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La medicina tradizionale cinese: vivere in armonia con la natura per vivere in salute

Pubblicato 4 anni fa

La medicina tradizionale cinese potrei chiamarla “una medicina del buon senso”. Una medicina che detta regole semplici, in grado di essere seguite da chiunque, e con cui si possono risolvere svariati problemi di salute.

In questo articolo parliamo di:

Indice dei contenuti:

La visione della malattia

Secondo la dottrina orientale, la malattia non è una realtà oggettivabile per se stessa. Non è nemmeno un fatto per natura negativo. È soltanto uno strumento che ci aiuta a riconsiderare gli errori da noi commessi in passato, in maniera tale da non doverli più ripetere da oggi in avanti.

Nel momento in cui la diagnostichiamo, infatti, l’infermità di cui soffriamo ci rivela attraverso chiari indizi che non stiamo più vivendo in armonia con la Natura.

Nutrirci d’insalata in inverno non è adatto al momento dell’anno né salutare, perché nella cattiva stagione abbiamo bisogno di cibi che ci riscaldino il ventre, non che lo raffreddino. In inverno, una bella fetta di pane e burro avrebbe più senso, perché il burro è un alimento molto grasso.

In estate, invece, è giusto e opportuno decidere di raffreddare il nostro organismo con fresche insalate. E, d’altra parte, non è forse vero che durante la bella stagione, con il caldo, le verdure vegetano e crescono meglio in inverno?

Certo, esistono anche ortaggi resistenti al freddo, quali il cavolo e la rapa. E abbiamo a disposizione anche le patate, che però vengono raccolte in estate. Pane e burro d’estate, allora? Non scherziamo.

Ogni stagione ci offre gli alimenti più adatti al periodo che viviamo.

Mangiare insalata in inverno significa non rispettare la legge della natura – e, a lungo andare, può causare squilibri fisici e non, che potrebbero causare l’insorgere di problemi di salute o addirittura di infermità vere e proprie. Per questo ho voluto sintetizzare i principi su cui si basa la medicina tradizionale dell’Estremo Oriente nel sottotitolo “vivere in armonia con la natura”.

La medicina tradizionale cinese (MTC)

La MTC non è equiparabile alla disciplina del medico specialista occidentale: si tratta piuttosto del complesso di cognizioni che costituiscono il bagaglio di competenze di un medico generico, il quale valuta sotto un profilo olistico la funzionalità complessiva dell’organismo del paziente, consigliandogli se necessario digiuno, tisane, agopuntura, meditazione, pratica del tai chi e così via, in modo da ridurre i sintomi rivelatori di squilibri fino a farle sparire, riarmonizzando le funzioni dell’organismo del paziente attraverso il ricorso ai più naturali tra i rimedi.

Una pustola sulla guancia? Un medico potrebbe dire: eliminiamola perché è inutile e, con il tempo, potrebbe anche causare un’infezione fastidiosa.

Un medico cinese direbbe invece: non è un bel segno; tuttavia, prima di eliminarla, vediamo quale sviluppo potrebbe avere con un cambiamento dell’alimentazione e applicando impacchi di argilla sulla parte interessata. Se quella pustola è comparsa proprio oggi e in quel preciso punto del corpo, una ragione dovrà pure esserci.


La MTC osserva ogni sintomo, favorevole o sfavorevole, evidente o meno evidente, basandosi sull’armonia dei principi opposti e complementari dello Yang e dello Yin.


Recidere il ramo secco o marcio dalla pianta potrebbe essere una soluzione momentanea; qualora però non si esaminino le condizioni del terreno, potremmo rischiare di vedere presto disseccarsi o marcire un altro ramo della medesima pianta.

Yin e Yang

Secondo il pensiero orientale, tutte le creature che popolano l’universo sono nate per effetto dell’influsso esercitato da una sorta di elettromagnetismo, quello dell’energia vivente (detta in giapponese KI, in cinese Qi), sui principi dello Yang e dello Yin.

  • Il KI Yang è attribuito al maschio, alla luce, al calore, alla secchezza, al gusto amaro, alla polarità positiva etc.
  • Il KI Yin è associato alla femmina, al buio, al freddo, all’umidità, al gusto piccante, alla polarità negativa etc.

Le due componenti energetiche, pur essendo fra loro opposte, non possono fare a meno l’una dell’altra. Sono necessarie entrambe a realizzare l’unità fenomenica, così come perché una lampadina si accenda è necessaria l’unione di ambedue le polarità, o come il giorno è fatto di piena luce solare e di semioscurità lunare.

