L'uomo sulla via della sessualità sacra
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4 anni fa
Leggi l'introduzione del libro "L'Amante Tantrico" di Jacques Ferber
Questo testo illustra il percorso della sessualità maschile, in modo tantrico, ovvero secondo un approccio che unisce spiritualità e sessualità attraverso un vero rapporto con la donna.
Il tantra è un sistema spirituale che si è sviluppato inizialmente in India e si è diffuso nella seconda metà del XX secolo in Occidente, dove ha trovato un'eco favorevole [ed è divenuto noto come neo-tantra].
Il tantra considera l'energia sessuale come l'energia della vita per eccellenza e l'unione sessuale è vissuta come un mezzo per raggiungere l'unione cosmica, per superare la dualità insita nel nostro mondo, e quindi accedere al divino.
Al di là delle credenze religiose il tantra ha proposto un insieme di pratiche, uno yoga che si pratica in coppia, fra uomo e donna; l'uomo rappresenta il principio maschile, il dio Shiva, e la donna il principio femminile, la dea Shakti.
Tuttavia, questo libro non è un'opera sul tantra. Parla della sessualità dell'uomo sul sentiero tantrico, non del tantra in generale, delle sue origini, dei suoi principi, o degli esercizi tantrici che possono essere praticati da soli o in coppia. Il lettore interessato, desideroso di approfondire questi argomenti, troverà a fine libro una bibliografia comprendente molti testi che illustrano il tantra.
Tuttavia, quest'opera è tantrica nello spirito, in quanto pone l'esperienza, la sensualità in tutte le sue dimensioni e la relazione come percorso privilegiato verso il divino.
La sua scrittura è iniziata semplicemente come uno scambio di e-mail e come risposta a una aspettativa che percepivo presente negli uomini, e alla quale la maggior parte degli scritti sul tantra non sembrava rispondere direttamente.
La domanda posta qui è semplice: cosa succede nell'uomo, nella sua mente, nel suo cuore e nel suo corpo, quando è in relazione con la donna, e come può superare le proprie difficoltà, aprire il cuore e l'anima, per ottenere un maggiore piacere, per raggiungere addirittura l'unione estatica.
Quest'opera è stata scritta inizialmente a partire dalla mia esperienza: tutto ciò che è qui espresso l'ho vissuto, l'ho sentito all'interno del mio essere anche se questa sensazione non è durata molto a lungo, ossia ne ho avuto la visione, anche se talvolta è stata fugace. Ho anche letto molto, ascoltato parecchio i maestri spirituali, gli operatori del tantra e soprattutto gli uomini e le donne che mi circondavano. È a partire da questa miscela di esperienze, di letture e di ascolti che sono riuscito a scrivere questo libro, liberando una parte di me stesso e mettendomi a nudo.
Affinché si capisca che parlo dal punto di vista di un uomo, userò spesso il "noi" per indicare "noi uomini".
Noi uomini, quindi, a volte abbiamo l'impressione di conoscerci bene e soprattutto di conoscere il nostro pene pensando di aver esaminato tutta la sessualità. In realtà, non è affatto così.
Noi disponiamo, spesso senza saperlo, di un potere di dare piacere e amore notevole, di una vera e propria centrale nucleare estatica; ma questo rimane invisibile alla maggior parte di noi. Viviamo senza renderci conto delle incredibili potenzialità del nostro essere, rimaniamo bloccati in schemi biologici e culturali che si sono integrati in noi in modo tale che li consideriamo nostri. E questo vale particolarmente per la sessualità.
Dopo secoli di puritanismo e di costrizioni, gli anni Settanta del Novecento hanno aperto la porta alla liberazione sessuale che ha provocato eccessi che talvolta si sono sfortunatamente rivelati altrettanto deleteri della precedente repressione.
