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La nascita dell'Ayurveda

Pubblicato 5 anni fa

Scopri cos'è l'ayurveda, una delle più antiche forme di cura dell'Uomo

Era prima ancora della creazione del Tempo.

Gli Dei e i Demoni lottavano strenuamente per il dominio sui tre mondi, ancora vuoti.

Gli Dei, allora, non erano ancora immortali ed ebbero dunque bisogno, per vincere i Demoni, dell’Amrita, il nettare dell’immortalità, che era, come molte delle creature, ancora dentro il grande Oceano di Latte Primordiale.

Per raccogliere il nettare era necessario frullare l’oceano, impresa grandiosa che poteva riuscire solo se gli Dei avessero chiesto aiuto ai Demoni: così fecero, promettendo loro di dividere il nettare. Per zangolare l’immensa distesa di latte utilizzarono il Monte più alto dell’Universo e, come corda da avvolgere intorno ad esso, affinché ruotando smuovesse l’Oceano, accorse il Re dei serpenti.

I Demoni tenevano la coda del serpente, gli Dei la sua testa. Grazie al loro grande sforzo, la montagna iniziò a ruotare sempre più velocemente e stava per affondare ma il Dio Vishnu, sotto forma la tartaruga, la sostenne con il suo carapace. L’oceano di latte piano piano diventò burro, rivelando finalmente i suoi tesori: dee, animali prodigiosi, il vino, gioielli divini, il Tempo stesso e Dhanvantari, il Dio dell’Ayurveda, che apparve reggendo la coppa contenente l’Amrita, l’ambrosia, il nettare dell’immortalità!

Dei e Demoni se la contesero furiosamente, finché, Vishnu, prendendo le forme di Mohini, l’Incantatrice Cosmica, si manifestò e si propose di dividerla equamente tra di loro ma, ballando e mescendo vino, distrasse i Demoni, intontiti dalla sua bellezza e resi ebbri dall’alcool, e diede agli Dei il nettare dell’immortalità.

Gli Dei, eternamente grati a Dhanvantari per averli fatti diventare immortali, lo fecero diventare il Dio della Scienza della Vita, quella che poi venne conosciuta come Ayurveda: Ayus significa infatti vita e Veda conoscenza, sapienza, scienza.

A Lui a tutt’oggi si rivolgono i medici e i terapisti Ayurveda con le seguenti parole: “Mi inchino umilmente a TE, Dhanvantari, Tu che sei l’incarnazione dell’ assoluta salute, rispettato sia dai grandi veggenti sia dai demoni. Mi inchino a Te, per rimuovere la malattia, allontanare la vecchiaia, la paura e la morte attraverso la Tua presenza divina in tutte le erbe medicinali. O Dhanvantari, Tu che distruggi e tieni a bada tutte le malattie usando l’essenza della Tua conoscenza della Scienza della vita, a Te, che sei il più importante in assoluto nell’Ayurveda, offro il nettare della mia lode”.

Il Mito continua dicendo che gli Dei donarono questa scienza divina ai primi uomini, i Saggi Primordiali, che la insegnarono a loro volta ai loro discendenti, da cui tutti proveniamo.

L’Ayurveda è dunque la più antica forma di Cura, insieme alla Medicina Tradizionale Cinese, che sia a tutt’oggi praticata. È giunta fino a noi integra, coerente e fedele ai suoi principi, che si perdono nella notte dei tempi, ma è sempre in mutazione e cambiamento, come tutte le scienze vive.

Nonostante sia nata in India, parla a tutti noi perché la sua portata è universale; nonostante sia nata più di 3000 anni fa, il suo messaggio ha ancora senso per noi oggi e, nonostante sia una Medicina, il suo scopo principale è il mantenimento della Salute.

La Scienza della Vita vuole, infatti, mantenere la salute nell’uomo che è già sano il più a lungo possibile, in modo che possa vivere, fare esperienze ed essere di insegnamento a chi verrà dopo di lui, vivendo una vita lunga e felice: Ayurvedaamritam: la Scienza della Vita è il nettare dell’immortalità stesso.

Per fare ciò cerca di prevenire ogni possibile forma di disequilibrio e disarmonia a livello fisico e psichico, ristabilendo attraverso dieta, trattamenti, rimedi, indicazioni di buone pratiche quotidiane e stili di vita, il naturale equilibrio del corpo, evitando così patologie di vario ordine e grado, che riguardino sia il corpo che la mente.

Solo se non sarà possibile la prevenzione, allora ci sarà la cura della malattia, sia di carattere fisico che psichico, per poter così ripristinare la Salute, che si dice Swastha: Swa, il , e Stha, Stabilito, Radicato.

Una persona in salute, dunque, è chi è stabilito, radicato in Sé, a suo agio con Sé, in equilibrio con il suo Sé, la sua parte più elevata, la scheggia divina che è presente nel corpo umano.

L’equilibrio di cui si parla è un equilibrio del fisico, della mente e dello spirito, tre elementi che sono come le tre gambe di un tavolino che, se non sono perfettamente uguali, faranno costantemente vacillare tutta la struttura ad ogni minima scossa, rendendola instabile. Non è possibile quindi avere una buona salute fisica se questa non è accompagnata da una mente stabile e da un animo felice.

L’Ayurveda dunque è la Scienza della Vita lunga e felice, grazie a cui l’uomo potrà equilibrare ed armonizzare il corpo e la mente, aprendosi così la strada per riconoscersi e riconoscere il Divino presente in ogni cosa e in ognuno.


Ultimi commenti su La nascita dell'Ayurveda

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 03/03/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 03/03/2025

È sempre bello conoscere la storia di un popolo così saggio che riuscì a integrarsi talmente bene nella natura da creare una vera e propria dottrina medica utile ancora al giorno d'oggi. Grazie per tutte le informazioni.

Gilia M.

Recensione del 17/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 17/02/2025

Bellissima lettura e per chi ama la storia come me è sempre emozionante capire come culture lontane da noi abbiano storie dei propri demoni e dei sempre molto simili alle nostre. A parte questo la conoscenza della vita e in particolare delle erbe medicinali e dello stile di vita ayurvedico è estremamente affascinante.

Lia M.

Recensione del 21/01/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 21/01/2025

Non avevo mai letto la storia della nascita dell'ayurveda. Un bellissimo racconto, scritto in maniera coinvolgente. Bella lettura

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