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Il transumanesimo: l'arrivo dell'era messianica?

Pubblicato 5 anni fa

Seconda parte di 5 puntate

L'evoluzione della tecnologia procede inarrestabile, a tal punto che ora si parla di transumanesimo. 

È importante ricordare che robot, cyborg, androidi, avatar sono fondamentalmente opere umane: possono essere estremamente utili, ed altrettanto pericolosi. Tutto dipende dal grado di consapevolezza con cui ne facciamo uso.

In questa seconda parte dell'articolo proseguiamo la carrellata di Robot umanoidi. 

Vai alla Prima Parte

In questo articolo parliamo di...

Indice dei contenuti:

Cyborg

Gli ibridi corpo-macchina sono già una realtà (basti pensare ai pacemaker) e mediante essi, cominciano a realizzarsi quelle promesse messianiche annunciate dai profeti biblici: i zoppi cammineranno, i ciechi vedranno, i sordi parleranno. Grazie alla tecnologia questi sogni stanno diventando realtà.

Esoscheletri, protesi ed arti elettronici comandati dal pensiero sono già una realtà in rapida evoluzione: emblematici il caso di Hugh Herr, l'uomo a cui erano stata amputate le gambe che, grazie alla cibernetica, ha potuto tornare a scalare alte montagne e della ballerina Adrianne Haslet-Davis che, mediante protesi cibernetica in sostituzione dell'arto inferiore perso in un attentato terroristico, ha potuto tornare in pista a danzare.

Nuovi risultati in campo medico sulle neuroprotesi hanno già dato vita a diversi dispositivi che consentono un'interazione fra il cervello e la macchina. Queste interfacce cervello-macchina hanno la capacità di leggere l'attività neurale in tempo reale e di tradurre gli impulsi in comandi che la macchina può eseguire. I neuroscienziati stanno elaborando algoritmi sempre più complessi capaci di decifrare i segnali cerebrali.

Nel 2012, l'equipe di John Donoghue, dell'Università Brown del Massachusetts, ha mostrato che due pazienti paralizzati ed incapaci di comunicare, al quale erano stati impiantati dei microchip nel cervello, potevano inviare ordini ad un braccio robotico, effettuando tramite esso movimenti complessi, come afferrare oggetti. Questi risultati consentono dunque a pazienti completamente paralizzati di comandare con il proprio cervello delle protesi meccaniche che consentono loro una certa riconquistata libertà di movimento. Gli apparecchi sono in progressiva via di perfezionamento.

Secondo l'ideologia transumanista questo processo già in atto potrebbe portarci a scenari sociali in cui le persone potranno optare liberamente per la scelta d'integrare nella propria struttura biologica componenti meccaniche e cibernetiche, che permettano di superare i limiti imposti dal nostro corpo fisico e persino d'inglobare ed impiantare dentro il proprio organismo i dispositivi elettronici esterni di cui facciamo regolarmente uso.

Androidi

La visione transumanista del mondo contempla fra gli esseri senzienti anche le intelligenze artificiali ed aliene. L'intelligenza artificiale ha ormai raggiunto un livello tale che androidi evolutivi autonomi possiedono già la capacità di riconoscere le persone, di elaborare le informazioni ricevute da un ambiente esterno indefinito in costante mutamento (come quello, ad esempio, di un ambiente domestico o lavorativo dove gli oggetti vengono continuamente spostati) e d'imparare gradualmente mediante l'esperienza.

Una delle difficoltà tecniche più complesse che si riscontrano nell'evoluzione tecnologica degli androidi è che per alimentare questi automi occorre ancora una grande quantità di energia. Al corpo umano invece basta ingerire poco cibo per trasformarlo nella quantità di energia che gli occorre per svolgere le funzioni vitali. Esiste una branchia della robotica bioispirata che tende ad imitare il corpo per sovvenire a questo bisogno di energia.

Dopo il robot morbido e biologico tutto d'un pezzo, il passo successivo è frammentarlo, proprio come gli esseri viventi, divisi in cellule. E arrivare ai robot modulari, costituiti da parti singole che si uniscono tra di loro attraverso punti di attacco […] il passo cruciale, proprio come negli esseri viventi, è farli accoppiare di generazione in generazione, scambiandosi cioè pezzi di programma, e indurre variazioni casuali, come accade in biologia. È un processo per tentativi ed errori, che può proseguire per molte generazioni, fino ad avere un programma non perfetto (in natura la perfezione non esiste), ma il più funzionale rispetto all'obiettivo stabilito. Questo metodo può generare soluzioni inattese. E i programmi nati in questo modo saranno specializzati solo per il compito che devono svolgere.1

La nostra mente elabora ogni secondo un petabyte di dati, la stessa quantità di informazioni che circola in due o tre ore sull'intera Internet. Un limite è l'attuale tecnologia elettronica basata sul silicio che, con un comune computer di oggi, consente di effettuare “solo” alcuni milioni di operazioni al secondo, contro i miliardi di miliardi del cervello umano. Per di più consumando molta energia.

In effetti, secondo il “Paradosso di Moravec” ci vogliono molte più risorse di calcolo per le capacità motorie che per quelle di ragionamento. Per superare questa impasse, si stanno elaborando computer biologici, i cui circuiti sono basati su neuroni immersi in soluzioni di acqua, calcio e potassio.

