La febbre fa bene
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7 anni fa
“Ho paura della febbre!” Quanti hanno sentito aleggiare su di sé questo spauracchio? E in particolare quanti sono stati sottoposti a pratiche per ridurre la febbre ogni volta che si fosse presentata?
La medicina convenzionale ha instillato questa paura nella psiche collettiva e la gran parte della popolazione percepisce la febbre come una malattia pericolosa, da sopprimere prima possibile.
Purtroppo si è tralasciato di informare le persone sul fatto che la febbre non sia una malattia, men che meno da sopprimere, ma uno strumento di difesa del nostro organismo che, attraverso il meccanismo di innalzamento della temperatura, rende l'ambiente corporeo inospitale agli agenti infettivi che hanno colonizzato l'organismo.
Eccetto che in casi selezionati, la febbre è un meccanismo che non va soppresso, ma va osservato nel suo andamento e favorito nel suo decorso, magari alleviando il sintomo ma non sopprimendolo, tenendo informato il proprio medico di fiducia circa l'andamento della situazione clinica.
In caso di convulsioni febbrili, febbre alta che non migliora oltre le 72 ore, pupille dilatate, vomito o diarrea profusi con conseguente disidratazione oppure in caso di difficoltà respiratorie è sempre utile richiedere l'intervento medico.
Spesso si è spaventati da alcune informazioni, come ad esempio il fatto che, se non soppressa, la febbre può portare a convulsioni e danni al cervello, ma raramente la temperatura corporea riesce a superare i 41°C per cui questi eventi risultano assai improbabili.
Questi casi eccezionali possono essere evitati se si seguono le comuni norme di igiene, ovvero: come una costante idratazione, un’alimentazione leggera a base di cibi vegetali crudi e cotti (meglio se al vapore), l'abolizione degli zuccheri semplici tipo succhi di frutta e dolciumi e di latte e/o derivati.
Molti studi hanno dimostrato che la febbre aumenta la risposta immunitaria stimolando la mobilità e l’attività dei globuli bianchi, che svolgono il compito di disattivare batteri, virus e di rimuovere le cellule danneggiate.
La febbre innesca una sequenza complessa di attività immunitarie: le proprietà antivirali e antibatteriche dell’interferone endogeno aumentano in presenza di febbre; l'innalzamento della temperatura promuove un maggior immagazzinamento del ferro nel fegato, ostacolando ulteriormente il moltiplicarsi dei batteri.
Alcuni studi su febbri indotte artificialmente negli animali da laboratorio, affetti da malattia, hanno dimostrato che temperature elevate favoriscono la sopravvivenza, mentre le temperature soppresse artificialmente aumentano il tasso di mortalità.