L'esperienza emozionale correttiva
Pubblicato
3 anni fa
Leggi un estratto da "Le Chiavi Aromatiche" di Sandra Perini e scopri la magia degli aromi
L'espressione "esperienza emozionale correttiva" è stata introdotta dallo psicanalista Franz Alexander (1946) per indicare il principio attraverso il quale il paziente, per essere aiutato, deve fare esperienze emotive concrete che gli permettano di riparare l'influenza traumatica di esperienze negative precedenti.
Il processo di riparazione avviene attraverso un "insight": l'esperienza folgorante di poter vedere chiaramente dentro una situazione, o dentro se stessi.
L'avere emotivamente e psichicamente una percezione netta e un'intuizione immediata di eventi interni ed esterni permette di accendere la luce sulle zone d'ombra, di vederle sotto una nuova dimensione e poter favorire un comportamento costruttivo.
Produce ciò che si definisce "effetto scoperta", che consente di modificare la prospettiva e porta a vedere la realtà in maniera diversa sia nel modo di sentire che nel modo di percepire. Inoltre, consente un vero e proprio processo di cambiamento sulle azioni che la persona compie per gestire la propria vita quotidiana.
La miscela aromatica può portare immagini, sollecitare emozioni, insinuare dubbi, scalfire credenze negative, associare pensieri e ricordi che trasformano il panorama esistenziale. E allora il cambiamento si innesta e diventa inevitabile.
L'inalazione di un olio essenziale (chiave aromatica), avendo accesso diretto alla nostra biblioteca emozionale interiore, favorisce esperienze emozionali correttive.
Immaginiamo di essere una chiave aromatica, immaginiamo che i colori e la forma di questa goccia aromatica siano caratterizzati dalla composizione chimica e dal simbolo della pianta:
- una molecola di rosmarino la immagino come una chiave antica, solida, diretta;
- per il mandarino immagino una chiave con nastrini colorati, che si distrae ogni tanto, come i bambini;
- un ylang ylang avrà gingilli sfarzosi attaccati.
Essa inizia il suo percorso... Lento, moderato, veloce... Supera ostacoli, e giunge a un atrio dove ci sono molte porte... Ne aprirà una. Ogni chiave ha la sua serratura e ogni serratura apre una porzione del Giardino interiore e lì si avranno immagini specifiche di quella zolla di terreno: se è rigoglioso o arido, da coltivare, da irrigare, o eventualmente se sono presenti le rovine del trauma.
Se il mandarino evocasse in tale senso immagini spiacevoli, immagini dolorose, è probabile che ci sia una disarmonia con gli affetti primari, a volte con la figura materna. Il mandarino evoca gli abbracci materni e il bisogno di contatto fisico.
Al test olfattivo della chiave aromatica Vaniglia-Mandarino, Giulia rimane in apnea molti secondi e scoppia in un pianto all'inizio sommesso poi carico di dolore, stupore e colpa. Le si palesa il ricordo della madre che le canta una canzone prima di addormentarsi, Giulia aveva cinque anni e aveva paura dei mostri. Quella mamma, che la coccolava e che ora invece era relegata nella stanza delle accuse e delle contraddizioni della sua adolescenza ribelle. La madre criticata, insultata, ora si infrange come un'onda lieve sulla sabbia del ricordo... La mamma sufficientemente buona è ancora viva dentro di lei e ora è possibile ricontattarla.
Il sentire consente di accedere direttamente all'immaginazione "in me imago agere", se lo puoi immaginare lo puoi anche affrontare, anzi l'hai già affrontato.
Nessun evento è insormontabile se lo possiamo pensare e percepire con i sensi.
L'olio essenziale sollecita le forze di guarigione della persona affinché venga ripristinata la forza vitale interiore, in modo da attivare comportamenti correttivi.
L'olio essenziale a volte è un'epifania di sensazioni ed emozioni sopite, altre volte è un contenitore di sicurezza del "tutto troppo". Provoca un "effetto scoperta" che consente alla persona di intuire in maniera nuova la propria situazione e trasformare di conseguenza la sua realtà esistenziale. Innesca un cambiamento attraverso una riparazione. Lo fa attraverso un lavoro magico, con l'immaginazione e l'intuizione.
Abbiamo un'infinita tavolozza di essenze:
- I balsamici chiariscono il pensiero e sostengono il controllo delle emozioni.
- I fruttati insegnano a giocare e a divertirsi.
- Le resine aiutano la riparazione delle ferite interne e a connettersi con il mondo spirituale.
- Le erbe aiutano ad affrontare direttamente i problemi.
- I fiori potenziano la creatività e l'espressività.
- Le spezie riscaldano l'animo e il cuore, accendono la fiamma vitale.
Sentire le emozioni, viverle, lasciarle emergere vivifica l'anima e il corpo, ti riconnette con la vita.
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