Avatar

Un altro tipo di robot è l'Avatar, un corpo meccanico che ci permette di muoverci e di interagire nello spazio e nel tempo a migliaia di km di distanza.

Questo permetterebbe ai medici di effettuare interventi chirurgici a distanza, permetterebbe ai soldati di compiere azioni militari pericolosissime in territorio nemico, senza compromettere la propria incolumità fisica, potrebbe consentire a professionisti di intervenire sulle fasi di produzione di una fabbrica che si trovi dall'altra parte del pianeta.

È interessante notare che le due parole Robot e Avatar, se traslitterate in ebraico אווטאר e רובוט , hanno lo stesso valore numerico (ghematria 223).

Robot ed Era messianica

Come abbiamo accennato narrando del Golem di Praga, mediante la robotica l'uomo sta realizzando il suo grande sogno ed anche la sua grande tentazione che ritroviamo descritto nel racconto di Bereshìt, ossia quello di diventare come Elokìm, Dio, conoscendo il bene e il male, espressa nella padronanza della dualità dell'esistenza, dualità che si riscontra anche nel linguaggio binario che è alla base dei calcoli elettronici.

Interessante notare questa analogia: tutta l'intelligenza artificiale si basa su un sistema numerico binario fatto di 0 e di 1, e la Toràh (la Bibbia ebraica) usa a sua volta anche un linguaggio binario, il bianco del foglio e il nero dell'inchiostro in cui si riflette il linguaggio dualistico di bene e male, vita e morte, ricompensa e punizione.

Ma i punti di incontro non finiscono qui.

Molti rabbini vedono in questa rapida accelerazione esponenziale del progresso tecnologico, uno dei tanti segni dell'era messianica in atto. In effetti con la tecnologia e il progresso scientifico raggiunto, si potrebbe raggiungere quell'abbondanza planetaria promessa dai profeti.

Ai cristiani che apportano come prova della presunta messianicità di Gesù, le testimonianze delle sue guarigioni e miracoli compiuti su sordi, muti, ciechi e zoppi, faccio notare che in ogni caso, pur ammettendo che ciò sia storicamente attendibile, si trattava pur sempre di un fenomeno circoscritto che riguardava poche persone di una ristretta area geografica e in un breve spazio di tempo, e che quei prodigi “messianici” son finiti con lui.

Oggi invece, grazie ai progressi raggiunti in campo medico e tecnologico, a tutti i sordi è dato di udire, a tutti i zoppi di camminare e quasi tutte le malattie sono state debellate.

Inoltre la scienza oggi, anche attraverso i robot, punta a raggiungere un altro grande obiettivo, visto come il segno per eccellenza della venuta dell'era messianica: l'immortalità. Mediante androidi, avatar, cyborg e robot, il transumanesimo pensa di poter finalmente liberare l'uomo dai suoi limiti biologici, ivi compresa la morte.

Pur ammettendo gli inevitabili rischi legati all'uso di queste macchine, è proprio mediante esse che molte delle promesse sull'era messianica si compiranno e in parte si stanno già compiendo.

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Per approfondire puoi leggere...


Ultimi commenti su Il transumanesimo: l'arrivo dell'era messianica?

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 13/06/2025

Valutazione: 2 / 5

Data di acquisto: 13/06/2025

Invece di fare un passo così in avanti e senza tangibili paragoni io farei un passo in dietro. Se siamo fatti a sua immagine e somiglianza (ovviamente, a seconda delle religioni che comunque hanno tutte un punto in comune) e noi non siamo così buoni come dovremmo essere, sostituendoci a Dio, perché è questo il fine ultimo di chi può e potrà sempre, come pensate che andrà a finire? È sicuramente una cosa che non vorrei mai vedere e non la auguro alle generazioni future. E non è da confondere con la paura della tecnologia, no no, qui bisogna dire che c'è da aver paura degli esseri umani che la useranno male, perché è questo che succederà alla fine come è sempre successo con qualsiasi cosa abbiamo inventato dalla clava alla bomba nucleare, non cambia nulla, il Mostro di Frankenstein è sempre in agguato perché è dentro di noi e se tanti lo sanno tenere a bada e non si accorgono nemmeno di averlo, molti lo sfoggiano con maestria fin quando non hanno distrutto tutto.

Gilia M.

Recensione del 22/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/05/2025

Paragoni azzeccati ma tutto sta nel crederci. Mentre, saper usare in modo consapevole la tecnologia non sta tanto a noi nel piccolo quanto a chi ha il potere di comandare e commercializzare legalmente o no questa tecnologia. Se spaventa il "potente" che può letteralmente distruggere chi vuole con tale tecnologia, ancora peggio è tutta la parte illegale che sicuramente crescerà e prospererà aumentando maggiormente i rischi per il piccolo che non ne può niente. Alla fine diventassimo anche tutti robot con la nostra mente/anima dentro, ci distruggeremmo lo stesso. Questo è quello che sa fare bene l'essere umano, non una singola persona, il singolo è buono e consapevole, la massa è una belva inferocita. Vogliamo sostituirci al Creatore ma siamo fallimentari noi stessi, per questo tutto quello che creiamo è e sarà fallimentare. Per quante regole faremo, per quante leggi ci saranno, la nostra indole prima o poi salterà fuori.

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