Ognuno ha cercato di uscire dalle strutture troppo rigide dell'epoca passata, ma senza tener conto dell'altro. Alcuni ne hanno persino approfittato per "farsi una ragazza dopo l'altra" sotto la copertura della liberazione.
Il tantra rifiuta sia il puritanismo che la deriva licenziosa al fine di vivere il rapporto con coscienza, per unire sesso, cuore e mente in una danza gioiosa in cui la forza dell'essere e dell'abbandono alla vita si mescolano.
Sono le nozze alchemiche tra il maschile e il femminile, sia all'interno che all'esterno di sé, l'incontro tra l'uomo e la donna che simboleggia l'unione dei principi maschile e femminile. La sessualità, per il tantra, è allo stesso tempo la base, la fonte della nostra energia vitale, ma anche ciò che è trasceso dalla relazione, ciò che viene trasformato dalla coscienza.
Scrivendo il paragrafo precedente, mi sono reso conto che questo genere di frasi, qualche anno fa, mi avrebbero lasciato completamente indifferente. Pensavo che questo tipo di discorsi fosse solo, nella migliore delle ipotesi, un insieme di parole con una portata poetica ma senza un significato reale.
Invece corrisponde a un'esperienza che tutti possono fare e di cui si può percepire il significato soltanto dopo averla assaporata.
Per dare un'immagine, possiamo dire che la sessualità tantrica sta alla sessualità ordinaria come un pasto in un ristorante a tre stelle sta al fast food. In entrambi i casi, mangiamo e ci rifocilliamo. Ma allo stesso tempo, sono due cose completamente diverse.
Forse nell'ambito sessuale, per tutta la vita avete mangiato soltanto ai fast food, senza aver assaggiato l'alta cucina. Rallegratevi, tutto può cambiare. Se qualche volta nella vostra vita avete oltrepassato per caso la porta di un ottimo ristorante, ma senza conoscerne realmente l'indirizzo e senza potervi ritornare, ovvero se avete gustato per caso la magia della sessualità spirituale, questo libro vi aiuterà a mettervi nello stato mentale necessario per poter riscoprire coscientemente la magia della sensualità a tre stelle. Inoltre, in campo sessuale, a differenza della gastronomia, l'ottimo ristorante, cioè la sessualità tantrica, non costa più del fast food, perché tutto quello che occorre si trova già dentro di noi!
Quest'opera ha lo scopo di rendere ogni uomo un amante tantrico, vale a dire un uomo potente in relazione al suo partner e in relazione a se stesso, affinché possa assaporare i frutti dell'estasi. Ma attenzione, essere un amante tantrico non significa diventare un semplice animale in grado di assicurare delle prestazioni. Sarebbe un modo molto unilaterale di vedere le cose e in contrasto con lo spirito di questo libro.
Qui si tratta di comprendere che l'amante tantrico è un "amante divino", vissuto come un'alleanza che esiste tra "amante", un uomo che è in armonia con la sua virilità, e "divino", che qui fa rima con femminino, il potere di relazione e di accoglienza, fonte e origine della vita, e non di dominio, controllo e prestazioni.
L'amante tantrico è prima di tutto un amante, ovvero un uomo innamorato, pieno di desiderio e in relazione con la sua partner. L'amante è l'uomo che ama la donna in quel che ha di più prezioso, che è appassionatamente in sintonia con ciò che lei desidera e che la appaga, che è a lei interamente presente e accoglie con amore il dono di sé che questa donna gli fa, offrendogli la parte più segreta e più sacra di se stessa. L'amante è anche piacere, il piacere della festa dei sensi, del potere virile che si percepisce nel membro e nei reni, e questo piacere si esprime nell'incontro con la donna.
Ma nel concetto tantrico c'è qualcos'altro di diverso dall'incontro dei corpi o dall'incontro inconsapevole dei cuori. C'è anche una sensazione iniziale, spesso inconscia nell'uomo, che il desiderio che lo spinge verso la donna, che lo porta verso questo incontro, riguardi qualcosa che va al di là di lui. Egli sente profondamente dentro di sé che la donna costituisce la seconda metà della storia, la seconda metà dell'Uno e che, insieme, lui e lei possono raggiungere l'unione, l'Uno.
