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Karma: cos'è e come si manifesta

Pubblicato 2 giorni fa

Marcello Ferrara Corbari
Autore, scrittore e musicista

Cos'è il karma, come si genera, e che differenza c'è con il Dharma

Il termine karma fa parte ormai del vocabolario comune. Espressioni come “dev’essere il mio karma” oppure “ho un karma pesante” sono entrate di fatto nel gergo di tutti i giorni. Ma l’accezione che si dà a questo termine è spesso imprecisa e molto approssimativa. La parola Karma è utilizzata in questi casi come sinonimo di destino, di fato, specialmente in senso avverso. O ancor peggio come punizione decretata da un’imprecisata giustizia cosmica.

È bene allora fare un po’ di chiarezza. Poiché dietro quest’affascinante parola, il cui suono orientaleggiante continua a sedurci col suo alone di saggezza e spiritualità, soggiace un significato profondo, ma anche strettamente pratico, fattuale e quotidiano. Com’è tipico delle antiche tradizioni filosofiche.

Un concetto dunque al tempo stesso raffinato intellettualmente ma anche semplice e basilare, poiché riguarda le nostre azioni di tutti i giorni (compresi i nostri pensieri spiccioli) e il nostro modo di intendere la vita e le relazioni col prossimo.

Indice dei contenuti:

Cos’è il karma

Reazione a catena di pedine che cadono l'una contro l'altra

Il karma è una legge di causa-effetto. Secondo la quale ogni nostra azione ha delle conseguenze che determinano il futuro. E che, secondo il concetto di reincarnazione, si estendono per più di una vita.

Il termine karma è un adeguamento del termine sanscrito “karman”, viene dalla radice “kr” che significa “fare”, “agire”. Alcuni lo traducono anche con la parola “ruota” poiché questo simbolo ben rappresenta l’idea di ciclicità che sta alla base di questa concezione. Ciascuno di noi vive a un grado di evoluzione spirituale diversa e l’esistenza, come la ruota di una macina o di un mulino, s’incarica di ripresentarci ciclicamente la lezione che dobbiamo apprendere al fine di evolverci a un livello superiore di consapevolezza. Il ripresentarsi di situazioni che ci insegnano e ci mettono alla prova è, come si diceva, causato dai nostri stessi comportamenti, ancora immaturi sotto certi punti di vista.


Il karma rappresenta dunque l’insieme delle azioni che noi compiamo ogni giorno e il portato che esse hanno nella nostra vita e nelle vite degli altri.


Al tempo stesso è anche un concetto energetico universale: l’assetto delle energie complessive del mondo tende sempre all’equilibrio, per cui a ogni nostra azione corrisponde sempre una reazione di risposta uguale e contraria, come si afferma anche nel terzo principio della dinamica di Isaac Newton.

La fortuna è cieca ma il karma ci vede benissimo

Ma in termini più semplici, senza stare a scomodare la fisica, cos’è il karma in poche parole? Come già dicevamo, in genere si tende a scomodare il karma quando ci capita qualcosa di negativo. Intendendo con ciò quasi una sorta di castigo o di condanna che ci viene inflitta a causa di qualche misteriosa azione che abbiamo compiuto in passato o in una vita precedente.

In particolare, anche questa idea di pagare il fio di turpitudini commesse in esistenze pregresse è diventata di dominio comune nel parlato quotidiano, tanto che spesso ci si scherza sopra quasi vantandosi delle possibili oscenità che si possono aver commesso quando si era brutti, sporchi e cattivi.

Il termine karma, in soldoni, è usato come sinonimo di “sfiga”. Una sfiga che ci si è meritati, senza dubbio, ma che in ultimo termine ci piomba addosso dall’alto, dalle mani di un’imprecisata entità ultraterrena.

In realtà l’idea di karma è tutt’altra, e molto più terra terra, sotto certi aspetti. Non si tratta affatto di destino inesorabile ma della diretta conseguenza del nostro modo di agire, e anche di pensare. Ogni nostra azione, cioè, ha un effetto apparente e immediato che si manifesta subito, e uno non apparente ma ugualmente concreto che si svilupperà nel tempo. Come un seme che abbiamo seminato e che giace nel terreno, in attesa che si presentino le giuste condizioni per germogliare. Poiché tutto è interconnesso e niente è senza conseguenze.

Pura meccanica

Parafrasando Deepak Chopra (qui trovi i suoi libri): il karma, se correttamente compreso, è solo la meccanica attraverso cui si manifesta la coscienza. Agendo in maniera corretta, onesta e consapevole si attireranno a sé energie positive e il proprio destino verrà indirizzato verso il benessere e la serenità. Agendo in maniera egoistica, disonesta, meschina (se non addirittura rabbiosa) genereremo per noi e per gli altri conseguenze negative. Nessun giudice esterno è lì a decidere cosa sia giusto o sbagliato, cosa sia punibile o lodevole. È una legge naturale.

Da ciò ne consegue anche che, abbracciando questo modo di vedere le cose, lamentarsi diventa assolutamente inutile, oltre che controproducente. La vita ci dà di rimando ed esattamente proprio le esperienze che noi abbiamo contribuito a produrre, in vista di una nostra evoluzione.

