L'energia vitale insita in ognuno di noi: cos'è e come prendersene cura
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3 anni fa
Qi, Prana, Pneuma, Ki, Spiritus… Tanti nomi per indicare un solo ed enorme concetto: quello dell’ENERGIA VITALE
Se unissimo con un filo immaginario le differenti culture umane, da Oriente ad Occidente, potremmo osservare quanto esse siano accumunate dalla curiosità e dall’esigenza di comprendere le potenzialità del corpo umano e la sua natura più profonda: l’anima o energia vitale.
Nell’antichità, si è sempre data particolare rilevanza tanto all’aspetto del fisico, quanto a quello dello spirito e del corpo-mente nel suo insieme, ma, ad oggi, siamo guardati, osservati, studiati, quasi sezionati dalla scienza come se fossimo un insieme di piccole parti fisiche sconnesse e rilevanti solo se prese separatamente l’una dall’altra.
Nei miei studi universitari sul movimento, viene dato un peso specifico ad ogni gesto atletico, ad ogni disciplina e ad ogni aspetto fisiologico della persona, ma ad un patto: considerare anche l’alimentazione del corpo e della mente, quindi anche il benessere psicologico della persona.
La psiche, spesso identificata con il respiro stesso e correlata ad un concetto di “anima” che nella psicologia moderna e nell'uso comune, viene definita come il complesso dei fenomeni e delle funzioni che consentono all'individuo di formarsi un'esperienza di sé e del mondo, e di agire in conseguenza.
Oggi l'anima non è considerata come un concetto fondamentale per il nostro benessere a 360°, ma solo come un accessorio.
Ma cosa siamo noi, se non carne, sangue e respiro? Cosa siamo se non corpo ed anima? Cosa ci differenzia dagli altri esseri viventi senzienti?
A parer mio, nulla. Se non la capacità di poter tramandare la nostra conoscenza e saggezza alle generazioni future.
Ecco, in quanto esseri senzienti capaci di tramandare conoscenza e saggezza ai nostri posteri, io consiglio a tutti di cominciare ad osservarci come ci hanno sempre considerato le filosofie e scienze antiche: un microcosmo che vive nel macrocosmo della natura rispecchiandone e rispettandone i ritmi.
Questo è IL concetto chiave di ogni cultura antica:
ritmi scanditi dalla natura per poterci prendere cura della nostra energia e della nostra anima.
E, se noi siamo fatti della stessa materia dell’universo, la nostra energia è strettamente collegata ad esso ed al pianeta su cui viviamo. La salute della Terra ed un ritmo di vita che segua i ritmi naturali, è ciò che più ci avvicina ad un’idea di energia salutare e vita felice.
Nella Medicina Tradizionale Cinese il Qi (Ki in giapponese) è il soffio vitale che anima e muove l’uomo e l’universo, mentre nell’Ayurveda il Prana universale si differenzia dal prana dell’essere umano, che ne è una sua creazione.
In questi due mondi antichi, per prendersi cura dell’energia, ci sono diverse tecniche che vanno a lavorare sulla persona a tuttotondo:
- tecniche di stimolazione fisica autonoma tramite il movimento (Qi Gong e Yoga),
- tecniche di stimolazione fisica da parte di un operatore tramite massaggi (Tuina, Shiatsu, Abhianga),
- consigli alimentari con integrazioni specifiche in base alla necessità del paziente in quell’esatto momento di vita,
- consigli “igienici” in base alla carenza/eccesso percepiti.
Il tutto, guidato sempre dalla matrice uomo-natura: legame indissolubile.
Ciò che accomuna tutte le culture antiche, però, è il fatto che la nostra energia, per essere considerata sana, debba essere in movimento, “frizzante” e fluida, di modo da nutrire ogni singolo aspetto della nostra persona.
Perché l’energia fluisca in modo costante e continuo, tutto ciò che ci è richiesto è di prenderci cura del mondo che ci circonda per prenderci cura di noi stessi.
Del resto, la natura e la Terra ci hanno già dimostrato che la nostra presenza è un qualcosa di cui possono far tranquillamente a meno, mentre la nostra natura è profondamente dipendente dalla salute del mondo nel quale viviamo.
L’Energia siamo noi e noi siamo la natura che ci circonda. Prendiamoci cura della natura per prenderci cura della nostra energia.
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