Ma come si diventa un "amante tantrico"?
Prima di tutto si tratta di un atteggiamento interiore, fondato su due principi di base: forza e relazione, la cui sintesi forma la presenza. Questi principi si manifestano sotto forma di due processi: da una parte il recupero della propria forza virile da cui si potrebbe essere stati esclusi e dall'altra l'apertura al femminile, alla relazione, all'ascolto, all'apertura del cuore, al lasciarsi andare, all'abbandono. Quindi si tratta di associare abilmente la forza virile, maschile, che è quella del coraggio, della vitalità, dell'audacia, del leone selvaggio, con il rapporto che è ascolto, apertura del cuore, sensibilità verso l'altro.
Si tratta quindi di un matrimonio tra yang (principio maschile) e yin (principio femminile), di cui la nozione di "presenza" è forse la sintesi migliore.
L'uomo è presente alla sua compagna quando si trova sia nella potenza virile che nell'ascolto, quando si apre alla sua forza mascolina mentre segue il ritmo della sua compagna, rimanendo collegato al suo cuore.
Allora avviene un'alchimia: la donna si arrende alla sua femminilità, che è apertura e accoglienza, rendendo così l'uomo ancora più virile; e quest'ultimo, penetrandola con il suo amore e vigore, la rende ancora più donna. In questo modo, entrambi si polarizzano e diventano in misura sempre maggiore uomo e donna. Essi abbandonano progressivamente gli abiti del loro ego, del loro io, per indossare la pelle degli archetipi maschile e femminile, di Shiva e di Shakti nella mitologia tantrica.
Così, da questo incontro di opposti nasce l'unione che trasporta l'uomo e la donna verso il paese divino che è qui e ora e contemporaneamente altrove, in un altro spazio, in un altro tempo. Unendosi, diventano Dio, o più precisamente celebrano e vivono la presenza divina in se stessi.
L'atto d'amore diventa praticamente un rituale religioso, in cui si può fare l'esperienza del divino, cioè qualcosa di più grande di noi stessi, che va oltre i limiti dell'io e della coscienza ordinaria.
Non c'è bisogno di un sacerdote, non c'è bisogno di un intercessore, non c'è bisogno di avere la fede, perché si può fare questa esperienza spirituale direttamente.
A tutto questo, l'uomo non è ben preparato a causa di una spinta biologica e sociale che lo induce a cercare rapidamente la propria soddisfazione o quella della sua partner. Dovrà apprendere qualche tecnica, ma soprattutto disfarsi di un insieme di abitudini mentali, di procedure automatiche derivanti da condizionamenti inconsci.
D'altra parte, con lo sviluppo del femminismo, un certo numero di uomini ha confuso la potenza con la violenza. Per non essere gli stupratori o i rozzi che le proteste femminili hanno giustamente denunciato, hanno interiorizzato queste rivendicazioni e preferito castrarsi psichicamente piuttosto che essere accusati di comportarsi da "macho". Per loro si tratta quindi di ritrovare il sentiero della potenza che corrisponde alla loro polarità, rimanendo però centrati nel cuore.
Indubbiamente, anche se tutti gli uomini possono diventare amanti tantrici, dato che si tratta di qualità radicate in ciascuno di noi, c'è bisogno di un po' di allenamento e di pratica, come per suonare uno strumento musicale o per praticare uno sport. Possiamo correre, saltare e calciare un pallone, eppure bisogna praticare la corsa, il salto e i giochi con la palla per raggiungere una certa padronanza in ognuno di questi settori.