Yang e Yin procedono uniti finché la creatura – animale o vegetale – prodotta dalla loro unione continua a essere in vita. Quando lo Yang e lo Yin si separano, la vita giunge al termine, poiché lo Yang da solo non può più alimentarsi e, allo stesso modo, lo Yin da solo non ha più nulla da alimentare.

Si dice che i due principi affondano le loro radici l’uno nell’altro. La legge della Natura dice semplicemente che le polarità simili si respingono mentre le polarità opposte si uniscono, causando così l’accensione della lampadina che ho menzionato prima.

Per fare avanzare una bicicletta bisogna pedalare; così, mentre il piede destro è attivo (Yang) ed esercita uno sforzo premendo sul pedale, il piede sinistro è in stato di inerzia (Yin). Ma quando è il piede sinistro a esercitare lo sforzo di pressione sul suo pedale, il destro cosa fa? È a sua volta in condizione d’inerzia temporanea, ovviamente. E se esercitiamo una pressione contemporaneamente su tutti e due i piedi (Yang + Yang)? A quel punto, la bicicletta si bloccherebbe, così come rimarrebbe immobile anche se non caricassimo alcuna forza sui due pedali (Yin + Yin).

Per approfondire puoi leggere:

Stesso sintomo, cause differenti

La MTC è dunque un medico generico, che considera il corpo come l’unità inseparabile degli organi. Facciamo un esempio.

Uno scompenso cardiaco potrebbe essere derivato da funzioni epatiche alterate: un fegato in sofferenza per superlavoro può infatti giungere a scaricare sul cuore le scorie che produce (il fegato non dispone di spazio sufficiente allo smaltimento di un surplus di rifiuti, che è dunque costretto a riversare sul cuore).

Ma il responsabile del medesimo scompenso potrebbe anche essere lo stomaco: l’organo in questione, sotto sforzo per poter digerire una quantità eccessiva di cibi che non è più in grado di metabolizzare per mancanza di energia, potrebbe richiedere al cuore d’intervenire in suo aiuto. E il cuore, oltre a svolgere comunque il proprio compito, dovrebbe così aiutare lo stomaco a tornare al più presto possibile ai ritmi abituali di attività. Il muscolo cardiaco, insomma, sarebbe costretto a fare il doppio del lavoro consueto, stancandosi di conseguenza.

Perché possiamo affermarlo? Semplicemente perché il sangue che circola nel cuore circola anche negli altri organi del corpo. E, di fatto, il cuore non è che il capolinea di un intero sistema complesso, quello circolatorio.

Se ne desume che la soppressione di un sintomo evidente (ma anche erroneamente trascurabile) potrebbe causare un effetto negativo all’intero organismo, alterando gli equilibri che reggono il rapporto del KI dello Yang e dello Yin prestabilito dalla legge naturale.

Meridiani e Ki

Il pensiero medico cinese non considera l’individuo come un aggregato di miliardi di cellule visibili al microscopio, ma come un campo attraversato da flussi energetici invisibili che scorrono lungo itinerari precisi, i meridiani.

Si tratta di canali che, partendo dalla testa, giungono fino ai piedi, veicolando all’interno del corpo (ma talora anche al suo esterno) un certo tipo di energia o, secondo una espressione che prediligo, di vibrazione. Sono canali invisibili, e non soltanto a occhio nudo, ma anche a qualsiasi strumento, e dunque assai diversa sia dal sistema di vasi che assicura la circolazione sanguigna, sia dalla rete neuronale.

La vibrazione che li attraversa e che si convoglia attraverso di essi è detta da qualcuno “spirito” o “soffio vitale”, ma è un concetto molto difficile da spiegare a parole. È qualcosa che si sente, ma che non si vede. È una sensazione che possiamo percepire pur senza vedere e toccare nulla; come quando, entrando in una casa per la prima volta, può capitarci di provare istintivamente un senso di benessere o di disagio, secondo i casi.

L’energia vibrante KI, che non ha bisogno di nessuna sostanza nutritiva, svolge per la salute un ruolo altrettanto fondamentale del processo che è appannaggio dell’alimentazione. Perché è vero che noi siamo quello che mangiamo, ma siamo anche quello che avvertiamo a naso.

