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L’importanza di conoscere la propria acqua e di valorizzarla attraverso la filtrazione ceramica

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 3 anni fa

Quanto conosci la tua acqua? Sai da dove proviene e che tragitto ha fatto per arrivare al tuo rubinetto? Ogni acqua è unica, a seconda del percorso da essa compiuto. Attraverso la filtrazione ceramica è possibile depurare l’acqua mantenendone le caratteristiche di unicità derivanti dal territorio, eliminando soltanto le sostanze indesiderate.

La carta d’identità dell’acqua

Ogni acqua è diversa e ha delle caratteristiche uniche, tanto che si potrebbe immaginare che ciascuna acqua abbia una propria carta d’identità. Questo documento potrebbe descriverne la provenienza, la tipologia di percorso fatto per giungere al nostro bicchiere e le caratteristiche chimiche e chimico-fisiche (ad esempio il valore del residuo fisso e del pH, oltre che la presenza marcata di un determinato sale minerale). In realtà oggi esiste già un documento che in parte fornisce le informazioni sopra descritte: l’etichetta delle acque imbottigliate. Attraverso le informazioni contenute in etichetta è possibile
infatti classificare le acque in base:
- ai sali minerali contenuti (residuo fisso o residuo secco)

Minimamente mineralizzateResiduo fisso <50mg/l
OligomineraliResiduo fisso <500mg/l
Mineralizzate500mg
Ricche di sali mineraliResiduo fisso >1500mg/l


- alla composizione salina, e la presenza caratterizzante di uno o più sali minerali.

BicarbonateAnione HCO3->600mg/l
SolfateAnione SO4- ->200mg/l
ClorurateAnione Cl->200mg/l
FluorurateAnione F->4mg/l
SodicheCatione NA+>200mg/l
CalcicheCatione CA++>150mg/l
MagnesiacheCatione Mg++>50mg/l
FerruginoseCatione Fe++>1mg/l


Ad esempio: un’acqua potrà essere Minerale, con una presenze caratterizzante di Calcio e Magnesio e quindi Calcica e Magnesiaca ed un pH di 7,5 e quindi leggermente basica. E per quanto riguarda l’acqua del rubinetto? Dove è possibile reperire queste informazioni? Una prima possibilità potrebbe essere quella di effettuarne un prelievo e di farla analizzare da un laboratorio che si occupa di analisi dell’acqua, il che è però generalmente abbastanza costoso, soprattutto se si vogliono testare un buon numero di sostanze. Un’altra possibilità per le acque controllate (di acquedotto) è di verificare i risultati delle analisi dell’acqua sulla bolletta, oppure sul sito web dell’azienda che eroga il servizio di acqua potabile.

In questo secondo caso, le analisi pubblicate saranno un po’ più imprecise rispetto a quelle del primo caso, per tre motivi:

  • diversa fonte di provenienza (l’acqua analizzata non sarà quella che esce dal rubinetto, ma da
    punti di prelievo diversi)
  • distanza dal punto di prelievo del campione d’acqua rispetto al nostro rubinetto(maggiore
    questa sarà e probabilmente maggiore sarà l’imprecisione del dato)
  • tempo intercorso dal momento in cui sono state effettuate le analisi, considerando che l’acqua cambia nel tempo

Nonostante ciò, affidarsi alle analisi pubblicate e messe a disposizione dalle società dell’acqua potabile e dagli enti locali, è però un buon inizio per conoscere la propria acqua.

Depurare l’acqua preservandone le caratteristiche distintive di unicità

Abbiamo visto che ogni acqua ha le sue caratteristiche chimiche e chimico fisiche e che
conoscendo la propria acqua è possibile apprezzarne questa eterogeneità legata al territorio. Tuttavia ancora oggi molte persone preferiscono acquistare l'acqua di bottiglia, l’Italia è ai primi posti al mondo per consumo pro capite di acqua imbottigliata (più di 200 Lt/pro capite annui) e le motivazioni, oltre che alla mancanza di cultura sull’acqua, sono in realtà da ricercare principalmente nella qualità dell’acqua disponibile. L’acqua del rubinetto, infatti, molto di
frequente non è buona, ad esempio ha problemi di cattivo gusto e cattivo odore legati al Cloro oppure contiene delle micro particelle indesiderate veicolate o causate dalle tubazioni, come metalli pesanti, sedimenti ed impurità.
Con un filtro per acqua in ceramica e carbone vegetale è possibile rendere buona l’acqua del rubinetto andando a rimuovere soltanto le sostanze indesiderate. La ceramica infatti agisce come filtro meccanico grazie alla sua micro porosità, rimuovendo sedimenti ed impurità, batteri patogeni e micro plastiche; secondariamente il carbone attivo pressato di origine vegetale, grazie alle sue proprietà assorbenti, trattiene metalli pesanti, residui
di chimica e Cloro.
Questo tipo di filtri, molto efficaci nella rimozione delle sostanze non desiderate, ha l’ulteriore caratteristica di non rimuovere i sali minerali che abbiamo visto in precedenza rappresentare la carta d’identità dell’acqua (caratterizzandone la degustazione e le proprietà nutrizionali) e che sono salutari per il nostro organismo.

Conclusione

Conoscere la propria acqua è importante: documentarsi e fare ricerche è un approccio indispensabile in questa epoca e va applicato anche al mondo dell’acqua. Di eguale importanza è poi avere la possibilità di usufruire di un’acqua buona, depurata dalle sostanze contaminanti, preservando però i sali minerali. Infine saper raccontare la propria acqua (e non solo il vino!), durante una cena con famigliari ed amici non sarebbe bello?


Ultimi commenti su L’importanza di conoscere la propria acqua e di valorizzarla attraverso la filtrazione ceramica

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 22/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/02/2025

Ho fatto analizzare le acque di casa mia, sia quella del rubinetto sia quel pozzo e alla fine è risultato che quella del pozzo è simile alla famosa acqua in bottiglia blu con poco sodio, ma abbiamo messo lo stesso un dolcificatore centralizzato per tutto l'impianto interno e un filtro per quello esterno. Mi piacerebbe provare questo metodo invece per l'acqua da bere.

Gilia M.

Recensione del 03/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 03/02/2025

Ho avuto modo di sperimentare quanto sia diversa l'acqua trattata con la filtrazione a ceramica, in particolare con quella a ricaduta a casa di amici e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, sembra addirittura più ricca, fresca, non saprei come descriverla ma è diversa sicuramente da quella diretta dell'acquedotto.

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