In altre parole è come se noi comportandoci in un determinato modo manifestassimo platealmente il problema su cui dobbiamo lavorare, e la realtà non fa altro che prendersi carico di mettercelo davanti agli occhi in tutta la sua squassante taumaturgica brutalità.

Da quel momento in poi sta a noi decidere come accogliere questi suggerimenti, lanciando il cuore oltre l’ostacolo e cercando di acquisire un nuovo grado di consapevolezza spirituale oppure incaponendoci nella versione più obsoleta e sterile dei nostri radicati difetti e continuando ad agire come sempre abbiamo fatto. Generando attorno a noi lo stesso identico tipo di realtà che finora ha fatto soffrire noi e le persone che ci stanno attorno.

Come un sasso in uno stagno

Cerchi concentrici in acqua

Se ancora vi state chiedendo il karma come funziona? Questo esempio pratico potrà chiarirvi il concetto. Quando noi dalla riva di uno stagno gettiamo un sasso nell’acqua, la pietra, rompendo la superficie immobile, genererà delle onde. Tali onde si propagano, com’è noto, in tutte le direzioni, tra cui anche la nostra. In breve tempo, cioè, le onde generate da quell’oggetto scagliato da noi arriveranno fino ai nostri piedi, con un movimento a raggiera che come si vede coinvolge anche colui che ha dato il via all’azione.

Con il karma accade la stessa cosa. Io agisco nel mondo, ad esempio parlando male di qualcuno alle sue spalle o al contrario prendendomi cura di qualcuno in difficoltà, e le onde di queste azioni si traducono a loro volta in azioni che in parte tornano verso di me. Se il portato del mio agire era positivo, altruista e disinteressato avrò un ritorno di egual natura. Se invece era tutto l’opposto ecco che anche la catena di conseguenze che si genererà dal mio gesto sarà di matrice simile.

Un altro esempio, del tutto personale: se io scrivo questo articolo con molta approssimazione, senza cura e approfondimento e senza un reale intento di comunicare in maniera onesta e comprensibile, è praticamente certo che i lettori percepiranno il mio prodotto come poco valido, inaffidabile, banale e fondamentalmente inutile. E questo poi avrà delle conseguenze a lungo o breve termine anche sul mio lavoro e, di più, sull’idea stessa che io ho di me stesso come redattore. Magari in capo ad alcuni anni smetterò di scrivere, disgustato dal disinteresse verso il mio operato che – si badi – io stesso ho contribuito in primo luogo a generare.

Se invece scriverò questo articolo con cura, preparandomi bene e desiderando sinceramente comunicare con i miei lettori, informarli correttamente e ispirarli, allora è certo che i lettori percepiranno tutto questo e premieranno il mio prodotto e lo condivideranno e vorranno leggerne ancora. Col risultato che anche per me sarà fonte di gratificazione e magari di altro lavoro.

Perciò se vi stavate chiedendo se esiste il karma la risposta affermativa è già contenuta  in questi piccoli esempi tratti dalla più banale quotidianità. Ci si potrebbe azzardare a dire che niente esiste al di fuori del karma. Che tutto è karma dal momento che tutto è collegato, intrecciato, interconnesso.

Karma e Dharma

Un’altra nozione meno nota al pubblico ma strettamente collegata al concetto di karma è quella di Dharma. Potremmo anzi dire che karma e Dharma sono due facce della stessa medaglia. In quest’ articolo non tratteremo approfonditamente quest’idea, ma è importante darne una visione di massima.

Che cos’è il Dharma, in poche parole? Possiamo dire che Dharma e karma rappresentano uno il sentiero, il percorso, e l’altro l’azione stessa del camminare. A volte camminando ci si può perdere un po’, si può sviare temporaneamente dalla strada migliore. Così come alle volte la strada non è sempre ben segnata agli occhi del viaggiatore stanco dalle fatiche del viaggio, e può volerci forza e volontà per capire dove è bene andare, dove la strada è battuta. E in tutto ciò una certa dose di smarrimento è inevitabile.

Per cercare di ovviare a questo la riflessione e la meditazione sono pratiche d’importanza cruciale. Per approfondire questi argomenti vi rimandiamo ad altri nostri articoli precedenti. Augurandovi, scherzosamente, buon karma a tutti. Ma ora sapete cosa intendiamo dire veramente.

Per approfondire il karma e le sue leggi, scopri la nostra migliore selezione di libri: 


Ultimo commento su Karma: cos'è e come si manifesta

Recensioni dei clienti

Barbara T.

Recensione del 20/12/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 20/12/2025


Finalmente qualcuno che spiega chiaramente cosa sia il karma, perché nel bene o nel male è sempre una conseguenza di come si agisce, pensa o si vive e, infatti, per me è un sinonimo di "si raccoglie quel che si semina". Ho lavorato sodo, mi sono impegnato, ho seguito la retta via quindi nella prossima vita mi meriterò qualcosa di più, se non già in questa. Al contrario, non mi merito nulla e probabilmente anche nella prossima vita arrancherò o peggio. Non è poi così diverso dal concetto di Paradiso e Inferno. Mi comporto bene seguendo le regole e arriverò in Cielo, mi comporto male sono peccatore e finisco all'Inferno. Certo è più definitivo come principio ma alla fine, che ci si creda o meno, rimangono tutti concetti interessanti che fanno pensare. Grazie per questo bell'articolo.

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