La Spiritualità : una risorsa poco sfruttata dalle donne
Pubblicato
12 anni fa
La Redazione di Macrolibrarsi
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Testo tratto liberamente da un articolo di Simona Oberhammer
Spesso le donne sono insoddisfatte, sentono un vuoto dentro di sé, un’assenza che però non riescono a spiegare.
Tale sintomo è la manifestazione di un disagio spirituale, dovuto alla perdita di contatto con la propria femminilità.
Infatti la spiritualità appartiene soprattutto alle donne: esse sono più portate degli uomini ad essere intuitive, a seguire le proprie percezioni non razionali e non logiche, in una parola a “sentire”. Ciò deriva dalla matrice biologica, dai codici insiti all’interno di ogni femmina, che fanno di lei una donna.
E viceversa, la spiritualità è il modo più rapido per riappropriarsi della propria energia femminile, in quanto ne costituisce il cuore. Infatti l’energia femminile è una forza intuitiva, sensibile, fluida e morbida, ma al tempo stesso sottile e capace di insinuarsi in tutti i recessi dell’animo femminile. Per questo motivo riconquistare la femminilità della donna significa riconquistarne la spiritualità.
Tuttavia molte donne mettono la spiritualità sempre in secondo piano perché “non ha applicazioni pratiche e concrete nella vita quotidiana”. Preferiscono ricercare la propria femminilità curando principalmente il proprio aspetto esteriore; purtroppo in questo modo la natura della donna viene toccata solo marginalmente.
Non solo, la spiritualità non deve essere trattata come un concetto astratto, per il quale si possono ritagliare solo pochi momenti nella frenesia di tutti i giorni. La spiritualità, se utilizzata nella vita quotidiana può aiutare le donne a migliorare la propria esistenza.
La spiritualità aiuta la donna a sentire meglio sé stessa, e anche ad apprezzare di più il proprio aspetto fisico e le proprie capacità. Permette alla donna di capire meglio gli altri, migliorando i rapporti con le persone. Consente di risolvere i problemi quotidiani in modo più rapido, e migliore.
E soprattutto permette di conoscere
e riconoscere la propria femminilità
e abbracciarla nella sua interezza.
Questo testo è stato ispirato dal sito di Simona Oberhammer, naturopata e ideatrice della Via Femminile. Se vuoi saperne di più visita il sito
http://www.simonaoberhammer.com/.