Allo stesso tempo, nell'ambito del tantrismo, non c'è niente di veramente particolare "da fare", poiché tutti possediamo già quest'arte dentro di noi. Per un uomo, si tratta prima di tutto di connettersi all'altro e con se stesso in modo corretto, di abbandonarsi alla propria polarità, rimanendo in relazione con la propria partner e, soprattutto, lasciando andare ogni giudizio e le paure legate all'atto sessuale.
Le tecniche tantriche sono prima di tutto delle "non-tecniche", poiché consistono generalmente nel vivere semplicemente il momento con consapevolezza e nel lasciarsi trasportare coscientemente dall'energia della Vita.
Sono stato iniziato alle pratiche tantriche, le quali hanno trovato molta risonanza in me e mi hanno aiutato a trasformarmi in profondità. Quindi ho scritto questo libro pensando ai miei fratelli maschi, dando loro tutto ciò che mi sarebbe piaciuto sapere prima, tutto ciò che cercavo disperatamente e a cui avevo finito quasi per non credere più. Ci ho messo tutte le mie esperienze, tutte le mie conoscenze, tutto il mio cuore.
So che il percorso è difficile e pieno di ostacoli, ma allo stesso tempo, il risultato è prodigioso, senza paragoni rispetto a quello che stavo vivendo prima.
Per proseguire in questo percorso ci sono alcune tecniche, qualche "ricetta miracolosa", degli "utili strumenti", come dicono i buddhisti, alcuni dei quali saranno presentati in questo libro. Ma queste ricette non devono essere prese per più di quello che sono. Sono solo punti di appoggio di cui è sempre meglio seguire lo spirito piuttosto che la lettera, e non delle procedure da seguire alla cieca.
In questo campo, il vostro sentire è sovrano, e dovrete cercare di fidarvi sempre di più della vostra "bussola interiore", di ciò che vi guida dall'interno.
Perché le ricette non bastano: se il maschile, lo yang, ama i metodi, lo yin non ne riconosce nessuno. Così, se le tecniche possono aiutare la parte yang che è in noi, esse non avranno alcun effetto su quella parte femminile che esiste dentro di noi e quindi resteranno completamente impotenti a unire il maschile e il femminile in noi. Dunque bisognerà andare oltre e cercare di apprendere lo stato d'animo basato sulla presenza e sulla sensazione, sul rispetto e la non mentalizzazione, sull'accoglienza espressa dalla potenza.
Quest'opera è quindi sia una testimonianza (quella di un uomo che si è aperto alla sessualità sacra) sia al tempo stesso una descrizione degli atteggiamenti interiori da sviluppare per diventare veramente un amante tantrico, un uomo in carne e ossa, ben ancorato nella sua polarità, nella sua relazione con la donna.
Questo testo, anche se rivolto principalmente agli uomini, in effetti può essere molto benefico per le donne che spesso sentono in questo approccio ciò che hanno sempre desiderato, ma che non hanno mai ottenuto.
Diverse donne hanno letto questo libro in varie fasi del suo sviluppo e mi hanno tutte sostenuto. Mi hanno detto che ciò ha permesso loro di capire meglio gli uomini e di valutare meglio la distanza che le separa da loro; inoltre ha aperto le porte a una sessualità in cui hanno un ruolo a pieno titolo.
Le donne conducono l'uomo nel loro giardino, guidano i passi del desiderio. Quasi intuitivamente, sanno che gli abbracci e le carezze sono segni di un aspetto sacro, che il cuore si apre quando il corpo vibra, e che esso vibra quando il loro amante è realmente presente a loro, quando è attento e all'ascolto di ciò che accade tra loro, rimanendo allo stesso tempo nel pieno della sua potenza virile.
L'atto d'amore viene allora illuminato dal cuore, collegandoci alla fonte dell'esistenza, alla luce del sacro, al tutto, all'infinito... In tal modo esse sentono che questa è la loro via naturale, che è qui che si trova il vero sentiero dell'unione, l'essenza della sessualità sacra.