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Il velo delle lacrime

Pubblicato 4 anni fa

Leggi un estratto da "E la Verità vi Renderà Liberi" di David Icke

Noi tutti, chi prima chi dopo, abbiamo osservato il mondo intorno a noi e ci siamo posti le stesse domande. Perché la vita deve essere una battaglia tanto aspra? Perché sappiamo così poco circa la nostra identità e lo scopo della nostra vita? Perché esistono così tanti conflitti e sofferenze in un mondo che presenta tante bellezze e ricchezze?

Nel ricercare le risposte a queste e a molte altre domande, vi chiederò di sospendere le vostre reazioni programmate sul “qui e ora” e di aprire la vostra mente infinita a possibilità assai più grandi. Non uso la parola “programmate” in modo paternalistico, poiché tutti siamo programmati dai messaggi e dai principi che sentiamo costantemente nel corso della nostra infanzia, attraverso i media, e attraverso il sistema scolastico.

E il liberarsi di quei programmi che apre le nostre menti e i nostri cuori alla meraviglia, al potenziale e a una comprensione che sta al di là dei nostri sogni. Ho meditato a lungo sulla natura di questo mondo fisico visibile, cercando di coglierne il senso. Sto consapevolmente compiendo dal 1990 un viaggio di scoperta spirituale. Esso mi ha svelato tantissime cose che, nel corso della mia vita passata, non mi avevano suscitato pensiero o sensazione alcuna e, per quanto siano stati dolorosi, quei momenti mi hanno anche condotto verso una comprensione più grande.

Ho sperimentato come possiamo sintonizzare la nostra mente, la nostra coscienza, su altri livelli di realtà e accedere a informazioni lì disponibili, informazioni sconosciute, o almeno non diffusamente conosciute sulla Terra. Ho capito che le nostre menti - i pensieri, le sensazioni - sono una serie di campi di energia, che usano il corpo fisico come un veicolo dell’esperienza.

In questo momento la nostra coscienza è sintonizzata su questo denso mondo fisico, perciò questa è la nostra realtà. Quando “moriamo”, il complesso spirito-mente (la nostra coscienza) lascia questo provvisorio corpo fisico e passa su un’altra lunghezza d’onda, un’altra fase dell’esperienza e dell’evoluzione.

Un punto assai importante da sottolineare è che la mente di una persona, in uno stesso corpo fisico sullo stesso pianeta, può essere sintonizzata su molte lunghezze d’onda di conoscenza e comprensione, diverse tra loro. Ecco perché ci sono così tante differenze di coscienza, prospettiva e percezione all’interno della razza umana.

Anche nella nostra vita di tutti i giorni parliamo di persone “su diverse lunghezze d’onda”, perché hanno opinioni diverse e pochissime cose in comune. Il nostro atteggiamento nei confronti della vita e del livello di conoscenza e saggezza che possiamo raggiungere in ogni momento dipende dai livelli vibratori cui ha accesso là nostra mente. Tutto questo fa da sfondo necessario a ciò che credo stia dietro alla storia della razza umana da molti milioni di anni fa fino al giorno d’oggi.

La razza umana appare spesso ai miei occhi come un branco di pecore disorientate e smarrite. Guardate infatti quante volte nel corso della storia conosciuta si è fatto ricorso al simbolismo della “pecorella smarrita” per descrivere la nostra disperata condizione. Ci siamo in qualche modo distaccati dal nostro più alto potenziale, dalla nostra fonte di potere; questo aspetto viene anche rappresentato simbolicamente nella storia e nelle varie culture attraverso espressioni come quella dei “figli smarriti” che si sono allontanati dal “padre”.

La parabola del figliol prodigo del Nuovo Testamento non ne è che un ovvio esempio. Credo che, a livello simbolico, sia successo esattamente questo, e le conseguenze di ciò spiegano molte cose del mondo in cui oggi viviamo.

Ritengo che sia impossibile cogliere ciò che è successo se non apriamo le nostre menti verso resistenza di ciò che chiamiamo vita extraterrestre. Essa può includere una varietà infinita di forme. Tutto ciò che intendo con “extraterrestre” equivale a “non di questa Terra”: altre civiltà, coscienze e forme di vita su altre lunghezze d’onda che i nostri sensi corporei non riescono normalmente a vedere o sentire.

Per esempio, quando guardiamo alcuni degli altri pianeti di questo sistema solare e vediamo delle terre apparentemente spoglie e senza vita, stiamo soltanto guardando quel pianeta dalla nostra frequenza o dimensione dell’esperienza, dalla nostra realtà spazio-temporale. Su un’altra dimensione, quel pianeta può essere un luogo brulicante di vita nello stesso modo in cui tutte le stazioni radiofoniche e televisive che trasmettono nella vostra regione condividono lo spazio occupato dal vostro corpo.

Voi non potete vederle e loro non si “vedono” tra loro perché stanno operando su lunghezze d’onda differenti. Fate un ulteriore passo avanti e riuscirete a capire che altre civiltà su altre lunghezze d’onda sono più avanzate nelle loro conoscenze e competenze di quanto non siamo noi attualmente, e così un quadro comincia a delincarsi, almeno per me e per molti altri.

