Innovazione e sostenibilità nei tessuti
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4 anni fa
Tutto ciò con cui entriamo in contatto ci trasmette in un certo senso la propria energia: il cibo, le bevande ma anche quanto indossiamo. Ecco perché è fondamentale fare attenzione alla composizione dei tessuti del nostro abbigliamento ma anche dove viene prodotto. Quella dell’abbigliamento è infatti la seconda industria più inquinante dopo l’estrazione mineraria. Ecco perché, se vogliamo un pianeta più sano ed un migliore rapporto con il nostro corpo, è importante informarsi e scegliere le alternative più valide. Le parole chiave sono innovazione, sostenibilità ed etica.
Innovazione perché oggi ci troviamo di fronte molte novità entusiasmanti e frutto degli ultimi ritrovati nel campo della ricerca e dello sviluppo; sostenibilità perché viviamo in un’epoca in cui è d’obbligo imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta, garantendo alle future generazioni la possibilità di soddisfare i propri bisogni senza compromettere definitivamente le risorse disponibili; etica perché, oggi più che mai, è fondamentale considerare le modalità attraverso cui i nostri capi di abbigliamento vengono prodotti, incluse le condizioni lavorative di chi sta dietro le quinte.
Come fare quindi a tenere viva la passione per la moda e allo stesso tempo cercare un vero benessere per noi e il nostro pianeta? Questa lista di tessuti potrebbe essere d’aiuto.
Modal
Si tratta di un tessuto di origine vegetale estratto a partire dal legno di faggio. È principalmente utilizzato per intimo, pigiami e abbigliamento da casa più in generale. È resistente ed elastico, presenta proprietà antibatteriche, ipoallergeniche e traspiranti ed è estremamente morbido. ll Modal è generalmente considerato un'alternativa più ecologica al cotone perché i faggi non richiedono molta acqua per crescere e il processo di produzione utilizza in media una quantità d’acqua venti volte inferiore rispetto appunto al cotone.
Lyocell
Prodotto per la prima volta a livello commerciale circa 30 anni fa, il Lyocell è oggi al centro dell’attenzione per la sua derivazione di origine vegetale. Sono numerosi i marchi di alta moda che ne hanno fatto un baluardo, per la sua morbidezza e setosità. Estratto a partire dal legno di eucalipto, viene macinato in polpa, sciolto, trasformato in cellulosa e infine in fibre che intrecciate danno vita ad un tessuto simile al Modal per caratteristiche. Il 99,5% delle sostanze utilizzate per produrlo possono essere utilizzate ripetutamente. E rispetto al cotone, necessità di meno della metà dell'acqua in fase di produzione.
Cotone organico GOTS
Si tratta di un particolare tipo di cotone coltivato con metodi e prodotti che hanno un basso impatto sull’ambiente. Per la produzione vengono utilizzati sistemi biologici per fertilizzare il terreno, eliminando l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, tossici e persistenti nel cotone stesso e nell’ambiente. Questo al fine di ridurre gli effetti negativi sulla salute dei lavoratori, sull'aria, sull'acqua e sul suolo della Terra. Il Global Organic Textile Standard (GOTS) è riconosciuto come il migliore standard di lavorazione a livello mondiale per tessuti realizzati con fibre organiche; una garanzia di etica e sostenibilità.
Econyl
Questo materiale non è solo un filo ma rappresenta un nuovo modo di pensare, una via per conciliare l’infinita voglia di innovazione con il costante impegno nella tutela dell’ambiente. Il processo di rigenerazione Econyl trasforma quello che era un rifiuto in una nuova fonte di opportunità. Infatti, i rifiuti in nylon, come le reti da pesca non più utilizzabili e gli scarti di produzione tessile, che sarebbero destinati allo smaltimento, vengono recuperati e trasformati in un filo nuovo, con le stesse caratteristiche del nylon da materia prima vergine. Una fibra tessile che può essere rigenerata, ricreata e rimodellata all’infinito, in grado di ridurre dell’80% il proprio impatto sul potenziale di riscaldamento globale, rispetto al comune nylon prodotto dal petrolio.
Insomma, non mancano i materiali ottenuti da risorse naturali o attraverso processi ecologici: e sembra anzi che la sostenibilità nei tessuti stia ottenendo sempre più successo tra designer e consumatori. Forse, affinché i marchi di moda possano ritenersi realmente sostenibili, è tempo di prendere le distanze da tessuti obsoleti ed inquinanti e abbracciare qualcosa di veramente positivo per il pianeta e prodotto eticamente, con l’obiettivo di dedicarci alla ricerca del benessere che risiede nella sintonia tra innovazione, tradizione e ambiente.