanza in autonomia, raggiungendo però compromessi con le regole e le istituzioni anche grazie alla maggiore fiducia e conoscenza di se stessi, all’attenzione verso gli altri.
Sono più attenti al futuro e si chiedono quale sarà il loro ruolo nella vita, anche sotto l’aspetto affettivo sono coinvolti in relazioni più chiare. Si fa più ferma l’identità sessuale e per questo sono capaci di amare in maniera più affettuosa e sensuale.
Quanto incide lo sviluppo fisico
Lo sviluppo fisico dell’adolescente è una tappa fondamentale che influenza lo stato emotivo e mentale della persona.
Dal punto di vista chimico avvengono dei cambiamenti importanti che riguardano l’assetto ormonale che, come sappiamo, influisce molto sul nostro equilibrio psico-fisico; tutto questo è amplificato e reso instabile dall’avvio di un nuovo equilibrio che il corpo mette in atto quando inizia il periodo della pubertà.
Tutti gli apparati con i loro organi sono impegnati in un vero e proprio lavoro che costa energia e attenzione verso tutti i processi di cambiamento che porteranno il ragazzo verso un periodo di novità e nuove esperienze.
Nel sesso femminile, i cambiamenti riguardano soprattutto lo sviluppo dei caratteri secondari (aumento del seno, menarca e cambiamenti del corpo in generale nelle femmine e il cambiamento della voce e la comparsa della barba nei maschi).
Tali trasformazioni fisiche rischiano di mettere alla prova le capacità di adattamento dell’adolescente, in quanto avvengono in un periodo in cui le qualità fisiche e le abilità motorie rappresentano una forte fonte di valutazione e confronto con i coetanei.
C’è chi si sente subito in sintonia con il suo “nuovo” corpo ed è già maturo per le trasformazioni che stanno avvenendo, e chi, al contrario, vive una profonda insicurezza: si sente inadeguato, fragile, brutto, ha paura del giudizio degli altri e cerca continue rassicurazioni.
Elaborazione della propria identità
Oltre che il fisico anche i piani emotivo e mentale sono sottoposti a profondi cambiamenti.
Tutto inizia ad essere vissuto con un’intensità più profonda e differente da quella che si conosceva, le percezioni dell’ambiente circostante sono molto condizionate dall’attenzione che si porta al proprio vissuto interiore e al turbinio di sensazioni interessanti e allo stesso tempo sconosciute che danno all’adolescente tanto su cui riflettere.
L’identità di bambino non è più consona a questa nuova persona che si sta tuffando nella sua nuova vita, ma nello stesso tempo non è così chiaro come e cosa possa fare tutto ciò che interessa ma che è ancora sconosciuto e inesplorato.
Il riferimento dei genitori come punto di appoggio può, in alcuni casi, diventare fonte di giudizio e critica perché anche mamma e papà non sono abituati a relazionarsi con questo nuovo ‘personaggio’; per questo il ragazzo cerca nel gruppo dei suoi pari un nuovo punto base con cui confrontarsi perché lo sente più neutro, più simile a lui e più accogliete e rassicurante.
Autostima e vulnerabilità emotiva
In questo periodo è molto facile andare incontro a momenti di vulnerabilità in cui la propria autostima compie dei veri e propri voli pindarici.
Oltre alla responsabilità del nuovo assetto ormonale, anche la capacità di osservarsi nei contesti familiare, di amici e di scuola e sport sono occasione di riflessione e valutazione della propria persona, del proprio vissuto e del proprio ruolo nella società.
Le certezze e i punti di forza che prima rassicuravano sono motivo di dubbio e preoccupazione per il continuo confronto e il bisogno di approvazione tipici di questa età, per questo motivo la considerazione di sé viene messa alla prova continuamente.
Condizioni favorevoli e sfavorevoli
Un ambiente il più possibile neutro, ricco di possibilità di esperienze e di confronto costruttivo dà l’opportunità all’adolescente di osservare e costruire serenamente la propria identità e i propri punti di forza.
Vivere un cambiamento così importante in un contesto in cui il giudizio, gli obblighi e le imposizioni sono alla base del rapporto con il ragazzo può creare un vero e proprio ostacolo all’armonia emotiva e fisica del futuro adulto che si sta formando, ma anche all’equilibrio dei rapporti tra tutti i membri della famiglia.
La pazienza e la disponibilità all’ascolto credo siano le basi fondamentali per supportare questo periodo così importante nella vita di una persona che mette le fondamenta per il suo futuro.
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