Queste altre civiltà non sono totalmente positive o negative. Come noi, sono un po’ di entrambe le cose. La vita extraterrestre non è qualcosa di straordinario. E lo stesso flusso di vita che noi chiamiamo Creazione o Dio, in una fase diversa di evoluzione e/o su una diversa lunghezza d’onda di esperienza.

Ma molti di questi popoli sono anni, a volte milioni di anni (secondo il nostro concetto di tempo) più avanti rispetto a dove siamo noi dal punto di vista tecnologico e per quanto attiene alla comprensione delle leggi universali. Se giudichiamo la credibilità o l’assurdità di qualcosa soltanto a partire dal presupposto dei progressi scientifici su questa lunghezza d’onda del pianeta Terra, non capiremo mai che cosa ci è accaduto.

Ecco perché chiedo agli scettici di aprirsi ad altre possibilità. Se tu fossi un contadino nelle montagne di qualche comunità autonoma nel profondo dell’Asia, non riusciresti a credere alla descrizione di New York. Ma New York continuerebbe ad esistere. E ricorda, è passato poco tempo da quando l’idea che gli uomini volassero nello spazio era considerata ridicola.

Nel corso degli anni, mentre cercavo di afferrare la natura della condizione umana, una storia ha cominciato a delinearsi nella mia mente. Quando lessi un libro intitolato Brìngers of thè Dawn, esso confermò alcune delle tematiche che avevo affrontato in The Robots’Rebellion [La ribellione dei robot, N.d.T] e altre idee che ero andato elaborando nei mesi a seguire.

Si tratta di un libro “veicolato”, in quanto l’autrice. Barbara Marciniak, ha sintonizzato la sua coscienza su un’altra lunghezza d’onda della realtà ed ha agito da veicolo per trasmettere le informazioni secondo questa vibrazione terrestre. Sono sempre diffidente nei confronti dei libri veicolati poiché, come ogni cosa, questo processo può produrre riflessioni ispirate o un mucchio di stupidaggini.

Dipende dalla competenza del veicolo e dal livello di lunghezza d’onda a cui si collega. Come qualcuno ha detto una volta a proposito del contatto con chi non è più su questa Terra, “la morte non è una cura per l’ignoranza”. Chi si collega con lunghezze d’onda vicine alla nostra, può essere seriamente ingannato.

Brìngers of the Dawn sostiene di riferire le parole di una coscienza che comunica dal sistema stellare a noi noto come le Pleiadi. So che, se non avete mai sentito parlare di queste cose, vi risulterà difficile crederci. Ma tutto ciò che io posso fare - tutto ciò che ognuno di noi può fare - è dire ciò che credo e che sento. Credo che questo sistema stellare chiamato le Pleiadi, o per lo meno i gruppi più evoluti di esso, aderisca a un’operazione universale che si propone di liberare l’umanità e questo mondo dalla prigione in cui viviamo inconsapevolmente da eoni di quello che chiamiamo tempo. Noi siamo la generazione che assisterà a questo processo.

Si potrebbe dire che il pianeta Terra è stato usurpato e conquistato da un’altra civiltà o da più civiltà, che sono assai avanzate tecnologicamente, ma piuttosto scarse in fatto di amore e saggezza. Questa è, come sempre, una combinazione significativa e profondamente sbilanciata. Io la chiamo “intelligenza senza saggezza”. Noi viviamo in un universo in cui vige il libero arbitrio, dove, entro certi limiti, possiamo sperimentare ogni tipo di emozione e imparare dalle conseguenze delle nostre azioni. Perciò la conquista di un pianeta non comporta l’introduzione del “padre”, la Fonte di Tutto Ciò che Esiste, che strappa immediatamente il controllo dalle mani dei rapinatori. Si tratta di un periodo di esperienza grazie al quale tutti noi impareremo ed evolveremo.

Viviamo in una realtà spazio-temporale - “il mondo”- chiamata “Terza Dimensione” e l’interferenza proviene da alcuni dei nostri “vicini”, nella Quarta Dimensione. Tutte le volte che parlo di coscienza extraterrestre o di coscienza della Guardia Carceraria, mi riferisco alla manipolazione da parte della Quarta Dimensione, attraverso o il controllo del pensiero o l’intervento diretto. Sia gli extraterrestri rapinatori che quelli a cui stanno a cuore gli interessi dell’umanità furono regolari visitatori della Terra migliaia di anni fa. Essi divennero gli “dei” degli antichi testi e delle leggende che costituiscono il fondamento della maggior parte, forse di tutte, le religioni di oggi.

Se un extraterrestre approdava sul nostro pianeta nei tempi antichi con una stupefacente astronave antigravità, o se ti fosse capitato di avere una visione medianica di qualcuno su un’altra frequenza, è sicuro come l’oro che avresti pensato che si trattasse di una divinità! E così successe. Ecco da dove originarono gli “dei”, soprattutto gli dei adirati, autoritari, apocalittici; dagli extraterrestri peggiori.

