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L'origine dei dolori al collo e come sconfiggerli

Pubblicato 5 anni fa

Leggi l'introduzione di "Liberati dai Dolori al Collo" di Heike Höfler e scopri da dove vengono le tensioni che percepisci a collo, spalle e schiena

Tutti noi viviamo in un'epoca caratterizzata dalla mancanza di attività fisica regolare e da movimenti sempre uguali che ripetiamo ed eseguiamo in modo meccanico. Questo non riguarda solo coloro che svolgono un lavoro sedentario alla scrivania davanti a un computer, ma anche il parrucchiere, il dentista, l'elettricista, il muratore, il cassiere del supermercato e persino la casalinga, sebbene quest'ultima sia in continuo movimento.

Ciascuno di noi, nel corso della propria vita, ha sviluppato un proprio atteggiamento posturale con il quale ripete degli schemi motori sempre uguali, in modo automatico e senza rendersene conto. Questi movimenti però, se scorretti, causano nel tempo l'insorgenza di tensioni muscolari e disturbi all'apparato motorio.

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Indice dei contenuti:

"Tech-neck" o sindrome da smartphone, la nuova piaga?

Sapete qual è stata nel 2015 la parola dell'anno nel linguaggio giovanile in Germania? "Smombie", dall'unione delle parole smartphone e zombie.

Ai giorni nostri è la norma vedere ovunque giovani e meno giovani, seduti o in piedi, che passano ore a fissare lo schermo dello smartphone, il quale insieme al tablet non è più un semplice strumento d'uso comune, ma è entrato a far parte della nostra vita, onnipresente, in ogni luogo e situazione. È consuetudine curvare la schiena e tenere la testa china quando navighiamo in internet, usiamo Facebook e WhatsApp, leggiamo l'ultima notizia, controlliamo e inviamo messaggi.

Leggere, scrivere, chattare, giocare: facciamo tutto questo in una postura innaturale e deleteria per il corpo, perché si tratta di una posizione che muscoli, dischi intervertebrali e articolazioni del rachide cervicale non riescono a sostenere nel tempo.

Perché tenere la testa china sullo smartphone è così dannoso? Il motivo è che si assume una postura innaturale, una posizione scorretta e deleteria non temporanea, bensì destinata a durare per molto tempo e che comprime e sovraccarica le strutture delle zone interessate: oltre ai tessuti muscolari e fibrosi, anche i vasi sanguigni, i nervi e le articolazioni vertebrali. La loro flessibilità viene compromessa e le vertebre cervicali si irrigidiscono.

La nostra testa pesa circa 5-7 kg e in posizione eretta è il rachide cervicale a sostenerla. Quanto più la testa è inclinata in avanti, tanto maggiore è il carico che graverà sui corpi vertebrali.

I muscoli delle spalle lottano costantemente contro la forza di gravità per impedire alla testa di cadere in avanti, venendo così sottoposti a uno stress permanente. Se l'inclinazione in avanti è di 15 gradi, devono reggere 12 kg, se è di 45 gradi, sono molti di più, circa 25. Il peso a carico delle spalle e del rachide cervicale supera quello di una cassa piena di bottiglie d'acqua!

Tale condizione si complica ulteriormente perché la parte superiore del rachide cervicale, oltre a essere inclinata, viene spesso protesa e allungata, che è la posizione che assumiamo quando osserviamo qualcosa vicino a noi.

La testa viene poi tendenzialmente incassata nelle spalle, causando un piegamento della nuca. I vasi sanguigni, soprattutto le due arterie vertebrali, vengono compressi e possono impedire l'apporto di ossigeno alla testa. Le fibre muscolari dei piccoli muscoli della nuca si accorciano e diventano fonte di dolori. I muscoli accorciati, inoltre, tirano sull'atlante, la prima vertebra cervicale, provocando una contrattura cronica della zona occipitale e delle altre articolazioni del rachide cervicale.

Trascorrere molto tempo curvi a fissare un device è un vero e proprio veleno per il collo e il rachide cervicale. A medio e lungo termine ciò provoca tensioni muscolari e segni di usura nelle articolazioni vertebrali.

Le conseguenze più comuni di questa posizione errata della testa non sono solo un avvallamento in avanti del collo e la deformazione delle articolazioni del rachide cervicale, di quelle più alte e della settima, ma anche l'incurvamento delle spalle e una lordosi.

Prevenire è meglio che curare

Negli ultimi anni è stato registrato un aumento smodato di malattie e disturbi legati all'utilizzo disarmonico del nostro apparato motorio. Essi non si manifestano improvvisamente, bensì in modo graduale, e da appena percettibili diventano sempre più evidenti.

