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La felicità è un punto di vista

Pubblicato 6 anni fa

La Redazione di Macrolibrarsi
Un team di esperti per promuovere la salute a 360 gradi

Cosa ti manca per essere felice?

Quando incontriamo qualcuno per strada che conosciamo lo salutiamo e gli chiediamo: “come stai?”. E se iniziassimo a chiederci l’un l’altro: “Sei felice?”. Proviamo a immaginare cosa succederebbe.

Indice dei contenuti:

Ma la felicità, dov’è?

Se riuscissimo a rispondere sinceramente alla domanda “Oggi sei felice?”, le nostre giornate assumerebbero un valore diverso. Vivremmo ogni istante ricordandoci di essere felici e non concentrati su aspetti meno importanti, come le scadenze, le cose da fare, gli oneri, le responsabilità.

Certo, tutto questo non si azzererebbe ma non sarebbe il focus delle nostre giornate e potremmo vivere i nostri doveri quotidiani come un mezzo per raggiungere quella felicità.

Ma la felicità, dov’è? Dove si trova? Chi può definire cos’è la vera felicità?

Se ci soffermiamo a pensare alla nostra vita, quanti attimi all’interno di una giornata ci sentiamo davvero felici? E questa felicità provata, dipende da ciò che abbiamo o da ciò che non abbiamo?

La felicità si impara

Si leggono storie pazzesche di persone che nel mondo sono riuscite a realizzare imprese apparentemente impossibili o che hanno saputo fare della loro vita un’opera d’arte.

E sapete qual è la cosa buffa? Che se una persona, una sola persona nel mondo è riuscita a realizzare qualcosa, allora ognuno di noi può fare lo stesso. Magari non la stessa cosa, ma può puntare dritto a realizzare i propri sogni.

Siamo troppo convinti di non essere portati per questo o per quello, limitandoci a vivere in quello che conosciamo come riconosciuto dall’esterno. Se tutto ciò ci rende felici, allora ben venga, ma se la felicità si affaccia poche volte alla finestra della nostra vita, allora è tempo di imparare la felicità.

E come si impara la felicità? Osserviamo un bambino, quando inizia a muovere i primi passi. Nessuno gli ha spiegato che deve puntare i suoi piedini, tirarsi su e muoversi, eppure istintivamente, inizia a farlo, anche osservando la realtà che ha attorno. È innato in lui il senso del movimento.

E per la felicità è la stessa cosa, è innata in ognuno di noi, è un modo di guardare la vita, di cogliere nei piccoli eventi quotidiani, un pizzico di felicità: un buongiorno, il sorriso regalato a un passante, una frase letta a caso, un sorso di birra in una giornata calda, una musica che culla, l’abbraccio di chi amiamo, la bellezza di un prato verde. Potrei continuare all’infinito.

Cosa ti manca per essere felice?

Ho letto un libro intitolato Cosa ti manca per essere felice?, la storia di una ballerina e pittrice che mi ha molto colpito. Simona Atzori racconta la sua esistenza ricca di amore, di traguardi raggiunti e sogni realizzati. Eppure, Simona nasce senza l’ausilio degli arti superiori, le braccia.

Esistono storie incredibili nel mondo che ci permettono di vedere la nostra stessa esistenza sotto un’ottica totalmente diversa, di accorgerci che non ci manca nulla per essere felici, anche se non abbiamo il partner dei nostri sogni, anche se viviamo un momento di difficoltà familiare o economica, anche se gli amici non sono poi così amici.

La felicità è una scelta, è il filtro che decidiamo di applicare alla nostra macchina fotografica che ogni giorno scatta e memorizza tutti i frame della nostra vita.


Ultimi commenti su La felicità è un punto di vista

Recensioni dei clienti

Gilia M.

Recensione del 10/06/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 10/06/2025

Rispondo nulla perché c'è di peggio al mondo, molto di peggio che essere nati in Italia, avere un lavoro, una famiglia, poter andare in vacanza, riuscire a pagare quel che c'è da pagare e magari prendersi uno sfizio ogni tanto. Spero che la felicità non sia vista come possedere uno yacht, perché questa è cupidigia.

Baristo T.

Recensione del 18/09/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 18/09/2024

E' indubbiamente un punto di vista perché molti pensano sia per se stessi ma io credo che sia verso gli altri che ci si sente più felici o comunque a me viene più facile. Mi spiego, sono più felice se faccio regali invece di riceverli. Sono molto felice se so che a qualcuno è andata bene una qualsiasi cosa, un viaggio, un traguardo vitale, un appuntamento, qualsiasi cosa veramente. Sono felice se sento i grilli frinire o gli uccellini cantare. Inoltre, credo che sia fortemente legata ad altri sentimenti negativi come la gelosia e soprattutto l'invidia. Si è gelosi di qualcosa di proprio, ma si invidia qualcosa che hanno gli altri. Una scemenza colossale! Se ho quello che ho è perché l'ho voluto io, mi piaceva, ne ero appunto felice, cosa mi interessa di quello che ha un'altra persona? La vuoi, fai in modo di averla, lavora, impegnati e vedrai che avrai le stesse cose degli altri, è tempo perso invidiare e non rende nemmeno felici!!!

Luisa L.

Recensione del 09/09/2018

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 09/09/2018

Ci voleva in questo momento la lettura di un articolo che mi facesse riflettere sulla felicità in cui non credo ma che perseguo. Forse è proprio vivere il momento, cogliere la pace e la bellezza dell'attimo , gioire per i figli e per i loro successi.

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