Per approfondire puoi leggere:

L'armonia di Yin e Yang

Secondo la MTC ogni problema di salute, interpretabile come un blocco o un rallentamento di delle funzioni di organi determinati del nostro corpo, nascono da uno squilibrio, da un eccesso di Yang o di Yin. La “retta via” è smarrita, e si deraglia perciò in altre direzioni.

Ciò che la MTC intende per armonia è espresso semplicemente da due parole, “mai eccedere”, ovvero sapersi mantenere nel “giusto mezzo” (中庸).

Se si vuole ottenere successo in alcunché o godere di buona salute, non dobbiamo mai compiere sforzi eccessivi, sprecando così tante energie KI visibili e invisibili e provocando in noi l’esaurimento fisico e mentale.

Ricordiamocene: quando pedaliamo in bicicletta, cosa dobbiamo fare se vogliamo procedere? Se applichiamo nello stesso istante una uguale pressione sui pedali, le ruote gireranno o no?

Il raffreddore in MTC

Ma parliamo adesso dell’armonia dello Yang e dello Yin nell’esperienza quotidiana, prendendo ad esempio il caso di un raffreddore.

Quando ero un bambino, almeno una volta all’anno “mi buscavo” – voglio dire: nessuno “mi passava” – un forte raffreddore, con tanto di tosse e febbre alta. Oggi sono in grado di comprendere che, quando capita una eventualità del genere, i virus stanno scatenando la loro azione violenta per ripristinare le funzionalità di un intestino sovraccarico, ma all’epoca non lo sapevo.

Com’è ovvio, mi sentivo debole (Yin), e perciò desideravo unicamente starmene a letto ben coperto in modo da accumulare calore (Yang), perché la febbre era alta ma avevo brividi di freddo (Yin: ricordiamoci che la malattia, essenzialmente una debolezza, è sempre un fenomeno Yin).

Mia madre mi preparava una bevanda caldissima (Yang) e molto amara (Yang). Per abbassare la febbre (Yang) mi poneva sulla fronte un impiastro di tofu fresco (Yin), in grado di assorbire il calore febbrile (diversamente dal ghiaccio, che invece lo blocca).

Quando la mia temperatura cominciava a calare, avvertivo un po’ di appetito. Allora mia madre mi preparava un po’ di riso ben cotto (Yang) e leggermente salato (Yang), oltre che ovviamente ben caldo (Yang). Seguendo questo trattamento, guarivo in 3-4 giorni senza postumi e senza assumere farmaci di sorta.

I fenomeni benigni che avevano luogo in questo modo erano inconfutabilmente manifestazioni visibili dell’energia KI.

Ma esisteva anche un altro fattore di guarigione, in questo caso invisibile, che mi garantiva che ce l’avrei fatta a riavermi presto. Era la presenza di mia madre, che vegliava su di me provvedendomi ogni cosa con grande amore (calore-Yang). Percepivo quel sentimento come una corrente tra me (debole: Yin) e lei (forte: Yang), quantunque mia madre fosse poco presente fisicamente perché doveva sbrigare molte altre faccende domestiche. Ora che ci penso, capisco che doveva trattarsi del KI che scorreva lungo i miei meridiani.

Mia madre era analfabeta, e non sapeva niente dello Yang e dello Yin.

Inoltre, per quanto si dica che la vitamina C rinforzi le difese immunitarie (e che dunque è un utile coadiuvante nella terapia sintomatica del raffreddore), non aveva mai minimamente pensato di farmi mangiare frutta o verdura fresca (senza nemmeno parlare del limone perché da noi in alta montagna, con 2 metri di neve durante l’inverno, non se ne poteva trovare di sicuro).

Aggiungo che dovevo bere molto calde (Yang) le tisane amarissime (Yang) che mi somministrava; era grazie a esse che potevo sudare copiosamente, in modo da far sfogare naturalmente la febbre.

Mia madre sapeva come vivere in armonia con la Natura, “rispettando” la legge Universale.


Ultimi commenti su La medicina tradizionale cinese: vivere in armonia con la natura per vivere in salute

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 24/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 24/02/2025

Articolo molto interessante per capire quanto la medicina tradizionale cinese sia utile per vivere in armonia cosa che sembra scontata ma più si è in equilibro con la natura più si vive meglio. Grazie per tutte le spiegazioni.

Gilia M.

Recensione del 05/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 05/02/2025

Sia la medicina tradizionale cinese che l'ayurveda mi piacciono molto proprio perché hanno un approccio naturale e olistico che accomuna tutti e tutto. Le trovo logiche e molto affini al mio modo di essere.

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