Così nacque la “paura di Dio”, e questa paura e la resistenza al cambiamento (che implica disobbedire agli dei) risiede ancora nella psiche collettiva. Col passare del tempo, come ho descritto diffusamente in The Robots’Rebellion, questi vari miti divini si sono fusi insieme per formare degli “dei compositi”, basati su aspetti appartenenti alle civiltà precedenti. Questo vale per l’ebraismo, per la Bibbia cristiana, per l’islamismo e molte altre religioni.

La loro versione di Dio si riferisce a quel tipo di extraterrestri da cui ha avuto origine la loro religione o al modo in cui molte storie diverse degli extraterrestri si sono fuse, nel corso dei secoli, in un Dio composito. Fratelli, siamo qui riuniti oggi per adorare un dio composito, confezionato dagli extraterrestri. Amen.

Se considerate l’origine delle religioni più importanti, vi accorgerete che si tratta di storie straordinariamente simili a quelle che sentiamo oggi dalle persone che sostengono di aver incontrato o di essere state rapite dagli extraterrestri. Maometto, che ha fondato l’Islam nel settimo secolo, disse di essere stato avvicinato dall’Angelo Gabriele che, “in sembianze di uomo, svettava nel cielo sopra l’orizzonte’’^.

Questa figura gli disse che doveva essere un profeta, e a lui furono comunicati i messaggi che formarono il libro sacro dell’Islam, il Corano. Tali messaggi sarebbero stati dettati a Maometto, in stato di trance, in molte altre occasioni negli anni che seguirono. Egli scrisse anche di aver compiuto un “viaggio celestiale”. Molte persone che vivono nel mondo di oggi e che sostengono di aver avuto contatti con extraterrestri hanno detto le stesse cose di Maometto.

Paolo di Tarso, meglio noto come san Paolo, fu l’uomo che trasformò l’immagine di Y’shua (Gesù)3 nel dio-messia-salvatore, da cui derivò la religione cristiana. Questo accadde dopo che egli ebbe una “visione” di Y’shua sulla via di Damasco. Disse anche di essere stato “trasportato” in cielo, o in una serie di cieli (dimensioni) diversi. Parlando di sé, scrisse;

«Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa, fu rapito fino al terzo cielo. Se con il corpo o fuori del corpo io non lo so - lo sa Dio. E so che quest’uomo - se con il corpo o senza il corpo io non lo so, lo sa Dio -fu rapito in paradiso e udì cose indicibili, cose che all'uomo non è lecito pronunciare». Seconda lettera ai Corinzi 12,2-4

Ancora una volta, questa descrizione ricalca molti dei resoconti odierni rilasciati dai rapiti dagli extraterrestri che sostengono di essere stati portati in altre dimensioni di realtà, talvolta con il corpo, talvolta senza. San Paolo e il profeta detto Enoch dichiarano di aver visto molti cieli, una volta “trasportati lassù”; ciò corrisponde a quanto è scritto nei Veda, gli antichi libri sacri dell’India che furono scritti originariamente in lingua sanscrita.

Essi descrivono sette livelli più bassi intorno a questo pianeta. Alcune persone si servono ancora dell’espressione essere “al settimo cielo” per indicare che gli è capitato qualcosa di meraviglioso. Uno di questi “livelli” è la nostra terza dimensione e proprio sopra di noi dal punto di vista vibrazionale si trova il livello che ci ha manipolato. I “Guardiani” del Libro di Enoch assomigliano moltissimo agli extraterrestri.

I Rotoli del Mar Morto dichiarano che il padre di Noè era un “guardiano” e Nabucodonosor, Re di Babilonia dal 651 al 604 a.C., ricorda di aver ricevuto visita da parte di un sacro Guardiano che scendeva dal cielo". I Daka nel Buddismo Mahayana erano “esseri che attraversavano il cielo” e si dice che Padma Sambhava, il fondatore del Buddismo tibetano, abbia lasciato il Tibet su un carro celeste.

Qualcosa di simile si disse anche a proposito del profeta biblico Elia quando lasciò Israele e del dio dell’America centrale QuetzalcoatL. Descrizioni di dischi volanti, navi volanti e carri celesti abbondano in tutti i continenti e in tutte le culture. Ancora oggi noi colleghiamo il “paradiso” al cielo, perché è da lì che vennero gli “dei” dei tempi antichi con le loro astronavi.

Gli aborigeni dell’Australia parlano di tre esseri ancestrali, chiamati i Djannawul, che furono associati al pianeta Venere, allo stesso modo di Quetzalcoatl e della divinità polinesiana, Kahuna. Aggiungete a tutti questi i molti esempi citati in The Robots’ Rebellion, e in un’infinità di altri libri che collegano gli extraterrestri con la creazione e il controllo delle razze terrestri, e a quel punto solo una mente ristretta potrà ignorare almeno la possibilità - io direi piuttosto la probabilità - che gli extraterrestri siano al centro della storia umana e degli eventi che hanno modellato quella storia.


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