Kuzu, Umeboshi e Shoyu - Elisir di Lunga Vita
Pubblicato
9 anni fa
Mila Panchetti
Esperta di cucina macrobiotica e orientale
Scopri le proprietà di kuzu, umeboshi e shoyu, e una ricetta per sperimentarli subito!
Scopriamo 3 ingredienti molto importanti e utilizzati nella cucina orientale per le loro proprietà benefiche, con una semplice ricetta che potete provare con gli ingredienti che trovate sul nostro e-commerce.
Prima ancora di iniziare a parlare di questi portentosi ingredienti, bisogna che chiudiate gli occhi per qualche secondo, giusto il tempo di immaginare la Cina e il Giappone, quella parte di mondo situata ad Est, ricca di saggezza che si è perpetuata nel tempo.
Shoyu, non chiamatela salsa di soia
I nomi sicuramente vi risulteranno esotici, fatta ammenda per lo shoyu, comunemente chiamato salsa di soia, e oramai presente negli scaffali di tanti europei, per il suo gusto saporito e di facile abbinamento nelle più svariate ricette.
Kuzu: l'addensante alcalinizzante
Il kuzu, pianta selvaggia di alta montagna, si raccoglie in inverno, e dalle sue radici si estrae la fecola, una polvere addensante bianca, naturale, e piena di proprietà curative.
Amido alcalinizzante, il kuzu rafforza il sistema immunitario, è un toccasana per i problemi d'intestino e riduce i rischi di malattie cardiovascolari. Ci aiuta a vincere la fatica aumentando la vitalità dell'intero organismo.
Umeboshi: la prugna antiossidante
L'umeboshi ( “Ume”= prune; “Boshi”=secca), reperibile in forma di prugna o di pasta, è considerato come una vera e propria medicina in Giappone. Le prugne vengono raccolte ancora acerbe e seccate al sole per diversi giorni. Successivamente vengono messe sotto sale insieme alle foglie di shiso, che dona il colorito rossastro, e, solo dopo sei mesi, sono pronte per essere mangiate.
L'umeboshi vanta la reputazione di portentoso antiossidante, regolatore della digestione e di rimedio efficace contro i problemi di acidità e ulcere.
E mi raccomando, non gettatene il nocciolo! Lo si può tostare ad alte temperature e successivamente pestarlo fino ad ottenere una polvere nera da conservare in barattolo. Un cucchiaino bollito con del tè bancha è molto efficace contro il mal di stomaco e i problemi d'intestino, come la dissenteria. Altrimenti è anche un valido condimento saporito, da accompagnare al riso.
Bevanda di shoyu, kuzu e umeboshi: la ricetta
Qui la ricetta di una bevanda, semplice semplice, da realizzare a casa, che immediatamente vi avvicinerà al potere curativo dell'abbinamento kuzu-umeboshi-shoyu.
Tutto ciò di cui avete bisogno è:
- 1 cucchiaio di kuzu, da stemperare in poca acqua fredda,
- la punta di coltello di purea d'umeboshi
- 3 gocce di shoyu.
Aggiungete una tazza d'acqua e portate a ebollizione.
Da bere appena svegli, a stomaco vuoto.
È un ottimo depurativo e con l'aggiunta di qualche goccia di succo di zenzero, dite pure addio al raffreddore.
Nella casa dove sono cresciuta al posto del caffè, questi tre ingredienti si trovavano nello scaffale giusto sopra la cucina. Di conseguenza ho avuto modo di familiarizzare con loro fin in giovane età.
Ma non fatevi intimorire, anzi, sperimentateli! Prima, magari, in forma di bevanda e poi nelle più svariate ricette. Non ve ne pentirete.
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