La prevenzione aiuta a evitare danni permanenti.

È importante agire prima di accusare i primi dolori all'apparato motorio. Qualora questi fossero già presenti, si tratta di ripristinare l'equilibrio muscolare con degli esercizi mirati, distendendo e rilassando i singoli gruppi muscolari da un lato e rinforzando le parti del corpo più indebolite dall'altro. Solo in questo modo corpi vertebrali, articolazioni, legamenti e dischi intervertebrali possono essere protetti, alleviati e curati.

La prima causa a cui pensano molte persone che soffrono di dolori al collo sono i dischi intervertebrali, ma i medici specializzati in questo tipo di disturbi riconoscono già da tempo che la vera origine dei dolori al collo e alla schiena sono le tensioni muscolari.

Come sviluppare la consapevolezza corporea

Le prime disfunzioni si presentano già negli anni della scuola, perché è da questo momento che il bambino è costretto per ore su sedie spesso inadeguate e trascorre gran parte del tempo libero davanti alla TV o al PC.

Il pericolo che i disturbi muscolari e articolari si manifestino ulteriormente e portino a problemi di più ampia portata continua nell'età adulta. Per questo motivo i soli esercizi non possono bastare. Dobbiamo sviluppare la percezione corporea e una consapevolezza che ci permettano di riconoscere una postura scorretta e di proteggere la colonna vertebrale da disequilibri e contratture.

Negli ultimi decenni, caratterizzati dalla sempre più ampia diffusione del computer in uffici, negozi, scuole e università, sono cresciuti in misura esponenziale i disturbi e i problemi legati soprattutto al rachide cervicale. Quasi tutti coloro che per anni hanno lavorato con un computer o a una scrivania accusano dolori al collo, ma non sono gli unici.

Nell'era digitale di smartphone e tablet, che nel frattempo hanno soppiantato lo schermo grande del PC, i problemi al collo insorgono spesso già negli anni della scuola. I medici e gli specialisti della colonna vertebrale affermano: "Il tech-neck è la nuova piaga nazionale".

I bambini manifestano spesso una dipendenza da smartphone quando passano ore a fissarne lo schermo con una postura estremamente scorretta, che sottopone i muscoli della nuca a stress eccessivo e le vertebre a un carico di peso maggiore.

Quanto prima apprendiamo i movimenti adeguati e una postura che salvaguardi la colonna vertebrale alla scrivania, alla postazione di lavoro e nel tempo libero, tanto più facile sarà prevenire dolori e malattie da usura.

La ginnastica come migliore medicina

I medici e gli ortopedici non sempre hanno tempo a sufficienza per spiegare in dettaglio ai pazienti da quali esercizi possono trarre beneficio. Loro stessi non sempre conoscono tutti i tipi di trattamento possibili. I suggerimenti in questo libro vogliono quindi essere un supporto per medici, pazienti e, naturalmente, anche per fisioterapisti e personal trainer.

I disturbi alla colonna vertebrale, in particolare al rachide cervicale, sono sempre più frequenti. Spetta a voi contrastarli!

Un peso sul collo

Il rachide cervicale è la zona più vulnerabile della colonna vertebrale perché, oltre a esserne la parte più delicata e mobile, subisce il peso del nostro stato di ansia e stress.

Quando siamo troppo "carichi", stressati o arrabbiati, automaticamente ci irrigidiamo nella zona delle spalle e della nuca e la teniamo in tensione. Non contraiamo solo i muscoli, bensì spesso portiamo troppo in avanti il rachide cervicale.

Se, al contrario, siamo tristi o avviliti, lasciamo andare questa zona senza una sana tensione, i muscoli del collo diventano deboli, così come gli addominali, e non costituiscono più il sostegno necessario.

Più attività fisica per un maggiore benessere

È giunto il momento di fare qualcosa per il collo e il rachide cervicale, subito e in modo regolare! In questo libro troverete tutti gli esercizi di cui avete bisogno.

Ritagliatevi degli spazi nel tempo libero, anche solo cinque minuti, e scegliete due o tre esercizi per il benessere vostro e della colonna vertebrale. Alla postazione di lavoro abituatevi a inserire delle brevi pause da dedicare all'attività fisica.

Quanto più regolare e frequente sarà la vostra attività fisica, tanto prima ne trarrete giovamento per il rachide cervicale, la testa (se per esempio soffrite di cefalea), la concentrazione, le prestazioni fisiche e mentali.

Un esercizio costante migliorerà il vostro benessere generale.


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