Iniziare la pratica di Yin Yoga
Pubblicato
3 anni fa
Leggi un estratto di "La Guida Completa allo Yin Yoga" libro di Bernie Clark
Molti allievi, quando si confrontano con il fatto di praticare yoga a casa, si trovano spiazzati dalle numerose possibilità e non sono sicuri di come procedere. Gli insegnanti alle prime armi hanno un simile imbarazzo della scelta: quale può essere un buon modo di iniziare?
Prima ancora di iniziare a praticare, è utile pensare alle proprie intenzioni. Una volta chiarite queste, diventa facile scegliere le asana da fare.
Intenzione
Perché fai yoga oggi? Forse non ti sei mai posto questa domanda, ma ti senti comunque spinto a praticare. Perché?
Non ci sono risposte sbagliate: qualunque sia il motivo che ti porta a salire sul tappetino è da rispettare. Ma comprendere qual è la tua spinta interiore ti aiuterà a concentrarti sui tuoi obiettivi, a prestare attenzione.
Il fatto di ricordare a te stesso come mai fai yoga durante tutta la tua pratica ti aiuterà a raggiungere il tuo scopo.
Alcuni hanno l'intenzione di riacquistare o di mantenere una salute ottimale. Se la tua intenzione è questa, ricordati di percepire il tuo stato di salute mentre pratichi, di sentire le energie di guarigione che fluiscono in te. Guarirai più velocemente se ricorderai questa intenzione.
Altri possono avere il proposito di rinforzare il corpo e migliorare la mobilità.
Può essere che tu stia attraversando un periodo frenetico della tua vita e abbia bisogno di rallentare. Questo sarà il tuo obiettivo di oggi: l'equilibrio.
Alcuni fanno yoga come parte di una pratica di meditazione o perché sanno che dopo si sentiranno meglio.
Sono tutte ragioni perfettamente valide per fare yoga. Ma ce ne possono essere altre: possiamo definire un'intenzione che vada oltre il nostro beneficio. Per esempio, all'inizio di una pratica possiamo proporci di offrirla per il beneficio di altre persone. Rimarranno sicuramente anche i nostri benefici fisici, psicologici ed emotivi, ma possiamo ottenere di più.
Per secoli si sono usate le preghiere nello stesso modo: dedichiamo il nostro impegno a uno scopo più grande di noi stessi.
Negli Yoga Sutra, questo è chiamato ishvara-pranidhana e significa consegnare i propri sforzi a qualcosa di più grande di se stessi. All'inizio della pratica, seduto o in piedi, porta la mente a qualcuno o qualcosa che ha bisogno di assistenza o di aiuto in questo momento.
Un altro atteggiamento che puoi adottare è la gratitudine. Dedica l'impegno della tua pratica a quella persona o a quella cosa per cui sei grato oppure a cui sei grato o che vuoi aiutare. Questa dedica farà sorgere in te il proposito di eseguire la pratica con piena attenzione e in linea con l'intenzione. Quando arriverà un momento che ti mette alla prova nella pratica (e di solito arriva), troverai quella forza in più che ti serve grazie alla tua dedica.
Invocazione
Rivolgere una dedica significa inviare energia all'esterno. A volte non hai bisogno di questo. A volte quello di cui hai davvero bisogno è attirare energia al tuo interno con un'invocazione. Invocare risorse e aiuto dall'esterno è un modo piuttosto diffuso di iniziare una pratica yoga.
Le invocazioni possono essere semplici come cantare l'«Om», lasciare che le vibrazioni riempiano il corpo e poi soffermarsi. Possono andare benissimo anche canti più lunghi.
Cantare è uno splendido modo di lavorare sul respiro: non solo stimola l'energia a fluire attraverso il corpo, ma ha anche un effetto calmante e di centratura sulla mente.
Prova: alcuni canti danno troppa energia e distraggono e ora non è quello che ti serve. Trova e usa quelli che ti aiutano a centrarti e calmarti.
Non tutte le invocazioni devono essere cantate: puoi invocare qualsiasi simbolo o energia che abbia un significato per te. Con il pensiero chiedi sostegno, forza, guida o qualunque cosa tu ritenga di necessitare ora. La tua pratica è il tuo obolo.
Meditazione iniziale
Una volta chiarito il perché stai praticando oggi, sei pronto per cominciare. In genere si inizia con calma, per esempio con un intervallo di tempo dedicato alla meditazione. Siediti, sdraiati o stai in piedi nella posizione della Montagna e medita. Per tre minuti o più passa in rassegna tutto il corpo e nota da dove hai iniziato.
Una possibilità è questa: inizia lasciando che la tua consapevolezza scenda nella parte inferiore dell'addome. Da qui, nota il ritmo del tuo respiro. Percepisci la salita e la discesa di ogni inspirazione ed espirazione. Non cercare di cambiare nulla. Nota e accetta il respiro esattamente così com'è.
Dopo alcuni respiri, lascia che la tua consapevolezza si espanda. Nota altre sensazioni nel tuo corpo: senti la terra sotto di te... il cielo sopra di te... la temperatura dell'aria sulla pelle... il tocco dei tuoi vestiti... lo spazio e i suoni tutto intorno.
Dopo alcuni istanti porta la consapevolezza al cuore e osserva le tue emozioni. Può essere difficile, ma non devono essere sensazioni molto intense. Osserva da vicino e non tralasciare niente di ciò che si manifesta. L'emozione può essere anche insignificante come la noia. Magari senti una lieve irritazione. Di tanto in tanto può manifestarsi anche la soddisfazione. L
'essenziale è notare ciò che appare, senza giudicarsi. Non criticarti se sei annoiato o irritato, non congratularti con te stesso se sei soddisfatto. Nota semplicemente cosa sta accadendo ora.
Dopo un altro minuto circa, lascia che la tua consapevolezza salga fino a raggiungere il punto fra le sopracciglia. Da qui, inizia a fare attenzione ai pensieri che emergono. Non cercare di fermarli: osservali uno a uno mentre emergono, prendine atto e lasciali andare.
Inizia a muovere la tua energia. Lo Yin Yoga elimina i blocchi profondi nei tessuti connettivi, consentendo al chi o prana di fluire senza ostacoli. In una pratica yang usiamo il movimento per avviare questo flusso di energia, ma questo fa attivare i muscoli, cosa che in genere evitiamo nella pratica yin. Nello Yin Yoga possiamo usare altre tecniche di cui parleremo nel capitolo 7.
Mentre entri in una posizione, la mantieni e ne esci, continua a fare l'inventario. Nota gli effetti fisici, emotivi e psicologici della pratica su di te. Accetta tutto ciò che trovi e mantieni un atteggiamento di curiosità. In una breve meditazione potrebbe non esserci tempo a sufficienza per tutte le pratiche appena descritte, ma non preoccuparti: durante le posizioni avrai tutto il tempo per riprenderle.