Cosa succede quando si accumula lo stress?
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3 anni fa
Leggi l'estratto del libro "La Rivoluzione del Cervello" di Shigeo Haruyama
Come di certo sapete, il valore dell'acido urico è un importante indicatore della gotta: se nell'organismo se ne accumula troppo, si formano dei cristalli aghiformi che entrando in contatto con i nervi provocano forti dolori. L'acido urico è una specie di residuo di combustione che rimane quando si formano nuove cellule e di solito viene espulso dal corpo attraverso l'urina.
Quando la quantità di acido urico presente nell'organismo aumenta in maniera eccessiva, non è più possibile espellerlo bene e il suo accumulo dà origine ai cristalli che determinano l'insorgere della gotta, danni renali e la formazione di calcoli nelle vie urinarie.
Oltre che all'eccesso di sport o al forte stress, la gotta può essere dovuta all'alimentazione, in particolar modo a cibi che contengono molta purina, come la carne, i mitili o le interiora dei pesci. Dato che spesso i buongustai soffrono di gotta, in caso di valori di acido urico troppo elevati i medici consigliano loro di darsi una regolata a tavola.
Di recente si è inoltre scoperto che la presenza di acidi urici è correlata a un incremento della formazione di ossigeno attivo: essendo in presenza non solo di un accumulo di acido urico, ma anche di uno sviluppo di ossigeno attivo, le cellule risultano danneggiate e si verificano delle infiammazioni che, se colpiscono i reni, rendono difficile l'espulsione dell'urina.
Se i disturbi renali diventano cronici, la durata della vita si abbrevia.
Di solito quando ci ammaliamo tendiamo a prendere un medicinale e quando abbiamo mal di testa ci facciamo subito aiutare da una pastiglia; in questi casi abbiamo la sensazione che il farmaco sia un nostro alleato.
Anche se mi risulta difficile, come medico ho il dovere di dirvi francamente che quasi tutti i medicinali sono un veleno per il vostro corpo.
Supponiamo che prendiate un semplice antidolorifico: in effetti questo farmaco serve ad attivare i granulociti, un tipo di globuli bianchi incaricati di eliminare i batteri penetrati nell'organismo. Anche se i granulociti non hanno nemici da neutralizzare, l'ossigeno attivo comincia a formarsi in abbondanza.
Nello stomaco si trova l'Helicobacter pylori, il noto batterio a forma di bastoncello che, entrando in contatto con i globuli bianchi, dà origine alla formazione di ossigeno attivo. Quest'ultimo si trasforma in perossido d'idrogeno (1-1202) che, unendosi al cloro presente nello stomaco, diventa acido ipocloroso (HC10).
La formazione di questi composti clorurati all'interno dell'organismo e la loro reazione con l'acido urico danno origine a sostanze cancerogene altamente tossiche.
Oltre a questi possono formarsi nel nostro organismo molti altri composti cancerogeni.
Nel caso del cancro allo stomaco si verificano reazioni chimiche con sostanze cancerogene quando lo stomaco risulta infiammato a causa dello stress e dell'alcol.
Si presume che il cancro compaia nel momento in cui si forma l'ossigeno attivo e determinati geni vengono danneggiati; inoltre, l'irrorazione sanguigna viene ostacolata dalle infiammazioni. Quando si riesce a modificare questa situazione, la probabilità di ammalarsi di tumore si riduce sensibilmente.
Chi fuma assorbe benzopirene, un composto idrocarburico cancerogeno presente anche nei cibi affumicati. Anche quando nello stomaco si produce una reazione fra i composti nitritici (usati per la colorazione del prosciutto) e le componenti proteiche. si formano delle sostanze cancerogene, le nitrosamine.
Se dovessimo analizzare il rischio di effetti cancerogeni di tutte le sostanze introdotte per via orale non finiremmo più, ma qui m'interessa comunicare ai lettori il fatto che tutti questi processi hanno a che vedere con l'ossigeno attivo, la cui formazione viene favorita da numerose sostanze e reazioni.
Dato che l'ossigeno attivo si forma anche in natura, sarebbe impossibile esaminare tutto nei dettagli. A questo proposito desidero ancora sottolineare con insistenza come lo stress sia una delle cause principali della formazione di ossigeno attivo.
Nonostante vi possano essere coinvolti anche l'alimentazione e altri fattori, lo stress rimane la fonte primaria.
Stress significa produzione di adrenalina e noradrenalina; per questo motivo si sviluppa il cancro, i vasi sanguigni del cervello si bloccano e invece di vivere come in origine fino a centoventi o centoventicinque anni moriamo già a ottanta.
Non è quindi esagerato affermare che l'ossigeno attivo rappresenta la più pericolosa minaccia alla nostra salute.
Se si analizza più a fondo la questione, si scopre che lo stress è il nostro più acerrimo nemico. Ma che cos'è lo stress? Un'alterazione o una tensione psichica o fisiologica imposta all'organismo. In parole povere, stress significa anche reagire con un atteggiamento negativo e di rifiuto.
Siamo sorto stress anche nelle situazioni in cui proviamo insicurezza, preoccupazione, frustrazione, odio, gelosia, invidia o complessi e i nostri pensieri assumono una connotazione negativa.
In questi casi l'aiuto ci arriva dagli ormoni della felicità: il loro rilascio in simili situazioni annulla gli effetti negativi dello stress.
A seconda delle nostre reazioni, quest'ultimo può avere effetti negativi ("distress") o positivi ("eustress”). Per esempio, se mangiando del pesce alla griglia leggermente carbonizzato ci si chiede preoccupati: «mi farà male? Dopotutto contiene sostanze cancerogene...» si produce stress negativo. Se bevendo s'immagina che il consumo di alcool danneggerà il fegato, è evidente che non ci farà bene.
Può darsi che alcuni fumatori si preoccupino per il cancro ai polmoni e non si sentano a posto con la coscienza. Non so se questo basti per ammalarsi di cancro ai polmoni, ma di sicuro scatena la secrezione di adrenalina e dato che questo ormone favorisce la formazione di ossigeno attivo, si può perlomeno affermare con certezza che con questi pensieri negativi ci si fa del male sul piano materiale.
Se invece si fuma la stessa sigaretta pensando: «Bene, e anche questo lavoro è terminato. Ah, com'è buona!», si rilascia un ormone della felicità, la betaendorfina. Poiché anche questa è una sostanza materiale, nell'organismo si verifica un cambiamento positivo che riduce l'azione nociva del fumo.
Se due persone collezionassero per diversi anni la stessa quantità di pensieri negativi o positivi, nel corso del tempo si riscontrerebbero notevoli differenze fra loro. In questo esperimento i due soggetti, vissuti in condizioni fisiche identiche fino ai venticinque anni (età in cui il cervello raggiunge il pieno sviluppo), prenderebbero due strade diverse: quella del pensiero positivo e quella del pensiero negativo.
E se s'incontrassero di nuovo venti anni dopo, fra i due si noterebbe una grande differenza per quanto riguarda lo stato di salute e il processo d'invecchiamento.
Per questo si può senza dubbio affermare che, chi provvede a secernere ormoni della felicità ha il controllo sulla propria vita.